Capitolo 33.- Libero arbitrio

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Cecily guardò Mahumut sedersi sul seggio con aria solenne e pensò che forse c'era ancora qualche speranza per l'Ordine. Se anche la Madre della Pace desiderava un cambiamento, allora era davvero un momento strano per la storia del mondo intero, il momento di ricominciare.

-Tutto questo mi emoziona.- sussurrò a Alexia.- Pare di essere al centro della storia!

Lei sorrise.- Tu ci sei, amore.

La Fata sorrise. Poi vide che qualcuno delle prime file si era alzato. Era Antony, con le Katane strette in mano e l'aria più sciupata che la donna avesse mai visto. Aveva bisogno di riposo e di pace, due cose non molto compatibili con la sua attuale vita. C'era qualcosa di rigido nel suo modo di camminare, mentre si avvicinava lentamente ai Tre seggi. Tutti lo fissavano mormorando, additandolo. Lui si voltò e la guardò negli occhi per un lungo minuto, poi fece un sorriso triste, quasi di scuse. Si voltò di nuovo a fronteggiare Mahumut che attendeva paziente. Cecily lo osservò in silenzio, il cuore stretto dall'angoscia; poi Antony fece cadere le armi, che tintinnarono contro il marmo e si inginocchiò, la testa reclinata all'indietro.- Chiedo di essere espulso dall'Ordine.

Jamie balzò in piedi, sgomento.- No!- Beth lo afferrò per il polso, trattenendolo.- Antony...non puoi...

L'uomo lo guardò sfinito e in quello sguardo Cecily lesse tutto quello che lo aveva spinto a quella scelta. Lesse il dolore per Marie il pentimento per la sua scelta, il peso delle morti avvenute sotto il suo tetto. Quello era il viso di un uomo invecchiato prima del tempo, un viso colmo di dolore e di tristezza. La donna si rese conto che se lo sarebbero dovuti aspettare: che senso aveva, per lui, restare nell'Ordine senza la sua Marie? Come poteva sopportare quel rimpianto?

-Ho deciso liberamente.- disse.- Mi dispiace Jamie. Ma non posso vivere in questo modo. Desidero essere espulso dall'Ordine. Chiedo che il mio posto quale tutore venga preso da Cecily.

Ci vollero diversi minuti prima che il suo cervello reagisse. Alexia le strinse la mano, ma lei rimase ferma, ostinatamente muta.

-Interessante.- esclamò Mahumut.- Perchè proprio lei? Una Fata?

-Amo un'Umana.- guardò verso di loro e sorrise.- Jamie sa bene cosa voglia dire amare e non poterlo fare, essere privati del diritto di stare con la persona cui apparteniamo.- il viso del ragazzo si addolcì quando i suoi occhi chiari si posarono in quelli scuri di Beth, che gli stava stringendo la mano con dita esili. Si sedette, ricambiando quella stretta.- Non posso chiedergli di lasciare l'amore per il potere, non lo farei mai. Alex ed Alexia sono troppo preziosi per perdere tmpo in un noioso ufficio. Cecily ci ha salvati, ha salvato tutti noi. Voglio che lei diventi Tutrice, che le Fate e il loro sangue siano parte integrante del nostro mondo.- si volse a fronteggiare la folla.- Perchè il cambiamento è la nostra sola speranza!

Passarono diversi minuti di silenzio. La Madre della Pace sorrideva senza un motivo apparente.

-Votiamo.- disse infine Mahumut.- Io sono favorevole. Voglio che tu Antony abbia ciò che desideri per aver aiutato a salvare il nostro mondo.

-Il libero arbitrio esiste per essere rispettato. Mi dico favorevole.- disse la Madre della Pace.

-Possa la tua mano tirare quel filo rosso.- sussurrò Natasha.- Sono favorevole.

Matthew tirò la manica di Alexia, che sussultò; si era quasi dimenticata della presenza del bambino- Vuol dire che non lo vedremo più?

L'Armata distolse gli occhi colmi di lacrime.- Lo vedremo ancora.

Beth si chinò e prese il bambino fra le braccia, sollevandolo con uno sforzo sulle sue ginocchia.- Matt ti ricordi che mi hai detto di voler giocare a scacchi con tuo papà?

-Sì.- disse lui mentre Jamie gli accarezzava i capelli.

-Ecco, Antony vuole giocare a scacchi con Marie. Per questo deve andare via. Perchè....lui non è fatto per sare senza lei.

-Ma non ci ha salutati!

Beth aveva gli occhi lucidi.- Addio è la parola che nessuno vuole pronunciare. È come mettere la scritta fine. Se non la si dice, la storia resta sospesa, in attesa di un finale. Antony non vuole sia questo il finale, capisci?

Il bambino nascose la testa contro il collo della ragazza.- Sì. Però non è giusto.

-Lo so piccolo. Lo so.

Cecily fu l'unica a guardare il rituale. Gli altri presenti distolsero lo sguardo, senza riuscire a sostenere la vista di un membro della loro famiglia che se ne andava. Jamie affondò il viso nei capelli di Beth, lei chiuse gli occhi. Alexia si gettò fra le braccia di Alex. Ma la Fata fissò l'uomo mentre consegnava il suo medaglione. E anche Matthew, che stava fissando l'ennesima figura importante che lo abbandonava prima del tempo.

Matthew fissava Antony con il cuore stretto in una morsa. Perchè tutti se ne andavano? Era il suo amore ad essere sbagliato? Perchè nessuno restava con lui, per lui? Fissò l'uomo che aveva considerato un padre per anni e si morse forte il labbro per non piangere, perchè sapeva che doveva essere forte, perchè era un Armato e...e si rese conto che l'amore non era fatto per lui. Tutti color oc he aveva amato se ne erano andati, Marie, i suoi genitori, Lilo, Nadine, perfino Antony. Allora perchè amare? Tutti lo avrebbero lasciato, avrebbero giocato con il suo cuore e se ne sarebbero andati. Non lo avrebbe ersmesso. In quel preciso momento, il cuore di un bambino divenne pietra e Matthew giurò che non avrebbe mai amato, perchè l'amore, decise, era sinonimo di abbandono. Iniziò a costruire una barriera tra lui e il mondo e la pietra fu posata in quella sala maestosa, mentre fissava Antony svanire nella luce come se non fosse mai stato lì.

Matthew cambiò irreparabilmente in quel momento. Il suo cuore spezzato divenne di ghiaccio e pietra. E nessuno lo avrebbe potuto sciogliere, mai.



ANGOLO DELL'AUTORE.

Antony ha scelto di tornare da Marie. Condividete questa scelta? Oppure avreste continuato a cercare di rendere il mondo un posto migliore? Matthew è cambiato, ormai. Credete che qualcuno prima o poi gli farà cambiare idea sull'amore?


EPOH- Tu sei miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora