Immagina

Immagina Manuel Neuer

Era da poco finita l'estate, quando tu e il tuo migliore amico decideste di partire per le vacanze del fine settimana.
La meta erano le alte montagne innevate poco lontano dalla vostra città.
Manuel era sempre stato un bravo sciatore, e questa volta ti avrebbe insegnato a superare una delle piste più difficili.
Lui era lì di fronte a te, bello più del solito, con la luce folgorante del sole che lo costringeva a strizzare gli occhi blu sfumati del riflesso bianco della neve.
-Allora tu aspettami qui e guardami bene, chiaro?- disse abbozzando un sorriso.
-E se cadi?- chiedesti preoccupata.
-Non cado, non cado!- ti rispose fingendosi arrabbiato, mentre le braccia avvolte dalla tuta nera cingevano ancora una volta le tue spalle.
Uno...due....tre...
-Via!- urlasti cliccando sul cronometro, come ti aveva detto di fare.
Si destreggiò bene fra le curve innevate, ma lo strato di neve era fresco di pochi giorni, anche troppo.
Sentisti un urlo verso valle, mentre Manuel si piegava sulle sue ginocchia per tenere l'equilibrio.
Scorgesti una pietra sotto i suoi sci.
Il corpo di Manuel balzò in un salto di diversi metri.
Capovolto in volo, stava scendendo in picchiata verso i massi scoperti a lato della pista.
Non servirono a nulla le tue urla quando il suo cranio si schiantò violentemente sui sassi.
Scivolò ancora per poco e dopo qualche secondo gli agenti di soccorso lo circondavano.
Eri giù anche tu.
Avevi quell'orribile spettacolo davanti ai tuoi occhi.
Vedevi il cervello del tuo Manuel sporgere dal cranio rotto in diversi frammenti insanguinati, mentre il suo sangue scuro colorava la neve ghiacciata, fredda come il suo corpo senza vita.
Provasti ribrezzo ad avvicinarti al suo braccio.
Lo sollevasti piangendo e sfilasti il bracciale in metallo che aveva al polso, il vostro bracciale, quello che lui avrebbe voluto regalarti per il tuo compleanno.
Lo baciasti tenendolo stretto fra le dita.
-Manuel...- il tuo sussurro svanì nell'immensità di quelle montagne.