Ti toccava.
Non c'era dubbio.
Ti stava toccando, palpando il tuo petto giovane.
Stava facendo scorrere le sue dita fredde sui tuoi pettorali, soffermandosi sul capezzolo, coperto da una sottile peluria biancastra.
Ti stava toccando e non si fermava, scendendo giù, lungo il lineare tracciato creato dai tuoi peli, che univano lo sterno con l'addome.
Aveva il controllo del tuo corpo e tu non riuscivi a spostare un muscolo, fermo, immobile davanti alla sua forza.
Sfiorò la tua pelle sensibile, nuda, spogliata di ogni protezione.
Poi una strana sensazione, eterea, distante, bagnò il tuo orecchio.
Il tuo lobo si fece rosso, scaldato dal sangue che non smetteva di imporporarti le guance.
La sua lingua ti inzuppava di libidinosa saliva gli intrecci di cartilagine dell'orecchio e scivolava sul collo e sulla mandibola ricoperta da un strato di barba bruna.
Ne derivavano una serie di amplessi senza soddisfazione, perché la figura bionda che ti controllava non aveva ancora osato liberarti del peso dell'orgasmo.
Saliva e scendeva, sfregava la lana ruvida del suo maglioncino sul tuo corpo, strusciava i suoi jeans sul tuo pube che iniziava a macchiarsi di caldo liquido bianco.
-M...Maah..rco...- lo supplicasti, ma lui non ti diede ascolto, continuando la sua danza illecita su di te.
Lui, interamente coperto e avvolto nell'ombra, sfruttava il tuo corpo esposto e si prendeva gioco del tuo irrefrenabile bisogno di farlo tuo.
Le tue mani scivolarono senza ostacoli verso l'ingombrante erezione, ma non trovasti soddisfazione nel toccare il tuo membro umido.
Poi le sue labbra si mossero, risolute e silenziose, per dar voce ad un grido sommeso, sensuale, pieno d'eros.
-Mario!-
Eri nel tuo letto, col pigiama appiccicato alla pelle, tutto sudato, col lenzuolo aggrovigliato alle caviglie e i pantaloncini imbrattati. Sussultasti, poggiato sui gomiti, respirando a fatica.
Poi, resoti conto della portata di quell'incubo (o di quel sogno magnifico) ti risdraiasti di lato, togliendoti la maglia bagnata e lasciando che la frescura del mattino gelasse i tuoi ardori.
Lo avevi fatto di nuovo: avevi sognato il tuo oggetto dei desideri, Marco Reus.

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Immagina
FanfictionRaccolta di IMMAGINA personali e su richiesta, qualsiasi genere, stile, personaggio e situazione. Copertina di @aliss19