Capitolo 9- La gelosia di un Angelo

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Erano passate le due di notte da diversi minuti. Alex non era riuscito a convincere Matt ad andarsene e ora il bambino era sdraiato su una delle poltrone accanto al caminetto, una coperta gettata addosso e un libro aperto accanto. Alex gli si era appisolato vicino, la testa che ciondolava nel vuoto, stremato.

Nadine era crollata sul tavolo, spargendo inchiostro sulle lettere appena finite e pronte per essere spedite. Alexia tirava avanti stoicamente, ma la sua mano era sempre più lenta nel tracciare le parole e doveva fermarsi sempre più frequentemente. Cecily dal canto suo aveva la testa che batteva e gli occhi che bruciavano. Non riusciva quasi a leggere e le parole si fondevano davanti ai suoi occhi annebbiati. Avevano tutti urgente bisogno di riposo, pensò chiudendo il libro e aprendo la bocca per annunciare che era davvero ora di andare a dormire, quando la porta si spalancò di colpo. Alex scattò in piedi come un gatto, afferrando un candelabro dalla mensola del camino e parandosi davanti a Matt, l'espressione feroce di un predatore, pronto a difenderlo. Nadine si svegliò di soprassalto e si guardò attorno stordita, chiedendo confusamente quante uova volessero per colazione. Poi si morse la lingua.

Jamie fece il suo ingresso e sbattè sul tavolo un oggetto, ignorando gli sguardi di rimprovero degli altri Armati, che abbassarono lentamente la guardia. Lilo lo seguì con aria perplessa, scoccando un'occhiata ad Alex e scrollando le spalle.

-Che succede?- chiesa Alexia posando la penna.- Hai l'aria di essere molto eccitato.

-Jamie ha avuto un'idea, un'idea....interessante.- ribattè Lilo. Sedette sul bordo della poltrona di Matthew, alzando il viso verso Alex.- Avete fatto progressi?

-Nulla.- disse lui a bassa voce. Poi gli scompigliò i capello, dicendo qualcosa a voce bassa.

Jamie si voltò verso Cecily.- Guarda questo disegno. È il Marchio di Beth.

La Fata si sentì percorrere da un brivido di eccitazione. Prese il disegno e lo guardò. Ora che lo vedeva, ricordò la cicatrice sul cuore della ragazza, una E sovrapposta ad una S. Prese un profondo respiro, mentre attorno a lei scendeva un silenzio denso come crema. Poteva quasi sentire il battito del cuore di Jamie, in piedi dietro di lei, le mani posato sullo schienale della sua poltrona, le dita rigide. Sembrava solo un simbolo come un altro, ma c'era qualcosa, e lo sapeva, che non andava. Si morse un labbro. Marchio di Azazel. Ma non esisteva niente che avesse quel nome...nessuna maledizione a lei nota. Anche se...Ricordò una storia antica come il mondo, narrata tra le Fate, tra chi ricordava Lucifero e i suoi Ribelli. Ma lui era solo una leggenda...

- Azazel.- disse d'un tratto, il cuore in gola. Gettò di lato il disegno e prese a frugare nel mucchio di carte sparse davanti a lei. Nadine afferrò la boccetta di inchiostro più vicina e la tolse dal tavolo.- Azazel....Azazel è il nome arcano di un Caduto, se non sbaglio, l'ho già sentito da Helemia...-Estrasse un pesante tomo rilegato in pelle e lo aprì, scorrendo col dito sull'indice. Chiuse con un movimento secco il libro e si alzò.- Azhiel, ecco il nome Umano con cui lo conoscono. Della prima generazione.

-Cecy?....Vuoi per caso una mano?- chiese Alex mentre lei lo scostava e si arrampicava sulla libreria più vicina.

-No....Devo solo...Ah....Eccolo!-strillò e si gettò verso il basso, atterrando tra le braccia tese di Alexia, che la posò allarmata a terra.

-Cecy forse hai bisogno di sonno.- commentò Alex cauto, scambiando uno sguardo con Lilo. La Guaritrice agitò una mano. Poi aprì il libro. Era una fusta copia di una raccolta di leggende vecchie e remote, che non venivano raccontate dagli Armati da molti secoli, ma a volte Helemia quando era piccola e viveva con lei gliene aveva lette alcune, che le erano rimaste impresse; come quella di Herizel, la stella della sera, Peter Pan, l'Angelo Esiliato. Alcune nascondevano un fondo di verità, l'aveva avvertita Helemia, perchè mai nulla viene scritto per caso.- Azazel, l'Angelo geloso, meglio noto come Azhiel, dal nome con cui si presentò agli uomini.- mostrò la pagina del libro che teneva fra le mani, miniata con l'immagine di una Angelo dai lunghi capelli corvini che teneva in mano una catena, a cui era legata una giovane ragazza pelata, il cranio coperto da strani simboli.- Conoscete la storia di Azhiel?

