Immagina

Immagina Leonarda Cianciulli

Su richiesta di @9Ninth

Tu e i tuoi fratelli eravate legati a quella colonna come in un incubo, ancorati con pezzi di corda spessa al vostro destino.
Quella donna dagli occhi diabolici allungò il braccio verso il più grande sibilando parole concise.
-I miei figli saranno salvati dal vostro sacrificio.-.
Tuo fratello colto dalle lacrime non riusciva a sostenere il suo sguardo, e si lasciò trasportare al centro della stanza.
La donna infilò un camice sporco e lungo fino al ginocchio, poi afferò il giovane per le spalle e lo fece sdraiare su un tavolo.
Lui, come ipnotizzato, si stese piangendo sul duro legno.
Ti guardò dritto negli occhi, e quelle sue splendide iridi azzurre macchiate di lacrime fecero singhiozzare anche te.
Era il suo doloroso addio.
La mano abile colpiva in punti sensibili squarciando quello che era ormai il cadavere di tuo fratello, sezionando ogni parte del corpo.
Si sentiva l'ascia stridere sul legno e graffiarne la superficie.
Tuo fratello minore permise alle sue corde di divampare in un urlo acuto, che venne in fretta punito dalla vecchia.
Ella si avvicinò al ragazzo e slegò i suoi polsi, per condurlo poi allo scempio che aveva realizzato.
E mentre lui era chinato a guardare i macabri resti del fratello, lei gli mozzò il capo con un corpo secco, lasciando che rotolasse fino ai tuoi piedi.
Ti voltasti per non assistere allo spettacolo, ma sapevi bene cosa ti sarebbe accaduto.
La vecchia continuò a scorticare i tuoi fratelli, privandoli di alcuni organi interni.
Prelevò i due cuori inserendoli in un piccolo calderone.
A parte, in un contenitore più grande, inserì i pezzi che componevano un tempo i tuoi fratelli, un piede, un occhio, un polso.
Il fuoco divampò senza sosta a riscaldare quei resti organici, mentre tu aspettavi ansioso di sapere quando avrebbe squartato anche te.
La donna pestava violentemente i due cuori ricavandone una poltiglia scura.
La versò in un bicchiere lungo e stretto che subito si macchio del sangue dei tuoi fratelli.
Si girò verso di te e ti porse il bicchiere.
-Bevi-
No, non avresti mai voluto farlo.
Come ti aveva intimato bevesti il loro sangue e la loro anima, sorridendo maniacalmente alle tue spalle.
Si riavvicinò al calderone più grande e ne gettò il contenuto in piccoli stampi rettangolari, stampi per sapone.
-Sono sicura che i miei figli avranno bisogno di un bel bagno caldo, non ti pare?- i suoi denti gialli erano rivoltanti.
Si avvicinò al tuo orecchio e ti spiegò passo dopo passo in che modo la lama della sua ascia avrebbe penetrato la tua carne distruggendo ossa ed organi, di come i suoi figli salvati dal vostro sacrificio avrebbero brindato bevendo il tuo sangue e di come tutti i suoi amici si sarebbero lavati con i resti marci del tuo corpo.
Slegò anche te, rimasto ormai solo in quell'abominevole aula fetida e ti portò sul tavolo ammaccato dai colpi d'arma.
Una dolorosa fitta travolse il tuo petto strappandoti alla vita.