Immagina Bradley Simpson

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Su richiesta di @DeborahDangio (ora abbandono il romanticismo)

Era cominciato tutto da circa un mese, da quando lui aveva scoperto quanto fosse in grado di eccitarlo il potere. Gli piaceva dominare ogni tua articolazione, avere il controllo su ogni lembo della tua pelle, impadronirsi del tuo corpo fingendo una violenza che non gli apparteneva, rimanendo dolce anche nei gesti più brutali.
Aveva deciso che il tuo fisico era assolutamente perfetto per il piccolo tavolo quadrato del salotto, quindi ti ritrovasti con i polsi e le caviglie legate alle gambe del tavolinetto, avvolti in una corda stretta quel tanto che bastava a farti inarcare la schiena.
Completamente nuda.
Completamente sua.
Ti lasciò lì ad aspettare che si preparasse, mentre la tua eccitazione aumentava a causa dell'attesa. Si presentò coperto solo da dei boxer corti e attilatti; arrivò davanti a te e si fermò fra le tue gambe.
<<Allora bambolina, se farai la brava andrà tutto bene, altrimenti...>> sussurò tenendo gli occhi fissi sul tuo collo rivolto all'indietro.
<<Non chiamarmi bambolina>> lo interrompesti.
La sua risposta fu un dolce schiaffo sul clitoride, ma la sua mano copriva e scaldava interamente quella zona. Sussultasti e strizzasti gli occhi: quanto ti sarebbe piaciuto poter stringere le cosce per un minimo di soddisfazione.
<<Altrimenti questo. Ti ho detto di fare la brava.>> ripetè lui piegandosi su di te, e coprendo il tuo corpo arcuato con il suo. Le sue anche erano ben strette fra le tue gambe, e i suoi boxer spingevano quasi involontariamente sul tuo pube nudo.
<<Potrei comportarmi male di proposito!>> ammettesti, ricevendo un altro colpo, accompagnato da un tuo sospiro.
Cominciò a baciarti, disegnando strani percorsi sul tuo petto, dove i seni turgidi lo imploravano di essere accarezzati. Scivolò poggiando le ginocchia sul pavimento, ritrovandosi così alla giusta altezza per inebriarsi del tuo sesso. Non potevi vederlo da quella posizione, ma questo ti rendeva ancora più vogliosa.
La sua lingua si fece spazio dentro di te, lubrificata dalla sua saliva e dal tuo liquido caldissimo. Avresti voluto afferrare i suoi ricci bruni e stringere le sue spalle con la stessa dolce violenza con cui lui succhiava il tuo clitoride, mentre la sua lingua frustava le tue labbra e ne ingoiava il sapore. Non impiegasti molto a venire, contorcendoti fra le corde che ti impedivano di avvinghiarti a lui.
<<Brad...Bradley>> lo chiamasti ansimando ancora per riprenderti, e lui salì verso la tua bocca facendo scivolare tutto il suo corpo sul tuo sesso bagnato. Ti baciò con foga, liberando le tue mani dai nodi. Tu gliele passasti sul petto, lasciandogli dei lunghi segni rossi, ancora presa dall'eccitazione.
<<Ora tocca a te ricambiare.>> disse poggiando le ginocchia sul tavolo e avanzando fino ad avere il tuo viso avvolto dalle sue gambe.
<<Liberiamoci di questo allora!>> afferrasti i boxer con i denti, tirandoglieli verso le cosce aiutata dalle sue mani, liberando finalmente la sua erezione, pronta a ricevere le tue attenzioni.

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