-L'Angelo caduto?- chiese impaziente Nadine.- Sì, è nelle liste dei presunti caduti mai confermati. Secondo la maggior parte degli Armati e degli studiosi è solo una leggenda, una favola. Non era tra le schiere di Lucifero che caddero per prime, questo è certo.

-No che non lo è.- Cecily sfogliò le pagine dedicate alla sua storia.- Si è persa la traccia dei primissimi caduti, perchè esistono troppi Inferni sconosciuti e perchè i nomi sono stati modificati. Pare che Azazel, però, fu  esiliato sulla terra da Lucifero, che non lo voleva più all'Inferno, perchè troppo diverso dagli altri. È caduto perchè era geloso, possessivo. Troppo buono per Lucifero, troppo cattivo per Dio. Fu bandito sulla terra, dove si presentò con il nome di Azhiel, così il suo nome Arcano è stato scordato da molti e le registrazioni riportano solo il nome moderno.... Azhiel si innamorò di un'Umana, Silia, che però non corrispondeva al suo amore. Arrabbiato, Azhiel la marchiò, obbligandola a stare con lui per sempre, oppure a morire, scappando.- voltò il libro, indicando un disegno. Mostrava un Marchio, nero come ebano, impresso a fuoco sul petto di una ragazza. Era lo stesso simbolo che Beth aveva sul cuore.

Jamie fissò la pagina.- Come mai non lo avevi riconosciuto?

Cecily sospirò, affranta..- Perché nessuno dei demoni che conosco lo potrebbe usare. È Magia Angelica, antica, arcana. Potente e pericolosa...solo un Demone molto potente, un Caduto come Epoh poteva applicarlo...Non ne ho mai visto uno, credevo che non esistesse neppure, anche se Helemia mi aveva parlato di Azhiel. Le Fate del Convento conoscono questa maledizione, la temono, per la sua crudeltà. Obbligare qualcuno ad amare, a restare, in una parodia malata del vero amore...Credo che nei registri si chiami "Marchio del possesso". Azazel...Azhiel. È la sua maledizione.

-O mia.- disse Jamie, il viso una maschera.- O di nessuno.

-Esattamente.- Cecily fissò il libro mordendosi un labbro, nel silenzio totale.- Non l'avrei mai riconosciuta, perchè Azazel non esiste negli archivi dell'ordine. È per tutti Azhiel...ma non per i Demoni o per le Fate. Per loro, per i Custodi, resta Azazel.

-Si può spezzare?- Nadine si alzò, agitata.- Possiamo salvarla?

-La maledizione di Azazel si spezzò.- lesse Cecily.- Con la morte del Caduto per mano di un Umano, innamorato della ragazza.- alzò il viso senza espressione.-Dobbiamo uccidere Epoh.

-Quindi siamo punto e a capo- disse funereo Lilo, lasciandosi cadere su una poltrona con aria profondamente depressa.- Beth non può essere liberata se non uccidendo Epoh. E noi non possiamo arrivare ad Edom.

Cecily esitò e ripensò all'idea che aveva avuto poche ore prima; era l'ultima spiaggia di una disperata. Ma loro, dopotutto, erano disperati.

-E se...Se io....Se avessi un modo...-esitò. Ripesò a Beth e al modo in cui aveva parlato di Helemia come di una luce in fondo al tunnel e pensò che la Guardiana da quel tunne,l da sola, non sarebbe uscita mai più.- Un modo per entrare ad Edom?



E giù un altro bicchiere. Magari stava esagerando. Rise. No, si disse Antony. Non importava. In ogni caso stava già andando tutto a rotoli. Meglio arrendersi ora, prima che fosse troppo tardi.


ANGOLO DELL'AUTORE

Pinguini, 77 in fantasia. Sto per piangere dalla gioia ve lo assicuro...non mi sarei mai aspettata un risultato simile....Grazie di cuore a tutti voi!

E così abbiamo scoperto quale è la maledizione di Beth...Cecily può davvero trovare un modo di entrare ad Edom? La Guerra sta per iniziare e la morte incombe sugli Armati, sull'Ordine...riusciranno a vincere la lotta contro Epoh?

EPOH- Tu sei miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora