Matthew, Antony e Marie
Era una bella giornata calda e soleggiata di fine aprile e il cielo terso prometteva una settimana bellissima. La bambina correva lungo il lago, agitando le manine paffute. Aveva capelli neri, ricci e crespi, raccolti in due codini e occhi grigi e dolci, che stavano fissando una paperella che nuotava. Due sagome la affiancavano, una per lato. Un uomo alto ed emaciato ed una donna piccola e tonda. La tenevano per mano e la facevano volare, sollevandola in aria e contando ogni volta fino a tre. Lei rideva ed agitava i piedi a mezzaria. La voce acuta faceva girare i pochi presenti. Seduto su un muro, intento a fissarli, c'era un ragazzo che loro non potevano vedere. Era alto, con capelli biondi e occhi azzurri e sedeva scompostamente, una lunga spada affilata stretta in mano, un ginocchio piegato al petto e l'altra gamba penzoloni nel vuoto. Sorrideva nel guardarli, ma c'era un che di triste nei suoi occhi, di lontano.
-Non sta bene spiare.- disse una voce severa. Matthew si voltò con aria colpevole.
-Scusa Natasha .- disse con un sospiro. La Fata sbatteva le ali, librandosi a qualche centimetro da terra.-Ma sono bellissimi.
Sorrise. Era ancora bella, con i capelli di un colore cangiante, come un arcobaleno che variava con il suo mutevole umore..-Lo sono. Antony, Marie e Nadine.- sospirò.- L'orgoglio della mia vita.
-Credi che lui ricordi qualcosa? Dopotutto...- socchiuse gli occhi.- Nadine...
-La sua anima ricorda.- disse la Fata sedendo accanto al giovane.- So che hai completato l'addestramento e sei stato ammesso nell'Ordine ed hai deciso di restare qui...desideravo congratularmi. Che Arma hai deciso di usare alla fine?
Matthew sorrise triste ed accarezzò la lama lunga e tagliente della Katana.- Mi rende...in qualche modo mi fa sentire Antony vicino.- guardò verso la famigliola felice.- Sono belli da morire.
Natasha gli carezzò i capelli.- Un giorno, anche tu troverai qualcuno di speciale come Marie e forse perdonerai l'egoismo di Antony.
-Sappiamo entrambi che io non amerò mai nessuno. L'amore non fa per uno come me.- gli occhi azzurri si incupirono.- Natasha ho sempre voluto sapere una cosa ed ora forse sono maturo abbastanza per capirla.
-Chiedi.
-Cosa accadde a mio padre e mia madre?
La donna lo guardò con pietà.- Mi chiedi di fare ciò che feci per Jamie? Ma la storia di Herizel è famosa, scritta nei libri di storia, tu...
-Sono figlio di Armati, non ho un destino o un passato illustri.- chinò il capo. La figlia di Antony era china sul fiume e dava da mangiare del pane a delle paerelle.- Se solo potessi...essere diverso e capire cosa significa destino. Dicono che sono destinato a fare grandi cose...ma cosa vuol dire? Sono prigioniero di questa vita, Natasha.
-Forse un giorno.- sussurrò la Fata.- Forse un giorno lo capirai. Ma ora, perché non vieni con me a controllare cosa vuole fare Enthiel?
-Chi quel demone mezzo scemo?- il ragazzo si alzò scostandosi una ciocca di capelli dall'occhio.- Andiamo, ho propria voglia di fare a botte.
Lanciò un'ultima occhiata alla famiglia di Antony e spiccò un balzo, atterrando leggero in cima ad un albero e continuando così la sua fuga. Natasha chinò il capo verso Antony.
-Sii felice.-Poi volò via, proprio mentre l'uomo si voltava. Non vide nulla, ma ebbe la sensazione che un amico lo stesse spiando e sorrise. Poi abbracciò la sua bambina e baciò la moglie, tornando verso il loro bell'appartamento, verso la sua vita, che era l'esatto contrario del sogno di sangue da cui la voce dolce di lei lo aveva svegliato.
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EPOH- Tu sei mia
FantasyUna vita senza amore. Sembra questo il destino di Jamie, l'Armato più abile dell'Ordine. Almeno fino a che Beth non piomba nella sua vita con la forza di un uragano, decisa a combattere contro l'oscurità che incombe, decisa ad essere libera per la...