" Helemia,
ti scrivo questa lettera perché è tempo di prendere una decisione. Sin da quando sono nata mi sono profondamente sentita una traditrice nel non mostrare le ali. Ma le Fate hanno fatto tanto male al mondo, spesso senza rendersene conto, plagiate da persone come Armenia. Ora ci troviamo in pericolo: l'Ordine sta cadendo a causa dei Demoni che Beth ha evocato per Epoh. Io so bene che tu non desideri un mondo senza pace. Un mondo in balia di quegli esseri ti ripugna quanto ripugna noi.
È il momento di cambiare il corso della storia. Tu hai potere. Tu puoi portare le Fate dalla parte giusta. Puoi aiutare noi Armati a salvare l'intera umanità. Devi solo convincere le tue Fate e tutti i membri del popolo che ti daranno ascolto a attaccare Epoh...Per far sì che Jamie, il ragazzo che ti ha consegnato questa lettera, arrivato mediante il mio Legame, possa entrare nel Palazzo e salvare Beth.
Helemia so che tu vuoi la pace. Che per te avere buoni rapporti con i Demoni è essenziale per proteggere i Servi dall'interno. Ma è ora di cambiare. È ora di liberarci dal giogo dei Demoni. È il momento che il popolo fatato dimostri quello che vale. Le ali sono la nostra maledizione sin dall'inizio dei tempi: facciamone la nostra benedizione.
Ti prego, Helemia. Fallo in nome dell'amicizia che ti legava a mia madre. Ti ricordi i suoi occhi? Ti prego. Fallo per il dolore che vi era nascosto. Fallo per le anime degli Umani, per le anime delle Fate, per tutto il Mondo. Fallo per me, per la bambina che hai salvato.
Cecily"
-Allora, questo è il piano- disse Antony fissando la Guaritrice. Era seduta sul bordo della sedia, in pizzo, la lettera stretta tra le dita, pronta per essere consegnata. Antony aveva dovuto bere diverse pozioni per recuperare la lucidità abituale. Ora era impassibile, le katane sulla schiena e la Divisa addosso. Indicò un punto della mappa che aveva davanti.- I Demoni sono troppi. La nostra unica possibilità è tenerli fuori il più a lungo possibile. Secondo Elias e gli altri Tutori la situazione è critica ovunque. Dopo gli attacchi mirati dei giorni scorsi molti Armati sono feriti e questo ultimo attacco di massa non aiuta. La Case sono sotto assedio. Siamo in pericolo e non possiamo in nessun caso battere quei...demoni in un combattimento diretto. Dobbiamo tenerli fuori. Resistere.
Jamie fissava il giardino coperto di neve come se guardasse un dipinto meraviglioso deturpato da mani violente, gli occhi che seguivano i movimenti leggeri delle ali carbonizzate dei Reietti. La schiena gli diede una leggera fitta e si massaggiò preoccupato le scapole: non ora, si disse. Non poteva stare male proprio ora.
-La protezione cadrà-ribattè agitato Alex.-Non può resistere ancora a lungo. Stiamo parlando di creature che hanno una parte di sangue angelico: per quanto tempo una protezione celeste può allontanarle?
-Noi abbiamo un vantaggio rispetto alle altre case.- Cecily li guardò seria.- I miei poteri non dipendono dal Cielo né dall'Ordine: posso rinforzare le difese.
Alexia le strinse una mano.-Non...Cecily non hai mai usato i tuoi Poteri. Sei certa di poter resistere? Sarà uno sforzo immane.- la guardava preoccupata.
-Io posso rafforzare le difese-disse alzando lo sguardo.- Posso usare i miei poteri: è dentro di me, so che posso farlo. È innato, come per voi tenere in mano una spada. Anche solo per poche ore, potrò tenerli fuori senza difficoltà.- disse disinvolta, sperando che non leggessero il dubbio nei suoi occhi, la paura di non essere un grado di usare il potere sopito in lei. Seguì un silenzio colmo di imbarazzo. Jamie stringeva i pugni in grembo, le nocche livide.
-Significa che dovrai mostrarci le tue ali?- chiese tra i denti, volgendo il bel viso alla donna.
-Sì.- disse lei sorpresa dalla domanda del giovane.- Anche se avevo giurato a me stessa che non lo avrei mai fatto.
-Io sono fiera di te e delle tue Ali.- disse Alexia baciando la guancia imporporata della Fata.- Lo sarò sempre.
Jamie si alzò e si avvicinò alla donna, impassibile.-Se tu credi di poter far guadagnare anche solo un'ora all'ordine, Cecily, fallo.
La Fata annuì, poi esitò.- Jem...- la sua voce si tinse di angoscia.- Cerca di essere gentile con le Fate quando le vedrai, possono essere stizzose a volte.- tese il legame al ragazzo. La campanello tintinnò mentre lui la infilava al collo insieme al medaglione..-Grazie Cecy-disse senza espressione. Poi le strinse le dita e le portò alle labbra, baciandole.- Davvero.
-Bene- disse Antony. Si passò la mano sul viso tirato.- Nadine ha ricevuto l'ordine tassativo di non far spostare Matthew dalla biblioteca- guardò verso il pianoforte, dove l'Armata era seduta, rigida, la mano sulla spalla del bambino imbronciato.- Cecily, forse è il momento...- Alexia esitò un sitante poi si gettò al collo di Jamie. Lui fu così sorpreso che le circondò la vita con le mani goffamente, carezzandole i lunghi capelli scuri. Non lo aveva mai salutato in modo così affettuoso, come una sorella minore, da molto tempo. Chiuse gli occhi, sentendosi un bambino smarrito.
-Stai attento. Se muori mi arrabbio, stupido idiota- disse con voce tremante. Cecily vide le labbra dell'Armato incurvarsi mentre stringeva la ragazza.
-Non preoccuparti.-poi diede una pacca sulla spalla di Lilo, che gli rivolse uno sguardo di sfida.
-Torna vivo, Jem, intendo mostrarti come fare uno di questi.-disse ammiccando ai suoi tatuaggi.
Alex strinse la spalla del suo migliore amico.-Jem. Buona fortuna.- poi abbassò la voce.- Trovala, per favore.
Lui aprì la bocca, quando qualcuno gli tirò il bordo della giacca. Si voltò ed incontrò gli occhi tristi di Matthew, che lo fissava dal basso, con Nadine che esitava alle sue spalle, incerta se sollevarlo di peso e portarlo via o attendere. L'Armato si inginocchiò, il capo inclinato.
-Ehi, Matt.- sussurrò.- Quando torneremo ti batterò a scacchi.
-Stai mentendo.- disse il bambino con uno sguardo adulto che spaventò a morte il ragazzo.-Non sai se tornerai.
Nadine lo prese delicatamente in braccio.- Andiamo, Matt. Dobbiamo preparare una pozione per Beth, per ridarle le forze quando sarà di nuovo qui.- scoccò un'occhiata a Cecily.- Sei certa che la saprò...
-Sì- la rassicurò la Fata.- Si tratta solo di una pozione, per darle del tempo. Ma ricordate- i suoi occhi si posarono sul viso di Jamie.- Solo la morte di Epoh la libererà. E solo la morte di Epoh caccerà quei demoni, se lei li ha messi al suo servizio.
-Lo so.- disse il ragazzo e tormentò il Vincolo che pendeva al suo collo.- Non abbiamo più tempo, Cecily.
ANGOLO DELL'AUTORE:
Cecily sta per vedere la fantomatica anima oscura di Jamie? Cosa scopriremo? Che il suo segreto stia per essere svelato?
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EPOH- Tu sei mia
FantasyUna vita senza amore. Sembra questo il destino di Jamie, l'Armato più abile dell'Ordine. Almeno fino a che Beth non piomba nella sua vita con la forza di un uragano, decisa a combattere contro l'oscurità che incombe, decisa ad essere libera per la...