Capitolo 21.- La ragazza spezzata

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La porta cigolò quando finalmente la serratura scattò. Jamie puntò all'interno la luce della lampada, raddrizzandosi, cercando di non sentirsi troppo deluso dall'assenza di Beth. Pareva una stanza molto simile alle altre, con un tavolo di legno, un letto minuscolo ed intatto e niente altro. Lei non era lì. Stava per voltarsi, per scacciare di nuovo gli Inferi che si avvicinavano minacciosi, quando sentì un tintinnio. Si immobilizzò, la spada stretta in mano e si diresse verso la fonte del rumore. Illuminò il muro alla sua destra e il suo cuore accelerò i battiti.

Degli anelli erano infissi alle pietre in profondità e lì a terra, accoccolata su se stessa c'era una figura. Era minuscola, ripiegata su se stessa come un cane nella sua cuccia, i capelli spettinati, arruffati, corti. Beth. L'Armato si lasciò cadere a terra davanti a lei, incapace di parlare, soffocato dal sollievo, provando il desiderio assurdo di piangere. Posò la lampada accanto a sé, in modo da vedere bene, illuminando la giovane. La ragazza tremava ed aveva lividi su tutta la pelle lasciata scoperta dall'abito scuro che indossava, di una tonalità innaturale, che dovevano fare male, malissimo. Lui deglutì, guardando le pesanti catene che la legavano al muro, i polsi coperti da quelle manette, il viso sepolto nelle braccia. Provò un dolore lacerante al petto nel vederla spezzata, la sua Guardiana potentissima legata come un cane disubbidiente.

Lei si mosse, forse sentendo la presenza di qualcuno nella sua cella .- Non evocherò niente, mai più- disse con voce soffocata, ma decisa.- Mai. Hai la tua armata, non ti darò altri Reietti, non mi importa di cosa mi farai. Uccidimi, torturami. Non mi importa. Non mi importa nulla.

-Beth- riuscì a sussurrare Jamie alla fine. Lei alzò lo sguardo di scatto, sbattendo le palpebre alla luce violenta della lampada. Aveva un labbro rotto ed era sporca di sangue, gli occhi arrossati, un livido sullo zigomo, ma quando lo vide il suo viso sembrò tingersi di speranza.-Jamie.-disse con voce rotta, si mosse producendo un tintinnio, inginocchiandosi. Jamie fissò le catene che la legavano al muro ed afferrò la spada.

-Stai ferma.-disse. Menò un colpo alla base della catena, che si spezzò di netto. Beth gettò via la manetta massaggiandosi il polso. Jamie scorse un alone rosso e livido mentre le liberava anche l'altra mano.-Stai bene?

Beth tremava violentemente, massaggiandosi le braccia.-Come mi hai trovata?

L'Armato si sentì d'improvviso troppo felice di vederla viva per rispondere. La afferrò e la strinse al petto, restando inginocchiato. Lei gli affondò il viso nella spalla, stringendosi a lui e singhiozzando piano. Jamie si mosse e si appoggiò al muro, tenendo Beth così stretta da sentire il battito del suo cuore come un uccello impazzito, respirò il suo profumo di vaniglia debolissimo, coperto dallo zolfo di Edom.

-Shht, ci sono io.-le disse accarezzandole le braccia nude, percorse da brividi, i lividi scuri sulla pelle marmorea. Le asciugò una lacrima con il pollice.

-Jem. Jem. Jem. Ti prego non lasciarmi andare.- ansimò lei, con espressione spaventata.- Sei solo un sogno?

Lui la strinse di nuovo. Stava tremando come se avesse delle convulsioni.- No, Beth, sono reale, sono qui.- sussurrò, accarezzandole il labbro gonfio con un dito.- Qui. Chi è stato a farti questo? Epoh?

-Justin.-sussurrò lei senza tono, restando stretta a Jamie.- Il mio nuovo carceriere. Non volevo collaborare. Si arrabbiava parecchio se non volevo mettere l' abito da sposa. Epoh ha detto che Justin aveva carta bianca. Ha la fantasia molto fervida...- abbassò gli occhi.- Tanto fervida.

-Io lo ucciderò- sussurrò Jamie furioso, prendendo nota di ogni livido sul corpo fragile della ragazza.- Ma prima...i Demoni...

-Li ho evocati io, ma non posso controllarli.-singhiozzò lei irrigidendosi.- Mi dispiace così tanto, io non volevo davvero, ma lui...lui mi ha...Non ho potuto fare altro...Sono al suo servizio, dipendono da lui...scusami Jamie, scusatemi tutti...sono un mostro...la colpa è mia...

- Va tutto bene, non è colpa tua.-disse l'Armato dolcemente, alzandole il viso.- Sono con te ora. Andrà tutto bene. Epoh non ti toccherà mai più, non importa cosa ha fatto per obbligarti a...

Lei rabbrividì, scostandosi leggermente.- Jamie...lui...vuole...

-Beth?

Lei si tese contro di lui e sussurrò qualcosa al suo orecchio, con voce così bassa che nessuno avrebbe potuto sentire. Jamie sentì il sangue fluire al suo viso per la rabbia. Guardò Beth dall'alto, le lacrime impigliate tra le sue ciglia. Le accarezzò la schiena con movimenti leggeri, consolanti, la vista annebbiata. -Ti ha...

-So di farti schifo.- sussurrò lei.- Mi faccio schifo anche io, vorrei...morire.

L'Armato afferrò Beth per le spalle.-Non dirlo nemmeno per scherzo.- ansimò e si chinò su di lei, baciandola. Fu un riflesso condizionato, dettato dal sollievo di poterla stringere fra le braccia, dalla sensazione che dava la sua pelle sotto le dita, dalle lacrime salate che gli inumidirono le labbra. Lei ricambiò il bacio, affondando le unghie nella sua schiena, come se volesse essere certa che Jamie fosse reale, racimolando tutte le sue forze per tenerlo stretto.

-Lo ucciderò con le mie mani, hai capito? Me la pagherà. Questa me la pagherà.- disse appoggiando la fonte contro quella di lei. Aprì gli occhi, bianchi come la neve.-Adesso andiamocene di qui.

Jamie si alzò trascinando con sé la Guardiana. Lei si accasciò contro di lui, debolissima, la maledizione che agiva ancora, che le toglieva le forze...il ragazzo si chinò e la sollevò tra le braccia. Era ancora più leggera del passato, minuscola, sfinita.

-Jamie mi dispiace tanto.- sussurrò contro il suo collo, stringendogli le mani tra i capelli.

-Non pensarci Beth. Come usciamo da qui?

-C'è un passaggio segreto. Ma dobbiamo fare in fretta. Justin...

-Potrebbe tornare da un momento all'altro-completò una voce gelida sulla soglia. Jamie si voltò di scatto. Il ragazzo che aveva picchiato selvaggiamente Beth, che l'aveva rapita e torturata era immobile, vestito di tutto punto ed accarezzava le lame sporche di sangue rappreso con un sorriso, gli occhi verdi luminosi nell'oscurità. -Jamie. Sei venuto.




ANGOLO DELL'AUTORE:

Guai in vista per Jamie e Beth. Chi vincerà lo scontro?

EPOH- Tu sei miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora