Capitolo 29.- La stella della Sera

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-No, Beth. Io non ti amo.

Beth lo guardò a lungo, accrescendo il vuoto nel cuore del ragazzo. Non sarebbero mai potuti stare insieme. Mai. Era giusto, era quello che doveva fare...e allora perchè il suo cuore stava lacerandosi?

-Voi due! Non abbiamo tempo, dobbiamo andare!-strillò Natasha avvicinandosi frustrata. Beth si staccò dal muro, barcollando leggermente. -Andiamo allora.-disse piattamente. Jamie allungò una mano per sostenerla, un gesto quasi abitudinario. Lei si scostò bruscamente, senza guardarlo. L'Armato riabbassò la mano lentamente, con la sensazione di aver appena perso per sempre un frammento del suo cuore, in quel vicolo polveroso. Anzi. Aveva perso tutto il suo cuore, perchè aveva perso lei. Natasha gli sfiorò la spalla per farlo procedere e ricominciò a camminare. Li guidò attraverso un dedalo di strade da capogiro dove non incontrarono anima viva. Beth camminava a capo chino, le braccia strette attorno al corpo, lo sguardo vuoto. Jamie la seguiva e la fissava, la mano posata sulla spada. Una volta Benedette gli aveva detto che era destinato a far soffrire chiunque l'amasse, per questo era meglio non amare e non essere amati. Forse aveva ragione dopotutto.

-Eccoci.- esclamò Natasha fermandosi. Erano arrivati al limitare della città, prati carbonizzati, con alberi secchi tesi verso il cielo sanguigno si aprivano davanti a loro, spazzati da un feroce vento caldo. In lontananza, si scorgeva il luccichio di corazze e armi e oltre, un deserto nero, avvolto dalla polvere vorticante. Un deserto sconfinato, di cui non si vedeva la fine.

-Cosa è quello?-esclamò l'Armato indicando la scena. Beth rispose in tono piatto. -La Porta. Quella è l'uscita che usano le Fate. E quello è l'esercito di Helemia.

Jamie osservò attentamente la scena. Un gruppo di Fate si disposero davanti a quello che pareva un punto casuale dello spazio sterminato davanti a loro. Una alzò la spada e lanciò un urlo di battaglia che risuonò alto fino a loro, sovrastando il rumore alle loro spalle in città. Poi si slanciò verso il deserto nero e vorticante. Altre la seguirono e scomparvero, inghiottite dalle tenebre. L'Armato ebbe un brivido. -Quello è l'unico modo di uscire?-chiese Jamie fissando Natasha. La Fata annuì.

-Cosa aspettiamo?-intervenne Beth.-Dobbiamo andare alla Casa. Subito. Ormai i Demoni saranno entrati.




-Cecy.

La Fata alzò stancamente lo sguardo dal giardino, dove il sole stava scomparendo dietro i grattacieli. La notte avrebbe portato nuova forza a quei Demoni. Era terribile restare seduta a contare i battiti che le restavano, contare i minuti, le ore che mancavano alla fine. Matthew sedeva al pianoforte, la boccetta con la pozione posata accanto, le dita che accarezzavano i tasti pigiandoli e provocando note stridule ed incerte.

-Cosa c'è?-chiese la Guaritrice.-Piccolo?- aggiunse cercando di mostrarsi più dolce.

Lui aggrottò le ciglia dorate.- Hai mai sentito Jem suonare?

La donna scosse il capo, mentre l'immagine fugace dell'anima del ragazzo le tornava in mente. Contaminato.

-Neanche io. Mi dispiace però. Avrei voluto.- si morse il labbro.- Ha suonato solo per Beth.

-Quando tornerà ti suonerà qualcosa.

Matt alzò il viso triste. A Cecily si strinse il cuore. I figli degli Armati erano abituati alla morte, ma da secoli le Case erano posti sicuri. Un bambino non doveva morire per una Guerra che ancora non gli apparteneva. Era ingiusto. Terribile.

-Jem non tornerà-disse piano il bambino guardando i tasti neri e bianchi.- Lo so che moriremo tutti. Lui e Beth sono già morti.

La donna aprì la bocca per ribattere. Poi la chiuse. Non aveva il diritto di illudere Matt. Chinò il capo.-La conosci la storia di Peter Pan?-chiese invece, scivolando via dalla finestra e sedendosi accanto al giovane Armato. Lui annuì.-Marie me la raccontava sempre.

- Peter era un Angelo che accompagnava i bambini nel loro viaggio verso il Paradiso. E sai quale è la cosa più bella? Che esiste. Si tratta di un Angelo vero, la cui storia viene raccontata alle Fate, ma non agli Armati, perchè è molto, molto antica e tanti l'hanno dimenticata.  Il suo vero nome è Herizel, l'Angelo protettore dei bambini di tutto il mondo e delle anime degli innocenti. Vuoi sapere la sua storia?- si morse un labbro, pregando che dicesse di sì. Doveva dirlo, perchè per lei era importante che si distraesse. -Sì.

Cecily prese fiato. Non sapeva perché stesse raccontando proprio quella storia: forse perchè le era sempre piaciuta, forse voleva lasciare a Matthew un frammento della cultura della Fate prima che fosse per entrambe troppi tardi.

-Herizel era l'Angelo vendicatore prediletto da Dio. Era terribile nella sua furia, una luce nella notte, la stella che infiammava il cielo notturno ogni inverno... La Stella della Sera, era chiamato, così come Lucifero era la Stella del Mattino. Un giorno, guardò sulla terra e vide una madre piangere disperata sul corpo del figlio. E vide l'anima del bambino piangere e strillare perché non voleva lasciare la madre. Tendeva le piccole manine e gridava mamma con tutto il suo fiato. Herizel allora scese dal Paradiso e prese in braccio il bambino. Lo cullò e gli disse che avrebbe rivisto la sua mamma un giorno se fosse stata buono. Lo accompagnò verso una stella, raccontando che stavano andando su un Isola magica, dove avrebbe trovato tanti bambini con cui giocare. E l'anima si tranquillizzò e si lasciò condurre nel Limbo. Da allora, ogni volta che un bambino moriva, Herizel scendeva dalla sua stella e accompagnava l'anima mano nelle mano verso il mondo dei morti. E vedeva il dolore sui visi degli uomini e si riprometteva di fare qualcosa per loro. Un giorno una bambina stava passeggiando con la madre a Parigi, quando un ubriaco la urtò e le fece perdere l'equilibrio. Cadde nella Senna e la mamma iniziò ad urlare perché era inverno e faceva freddo. Herizel disse a Dio:"Non è giusto tutto ciò.." Dio gli disse:" Se non ti pare giusto, rinuncia alla tua vita e donala alla bambina." E Herizel lo fece. Fu scacciato dal Paradiso e costretto a vagare sulla Terra per sempre, per millenni, per secoli. Cadde, ma non fu annoverato fra i Caduti: era solitario, era stato esiliato, non aveva scelto. Era l'Angelo Esiliato. Eppure il suo piano funzionò e la bambina fu risparmiata. Passarono gli anni, i secoli. Herizel vide la bambina crescere, vide i suoi figli crescere, vide la Rivoluzione e Napoleone, le Guerre e le discendenti di quella bambina nascere e morire. Un giorno, dopo molti secoli, incontrò una delle sue discendenti. Era una donna meravigliosa, dolce e gentile, che fece breccia nel suo cuore freddo di Angelo. Si innamorarono e Herizel le rivelò chi era in verità e cosa aveva fatto per la sua antenata in passato. Herizel fu maledetto da Dio per il suo gesto e condannato all'Oblio eterno, perchè un Angelo esiliato non aveva diritto alla felicità. La donna morì di solitudine e dolore poco dopo. Alcuni dicono...- sorrise.- Che Herizel abbia avuto un figlio con quella donna, ma che egli non sopravvisse perché portava in sé un Luce che...- esitò, pensando ad un bagliore accecante. Un bagliore molto accecante. Matt aveva gli occhi socchiusi, le palpebre pesanti. Aprì la bocca per dire qualcosa, ma un boato assordante scosse la Casa fin nelle fondamenta. Cecily balzò in piedi, le ali che si srotolavano sinuose. I demoni erano entrati. Era la fine.



ANGOLO DELL'AUTORE.

Jamie sta davvero rinunciando a Beth? Vuole davvero rinunciare alla ragazza che è il suo cuore? Cosa pensate della storia di Herizel, la stella della sera?Vi piace la sua storia? Credete che sia importante? u.u Sorry per la lunghezza, ma non volevo separare queste due parti a cui tengo moltissimo...


EPOH- Tu sei miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora