Immagina il tuo compleanno

340 9 7
                                    


Su richiesta di @9Ninht

Era il tuo compleanno, uno dei tanti, ripetitivi compleanni.

Se non fosse stato per l'insistenza delle tue zie, saresti rimasta nel tuo angolino protetto, con un libro sulle ginocchia e le cuffie pronte all'uso.

Invece ti toccava prepararti, metterti in tiro e cercare di farti bella abbastanza per accogliere tutti gli invitati. Sarebbero bastati i regali a consolarti e, forse, quei pochi veri amici che avevi.

Raggiungesti il locale con molto anticipo e ti accomodasti all'ingresso, avvolta nel tuo vestito nero. I tacchi ti rendevano più alta, ma ti toccò sollevarti ugualmente sulle punte par salutare i primi arrivati.

Vi accomodaste tutti nella sala più stretta e affollata del locale, occupata dai tuoi compagni di classe e dai parenti. Bastò poco per convincere tutti loro a precipitarsi nella pista da ballo, svutata dei tavoli e adorna di festoni imbarazzanti. Il DJ diede il via alla musica, che non apparteneva affatto al tuo genere.

Iniziasti a fare qualche passo seguendo gli altri, ma subito afferrasti un paio di amici, gli unici che potevi definire tali, e li costringesti ad accompagnarti fuori con la scusa di prendere una boccata d'aria.

Chiudesti la porta del locale alle tue spalle e incollasti il volto sul vetro perfettamente trasparente da cui potevi goderti la scena.

Il solito fumo bianco dall'odore dolciastro stava riempiendo la sala e i tuoi amici si raccoglievano attorno alla macchinetta, pronti a inalare quella nube che sarebbe stata per loro fatale.

Ad uno ad uno li vedesti cadere, cedere sulle proprie gambe e ammassarsi sul pavimento, cercare di graffiare i muri invano. Immaginavi le loro strazianti voci invocare aiuto senza che anima viva potesse sentirli.

Non era stato difficile per te manomettere quello strambo aggeggio: avevi nascosto nella borsa un lungo cacciavite trafugato dalla cassetta degli attrezzi di tuo padre e un'ampolla ormai vuota, una volta ripiena di quel liquido che aveva fatto scattare in te la scintilla.

Sentisti qualcuno toccarti la spalla e ti voltasti, con un sorriso perfido che turbava il tuo viso. Poi il ghigno si tramutò in orride grida che ruppero l'aria gelata della notte.

-Spero abbiate salutato i vostri amici per l'ultima volta!-.

ImmaginaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora