Immagina Graziano e Bruna

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Su richiesta di DevilSlayer99 e shadowripper01
Perdonatemi ma è il compleanno di shadow e gliel'ho promesso. Non credo capirete molto di questo immagina lol...
Per avere una descrizione dettagliata di Bruna passate a vedere quella che ho fatto io nella storia di shadowripper01 e crepate ad immaginarvi la nostra prof di educazione fisica.

-Ehi? Li vendi occhiali da vista?- disse il tuo amico Graziano ad una donna magrissima seduta dietro ad una scatola di cartone con dentro decine e decine di occhiali pronti da vendere sulla spiaggia.
-No, solo da sole.- rispose la donna dai capelli color ferro alla domanda idiota che le era stata posta dal bambino coi fianchi larghi.
-Ah, e in compagnia?- era una delle sue solite battute squallide, ma la donna si piegò in due sulla sua panca e dopo pochi secondi cacciò svariate urla, che probabilmente erano la sua risata.
Pazza.
-Sei un grade giovanotto. Mi piaci.- si scrutò attorno e, come se tu non ci fossi, afferrò il polso del ragazzino e lo trascinò con se verso la toilette del lido accanto al vostro ombrellone.
-Come ti chiami?- disse poco prima di arrivare alla porta dei servizi igenici.
-Gr..gr..graziano...- balbettò il tuo amico.
-Amo i tuoi grrr tesoro. Sei una tigre famelica. Io sono Bruna, Bruna Anna, Bruna Anna Luna, ma per te posso essere una brava extraterrestre.- disse aguzzando lo sguardo in direzione della testa riccia di Graziano.
Entrarono nel piccolo bagno e lei lo issò sul sanitario.
Infilzò le sue unghie nella chiena del moro e lo graffiò fino al sedere, coperto ancora per poco dal costume.
Glielo abbassò senza che il ragazzo si opponesse.
Gli assestò due sonori ceffoni sul di dietro e Graziano gemmette.
-Ti piace il dolore, eh?- prese a schiaffeggiarlo ovunque aspettando che il membro acerbo della sua vittima si rizzasse.
-Oh Bruna, picchiami più forte, ti prego!- disse il ragazzo passando le mani fra i capelli unti della vecchia, poi sulle spalle ossute e sul suo collo pallido.
Bruna lo assecondò e poi si attaccò al pene del giovane, prendendo inaspettatamente a succhiarlo.
-Vedo che ce l'hai ancora come un bambino eh!- riuscì a dire Bruna staccandosi dall'erezione per respirare.
-E tu ti affanni per un pompino!-
-Non si discuteeee!- sbraitò la vecchia prima di ricominciare a leccare e a colpirlo.
Il ragazzo si svuotò dentro la sua gola.
Bruna lo fece girare, ancora in bilico sui bordi del water.
Graffiò la sua schiena con tagli precisi e poi lo lasciò scendere.
-Ti ho lasciato il mio numero sulla tua schiena- nei suoi occhi c'era la luce della follia -chiamami e ti farò godere come tuo padre ha fatto con quella vacca di tua madre nove mesi prima del tuo concepimento!- ed uscì di corsa dal bagno per tornare ai suoi occhiali, mentre Graziano aspettò confuso, fra quelle quattro sporche mura, sentendo ancora le sue labbra raggrinzite sul suo pene.

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