Immagina Neymar

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Trovasti il coraggio di rientrare in casa solo dopo tre ore dalla notizia.
Il tuo amante ti aveva scritto dicendo che aveva raccontato tutto a Neymar, il tuo fidanzato, e da qual messaggio in poi tutto sembrò essere crollato sulle tue spalle.
Eri rimasta tutto quel tempo a camminare senza meta, ripercorrendo più volte le stesse vie in cerca di una risposta che non voleva arrivare.
Varcasti la soglia di casa e ti preparasti a ciò che stava per accadere.
Lo vedesti seduto sul lungo divano bianco, davanti alla televisione spenta, con un braccio poggiato sul bracciolo e i piedi saldi a terra, con gli occhi coperti dal ciuffo chiaro appena ricresciuto.
-Senti, io...- ti mancavano le parole e sentivi la gola ardere per la vergogna.
Iniziasti a cianciare su quanto fosse giusto il suo essere arrabbiato con te, sfregandoti senza tregua le dita l'una contro l'altra, come se questo potesse alleggerire la tensione.
Dopo alcuni minuti di incessante silenzio lui volse lo sguardo sul tuo corpo e ti penetrò con i suoi occhi verdi carichi di delusione.
-Ma tu...- cominciò con tono pacato -mi ami?-.
Non ti chiese nient'altro.
Sentisti uno strano formicolio diffondersi nel tuo petto.
Era una domanda semplice, quasi banale, ma ti fece riflettere e, soprattutto, ti spiazzò.
Certo che lo amavi, con tutta te stessa.
La consapevolezza della cavolata fatta ti schiacciò ancora una volta e i tuoi nervi cedettero una volta per tutte.
Ricominciasti a piangere cercando di essere il meno rumorosa possibile.
Copristi il volto con le mani per evitare che Neymar ti vedesse debole.
Non volevi che ti perdonasse solo per le lacrime, ma non riuscivi a smettere di singhiozzare, pronunciando diversi "sì" sinceri.
Poi le sue braccia ti avvolsero e il tuo cuore si scaldò
-Piccola, io ti perdono.- quelle parole che avrebbero dovuto farti sentire meglio causarono soltanto altre lacrime.
-Mi dispiace- ti lasciasti stringere ancora più forte dal tuo dolce Ney.
-Non farlo più!- ti mancò il respiro a causa della sua stretta.
Ti voltasti e lo guardasti negli occhi; anche i suoi erano rossi a causa del pianto.
-Ti amo tanto Neymar.- non servì dire altro quella notte.

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