Capitolo 20.- Liberi di amare?

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-Cosa? Chi è innamorato di chi?- Alexia fissava il fratello, ma lui evitava ostinatamente il suo sguardo, il capo chino.

-Nadine.- disse Lilo arrabbiato, scagliandosi con furia contro la ragazza, uno spadone a due mani sollevato.- Stai zitta, stupida, non ti ho detto tutto questo perchè lo potessi spiattellare a tutti!

Lei alzò la lancia che portava a tracolla, i denti stretti, parando un colpo.- Smettila di fare il bambino, Thay!

Lui impallidì e lasciò l'arma, afferrando la giovane per il collo e spingendola contr il muro. Antony si frappose fra i due, irato.- Lasciala, Lilo!

-Vi...amate?- Alexia fissava Alex.- Perché non lo avete mai...

-Perché.- disse Alex con le guance in fiamme, sollevando il collo con uno scatto, i pugni stretti lungo i fianchi.- Elias ci avrebbe mandati in esilio. Perchè per gli Armati è sbagliato e innaturale. Perchè è una maledizione. Non accetto di essere spedito chissà dove solo perchè non sono come voi!

-Ma tu sei come noi!- strillò Alexia, rossa in viso.- Sei come me, Alex!

-No che non lo sono!- I due gemelli si fronteggiavano, due fuochi pericolosi che stavano per scontrarsi, sotto gli occhi di Lilo e Nadine, ancora separati dalla figura snella di Antony. Nessuno pareva più interessato ai demoni Reietti oltre il cancello, alla prossima distruzione del loro intero mondo. Alex aveva la precedenza, quella storia aveva la precedenza. Cecily non sapeva perchè, forse perchè erano già così certi di morire, ma le sembrava naturale non considerare i demoni come una minaccia in quel momento. Sussultò: erano già certi che sarebbero morti. Cosa importava preoccuparsi o meno? Chiuse gli occhi, la testa che rimbombava per una serie di voci sconosciute, che le sussurravano qualcosa...

- No Alexa, che non sono come te.- Alex si voltò, glaciale.- Io sono un Armato, un uomo. Lo sai che non è accettato neppure in linea teorica. Lo sai che non è grave allo stesso modo: tu sei libera di amare, lo sei perchè Elias non considera le donne, le ritiene inferiori. Mentre io...sono un uomo.

-Ridicolo.- disse Nadine con rabbia.- Ridicolo e basta, noi donne siamo pericolose quanto voi, più di voi, fece ruotare la lancia, ma Antony la bloccò.- Non ora, Nadine, tutti noi concordiamo con te. Ma Elias.- i suoi occhi si incupirono.- é un figlio di puttana.

-Dovevate dire che vi volevate bene.- commentò Matthew dal suo angolino.- A me piacete insieme.

-Non mi ama.- disse Lilo con una risata tetra, allontanandosi da Nadine e Antony senza guardarli.- Vero, Alex? Non me lo hai mai detto. Mai in tutti questi anni. Non mi ama ne sono certo.

Lui esitò.- Lilo...- Nadine sbuffò con rabbia.- Lilo! La verità, devi dirgli la verità! Digli di Thay!

-No!- Lilo urlò, arrabbiato, stringendo i pugni.- Nadine quella è la mia storia, non la tua, sta a me decidere di dirl, non a te! È la mia vita!

-Chi è Thay?- chiese Alexia voltandosi di scatto, tesa.- Cosa sta succedendo?

-Nulla!- gridò Lilo frustrato.- Stiamo solo per morire e questo stupido Armato.- puntò il dito coperto da linee nere verso Alex, che rimase immobile.- Ha il mio cuore! E non me lo restituirà mai, dannazione, mai! Sono destinato a morire senza avere neppure diritto a riavere il mio cuore. Bella merda.

Cecily aprì la bocca, decisa a dire qualcosa di profondo, qualcosa che Helemia tanti anni prima le aveva detto.- Ragazzi non è il momento di litigare, siamo in guerra e..

Lilo scoppiò di nuovo a ridere.- Cosa stai dicendo, fata? Che cosa vuoi? Tu ami liberamente, tu ami e anche se il vostro amore è contro natura contro il nostro per quel pazzo di Elias è accettabile. Lo ritieni giusto?

-Anche noi dobbiamo nasconderci.- sibilò Alexia.- Se Elias sapesse...

-Nessuno di noi è libero di amare.- sputò Antony disgustato.- Non lo capite? Che tu ami Alex, che lui ami te, che Cecily ed Alexia si amino, che io ami Marie...a Elias, all'Ordine, dell'amore non importa. Nessuno è libero di amare. Nessuno!

Cecily ripensò un istante all'anima da Contaminato di Jamie ed ebbe una strana sensazione. Neppure lui era libero di amare? Se aveva un'anima come quella...era davvero figlio di un...Era un Contaminato allora. Una figura mitologica, di cui aveva sentito parlare solo nei libri e mai in modo lusinghiero. Povero Jamie....

-La barriera!- urlò Alexia improvvisamente spostando lo sguardo oltre i vetri, oltre la tensione di quella sala.- La barriera!

Tutti si voltarono di scatto, i visi gelati dallo stupore. Videro i Reietti sfiorare il cancello e stavolta nessuno di loro fu respinto. Allora alzarono le armi di cenere ed ombra, illuminati dalla luce del sole e le puntarono verso il metallo. Per alcuni secondi gli Armati trattennero il fiato, pregando che le protezioni resistettero. Poi si udì un cigolio che gelò loro il sangue nelle vene: il cancello si aprì lentamente, ruotando morbido sui cardini. I demoni avanzarono nel giardino, le spade pronte, le ai dispiegate trasparenti nella luce mattutina.

-Merda- fu tutto quello che disse Matthew, sbirciando da oltre la spalla di Cecily.- Siamo nella merda.




ANGOLO DELL'AUTORE:

Liberi di amare. Noi lo siamo davvero? Gli Armati no a quanto pare, nessuno di loro lo è. Le convenzioni sociali, un ordine naturale crudele lo impedisce a tutti loro...Voi cosa dite? Stanno davvero per morire? Cosa significa essere un Contaminato?

EPOH- Tu sei miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora