Capitolo 16- La neve cancella ogni peccato(parte 1)

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-La lettura non è il modo migliore di prendere sonno.

Beth non alzò lo sguardo dal pesante libro rilegato in pelle che teneva sulle ginocchia, in precario equilibrio. La luce dell'alba perlacea del nuovo giorno cadeva sulle pagine sottili e vergate in caratteri indecifrabili, mentre la ragazza stava appollaiata sul bordo del davanzale, cercando di trattenere le lacrime di rabbia impotente che le facevano luccicare gli occhi.

-Nessuno ha chiesto il tuo parere.

Jamie comparve al suo fianco, come un fantasma dai colori troppo chiari. Non si era cambiato e Beth si chiese se fosse normale che una divisa sporca gli stesse così bene. Lei era piuttosto certa di sembrare una mendicante.

-Scusa. Credevo solo ti andasse un po' di compagnia.

Lei non rispose, ma l'Armato le sedette accanto con grazia, così vicino che le loro ginocchia cozzarono. Beth chiuse il libro e lo strinse al petto, allontanandosi da lui.

-Bhe, credevi male. Non mi va la compagnia di nessuno e meno che mai la tua-disse la ragazza. Gli occhi di Jamie avevano quelle leggere sfumature azzurre, come il ghiaccio, che le infondevano una strana sicurezza. Era arrabbiata, ma qualcosa nella presenza del ragazzo la calmava.

-Sei arrabbiata con me? Ma non potevo dire niente! Justin ha il diritto di fare ciò che vuole, sei tu a doverlo respingere, sai-la voce del ragazzo era abbastanza amara da infastidire Beth, che si morse un labbro e distolse in fretta lo sguardo.- Funziona così.

-Sì-disse infine.-Sono arrabbiata. Sono arrabbiata perché continui a comportarti così, come se non ti importasse niente di nessuno, però poi hai quegli sprazzi di dolcezza...

Chiuse gli occhi, ignorando le fitte alle tempie. Aveva bisogno di riposo.

-Non è vero che non mi importa di nessuno.

-Non ho la forza di stare qui a discutere con te, Jamie.-mormorò Beth aprendo gli occhi.-Sono stanca.

-Non ti ho obbligato a venire in biblioteca. Mi ha detto Matthew che ti avrei trovata qui.- posò la mano sul suo ginocchio.- Ti avevo detto che se avessi voluto parlare dei tuoi incubi...

Beth scosse il capo e scostò la mano del giovane- Voglio solo dormire. Leggere mi aiuta a dormire. Mi permette di scappare dagli Incubi

- Scappare non è il modo migliore di affrontare i problemi.

Un guizzo della rabbia che Beth covava contro il mondo in quel periodo si riaccese e la infiammò. Sbattè il libro sul davanzale con violenza, balzando in piedi, le mani sui fianchi. Jamie si alzò a sua volta sorpreso e allarmato. Beth gli arrivava parecchio sotto le spalla ed era molto più gracile di lui, ma in quel momento era Jamie a sembrare il più indifeso.

-Non voglio consigli! Tu non fai altro che scappare da tutti, da quello che provi, da quello che non provi, da Alexia, da Cecily, da tutto il mondo! Tu non fai altro che rifugiarti nella musica. Bhe, sai la novità? Sono stanca di essere sempre io quella forte quella che non piange, quella che sopporta! Un Demone che mi ha torturato per dieci anni, ha promesso di catturarmi e di sposarmi e di usarmi per governare il mondo! Come credi che mi senta in questo momento?-gridò con la voce resa stridula dalla rabbia. Era come una diga che rompe gli argini, l'acqua che si riversava violentemente attorno, travolgendo tutto e tutti.- Io sono spaventata e stanca e sto male, e l'unico pensiero tuo e di Justin è fare a gara a chi ha le maggiori probabilità di farsi odiare da me e non saprei dire chi sa vincendo! Epoh mi ha fatto cose inimmaginabili, cose che ti terrebbero sveglio la notte, cose che neanche voi Armati non potete neppure credere vere ! E ora ha giurato di fare di peggio di rendermi sua moglie sai cosa vuol dire?

EPOH- Tu sei miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora