Capitolo 24- I peccati di chi ama (parte 1)

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Beth ricordava poco del Natale. Sapeva che era un periodo gioioso, lo aveva festeggiato e aveva avuto dei regali. Ma non sapeva cosa aspettarsi dagli Armati. La loro vita pareva fatta di una Guerra infinita contro il male, che non si poteva interrompere per festeggiare. E infatti le settimane seguenti alla visita di Annette trascorsero nel solito modo: Cecily curava ferite e coltivava piante, con aria apatica, Antony e Marie si chiudevano per ore nello studio a scrivere lunghe missive piene di notizie, Nadine si allenava duramente ed Alex ed Alexia lottavano, Jamie la ignorava in modo palese e tornava dalle missioni costantemente coperto da un viscido miscuglio tra il suo sangue e quello dei Demoni, Matt giocava a scacchi per ore con chiunque passasse dal salotto e Lilo la addestrava. 

Lilo non le piaceva troppo, ma era un insegnante molto migliore di Justin e di certo meno solerte nello sfiorarla casualmente lasciandole lividi. I suoi tatuaggi- come li aveva chiamati Matthew una sera davanti al camino- erano bellissimi eppure lei sentiva che c'era qualcosa nascosto dietro a quei complessi disegni, qualcosa che l'Armato non voleva condividere. La metteva in soggezione. Alexia ogni tanto si univa alle loro lezioni, alleggerendo l'atmosfera. Diceva di non avere molto da fare, anche se alla Guardiana sembrava solo una scusa. 

Poi, la settimana prima della Vigilia,  scoprì che in realtà una cosa diversa nella Casa a Natale c'era: gli addobbi. Chase aveva addobbato con cura ogni locale, stanze da letto compreso, con una velocità incredibile e senza essere visto da nessuno. Gli Armati ci erano abituati, ma per Beth fu un trauma svegliarsi una mattina e trovare decine di candele luminose, rosse e oro, disposte a intervalli regolari lungo le pareti della sua stanza, insieme a calze cucite a mano di un bel bordeaux appese al caminetto e vergate con nomi di Angeli. Anche sul davanzale trovava posto una grande casa di zenzero ancora calda e glassata. Era veramente uno spettacolo. I corridoi erano un tripudio di vischio ed agrifoglio che pendevano in mazzetti da soffitto e ogni finestra era decorata con fiocchi di neve scintillanti che si muovevano dolcemente da soli. I corrimano erano ornati da ghiaccioli di vetro che riflettevano la luce e nell'atrio campeggiava un albero alto almeno tre metri, attorno a cui si attorcigliavano sottili fasci di luce pura e palline tonde e brillanti. Anche il Salotto era occupato da un altro abete con dei delicati fiocchi di neve in miniatura e una stella con la A degli Armati. Beth lo trovava meraviglioso, bello in un modo arcano che non riusciva a spiegarsi. Sapeva solo di essere straordinariamente felice.. Smise di essere così allegra qualche giorno dopo, mentre usciva dalla Sala delle Armi con Alexia.

Era sera e Beth stava ammirando per l'ennesima volta il vischio che si intrecciava sopra di loro, chiedendosi se fosse così bello solo per i suoi occhi non abituati alla bellezza

-Lilo è veramente noioso-commentò Alexia masticando un mela.-Non puoi assistere agli allenamenti...ma chi si crede di essere?

-Il mio Addestratore?-disse Beth distratta. Fuori, in Giardino, lucine colorate si tendevano a formare una galleria sopra il vialetto, tese tra i rami degli alberi.

-Sì ma...Ehi Jem!-La Guardian alzò lo sguardo di scatto, distogliendolo dalle statue di ghiaccio che erano sorte lungo il Giardino, per opera di Chase. Non vedeva l'Armato da qualche giorno e aveva la netta sensazione che la stesse evitando. Quella freddezza la irritava. Jamie era davanti a loro, appoggiato al muro con aria distante. Le guardò un istante e poi alzò gli occhi al soffitto.

-Vischio-ridacchiò Alexia seguendo il suo sguardo puntato su una delle corone intrecciate che pendevano sopra di loro. Beth aggrottò le ciglia. Vischio?Era una parola d'ordine?

-Non farti venire strane idee-ribattè bruscamente l'Armato staccandosi dal muro e passando loro accanto con una grazia sinuosa da serpente. Beth lo guardò andare via, seguendo il movimento delle sue spalle...ricordò avvampando e sue dita che accarezzavano la sua cicatrice sere prime e sentì un fiotto di calore invaderle il viso. Quel tocco era stato così...così bello.

-Cosa vuol dire vischio?-chiese mentre Alexia sospirava. L'Armata avvampò leggermente.-Una tradizione Umana. Sotto il vischio...ci si bacia.

-Ah. Questo spiega perché Jamie è scappato-commentò Beth stancamente.-Mi sta evitando ultimamente.

-Lo so-disse Alexia a sorpresa. Il suo sguardo dorato si era fatto triste e preoccupato.-E credo che Jem stia male.

-A me sembra in perfetta forma.-ribattè Beth.- Anzi..

-Non è così facile-mormorò Alexia e la guardò triste.-Sta bene sì, ma sta ...Ascolta, credo che stia soffrendo...per te.

La ragazza si fermò abbastanza bruscamente e scoccò uno sguardo perplesso all'Armata. Alexia le stava davanti, le braccia incrociate sul petto. In una mano reggeva ancora la mela mezza mangiata . -Senti-disse piattamente.-Tra noi è tutto risolto. Davvero.

-Ma Jamie non sembra vederla così!-sbuffò la ragazza infelice.-Per me è un po' come un fratello. Siamo insieme da sempre e io l'ho visto spezzare ossa ai Demoni e cuori alle altre Armate. Ha avuto una sfilza di ragazze bellissime, meravigliose e lui le ha semplicemente ridotte in pezzi. Frammenti di cuori ovunque. Non mi sono mai dovuta preoccupare che lui si facesse male. Lui è così...distante. A volte credo che nemmeno la morte potrebbe fargli male. Capisci? Tu sei devastante per lui.

Beth si morse il labbro.-Io non ho fatto nulla, Alexia. Dico veramente. Lui ha messo in chiaro che per me non prova nulla...Come potrei avergli fatto del male?

L'Armata parve afflosciarsi contro il muro.-Ci speravo.- si coprì il viso con le mani-. Jamie col cuore in pezzi sarebbe sempre meglio di un Jamie distrutto senza un motivo. È così strano in questo periodo. Si ferisce in combattimento e se ne frega, se ne frega di farsi uccidere...Non gli è mai importato della sua salute, ma ultimamente...è quasi come se volesse fare cose stupide e farsi male, punirsi. E di notte sparisce chissà dove. Speravo...non so che fosse per una delusione d'amore. Sì, sono un' egoista. Ma voglio che lui stia bene e preferirei sapere perchè sta soffrendo.

Beth scosse il capo e allungò una mano verso la spalla della ragazza, sfiorandola con dita leggere.-Mi dispiace. Non sei egoista Alexia. Vuoi dare un perché al male che lo affligge, è una reazione umana ma... Ma non sempre c'è un perchè.

L'Armata alzò lo sguardo incerta. Aveva l'espressione guardinga di chi accarezzi un cane randagio.-Ma ci deve essere un motivo. Io credevo....magari che tu stessi frequentando Lilo.

La Guardiana sospirò. Ecco perché insisteva per assistere ai suoi allenamenti, altro che tempo libero. Voleva assicurarsi che non spezzasse il cuore di Jamie. Ma non si può spezzare un cuore se non lo si possiede...e di certo lei non possedeva il suo cuore. Lui, d'altro canto...

-Magari è solo stanco. Non mi da' l'idea di dormire molto.

-Lui non dorme da sempre-ribatté Alexia alzandosi in piedi.- Anche da bambino, quando eravamo solo adolescenti...non hai idea di quante ore passasse in palestra anzichè a letto.- Scrollò le spalle.-Bhe, se non sei tu a farlo soffrire bene. Volevo solo cavarti il cuore, in quel caso...

-Non ne saresti capace.- rise la ragazza, procedendo lungo il corridoio.- Sei troppo buona.

-Anche mia madre lo diceva sempre. Se mi vedesse ora.- Alexia scrollò i lunghi capelli neri.- Mi direbbe che sono pazza a fare tutto questo.

-Non è un'Armata?- chiese la Guardiana incuriosita e dall'ombra che passò sul viso di Alexia capì di aver superato il limite. L'Armata si chiuse a riccio senza più parlare e Beth la seguì in silenzio per un po', dispiaciuta di aver rovinato quel momento. Perchè lei aveva capito, aveva capito perchè questo le aveva insegnato Epoh, a capire la verità dietro l'inganno, a leggere come libri aperti tutti...tutti tranne Jamie.

E aveva capito che Alexia ed Alex nascondevano un segreto, un segreto terribile, un segreto che avrebbe comportato una vergogna immensa su tutta la Casa e forse anche l'espulsione dell'Ordine, perchè la loro presenza infrangeva una regola sacra. Beth aveva scoperto il più grande segreto di Alex ed Alexia. E non lo avrebbe mai potuto rivelare.



ANGOLO DELL'AUTORE

Caricando questa parte la pagina si è chiusa dieci volte, grazie al mio computer macinino e alla mia connessione risalente più o meno all'epoca di Robertspierre. Comunque spero vi piaccia pinguini. 

EPOH- Tu sei miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora