Immagina

Immagina Cristiano Ronaldo

Le sbarre proteggevano il suo volto, rimasto arzillo nonostante un anno di prigionia.
Eri lì per fare quel volontariato di cui la scuola parlava continuamente.
È così fin dalla più tenera età avevi imparato ad aiutare gli altri.
Tu, tu che avevi tanto bisogno di aiuto.
Ma questa volta i suoi occhi scuri ti avevano fatto sussultare.
Aveva il viso leggermente ombrato dalle sbarre della finestra della sua minuscola cella.
La sua tuta arancione non evidenziava affatto la sua fisionomia, ma dall'agilità con cui si sollevò dal letto riuscisti a farti un'idea dei suoi addominali.
Incollò le mani alla ferraglia che ti separava da lui.
-Bellezza- disse quasi scontroso, ma i suoi occhi supplicavano i tuoi di dargli amore.
Provasti a sfiorargli le dita ma un colpo forte assestato al muro dal secondino ti spossò.
Raggiungesti il tuo gruppo speranzosa di rivederlo nelle due ore del vostro progetto ricreativo.
E così fu.
Il suo collo levigato si ergeva su delle spalle larghe e dei pettorali vigorosi, mentre le sue braccia erano impegnate in alcuni piegamenti.
Si fermò immediatamente quando facesti il tuo ingresso in quel cortile chiuso.
-Ehi, sono Cris, tu?- era notevolmente più dolce.
Gli rispondesti dettandogli gli obbiettivi del tuo programma di volontariato.
-Beh, immagino che con te sarà più facile recuperare!- rimanesti spiazzata alla sua frase, ma molto più ammaliante era il suo sguardo.
Poi il gelo delle manette sulla tua mano distolse il tuo sguardo da quella meravigliosa creatura.
Perché forse non lo avresti rivisto mai più.