Furono i colpi alla porta a svegliare Cecily. Sulle prime immaginò facessero parte del sogno e li ignorò, fino a che non iniziarono anche le grida soffocate. A quel punto si tirò a sedere, gli occhi gonfi di sonno. Alexia bofonchiò qualcosa contro il cuscino mentre la Guaritrice si alzava, infilandosi una vestaglia nera.
-Che hai detto?- chiese gettando i lunghi capelli rossi oltre la spalla con gesto irritato. Si chinò ad allacciarsi le scarpe.- Non sento.
-Ho detto che pretendo che Antony metta un dannato campanello per l'Infermeria.- ripetè l'Armata aprendo gli occhi controvoglia. Era adorabile in certe occasioni, pensò Cecily uscendo dalla stanza mentre lei tornava a dormire.
Spalancò la porta dell'Infermeria e si trovò davanti a Jamie. Ci era così abituata che non si sforzò neppure di sembrare allarmata. Incrociò le braccia sul petto e alzò gli occhi al cielo, seccata per quel brusco risveglio.
-Bene, Jem. Sono le due di notte. Si può sapere cosa hai combinato? Perché a meno che tu non abbia appena sconfitto un'orda di Kieri a mani nude io non...
-Cecily.- ribattè il ragazzo in un tono di voce che le mise i brividi e la costrinse a smettere di essere irritata.- Io so cosa sta succedendo a Beth.
La Guaritrice alzò lo sguardo sul viso dell'Armato. Era abituata a vedere Jamie con ogni genere di espressione: preoccupata, ansiosa, impassibile, intenerita, divertita, addolorata, offesa...Ma in quel momento era sconvolto. C'era qualcosa di affascinante nel vedere il terrore impresso nei lineamenti severi di un ragazzo come Jamie, lo stesso macabro tipo di fascino che poteva avere un fulmine che cadeva a pochi metri da chi guardava. E soprattutto cosa poteva fargli così paura? Aveva gli occhi dilatati, le pupille che inghiottivano l'iride e tremava. Portava con sé un odore salmastro, come di acqua di mare e i capeli erano umidi, arricciati sulle tempie. Forse era stato a caccia, di nuovo.
-Jem che diavolo stai dicendo? Sei ubriaco?
Il ragazzo la spinse di lato bruscamente ed entrò nell'Infermeria. Si lasciò cadere sul letto più vicino, la testa fra le mani. Cecily ebbe un brividi nel notare come era ridotto, bagnato e stravolto, ma apparentemente illeso.
-E comunque si può sapere dove sei stato? Sembra che abbia attraversato a nuoto l'Oceano. Non sarà per Justin..?
-Ti ho appena detto che so perché Beth sta così male e tu pensi ai miei vestiti?- ribattè lui alzando gli occhi. Il terrore c'era ancora, ma stavolta era la rabbia a prevalere. La rabbia di un Angelo Vendicatore, come veniva descritto nei racconti.
-Oh Jem.-sussurrò dolcemente la Guaritrice sedendosi davanti al ragazzo.- Lo so che tu credi che ci sia un segreto, ma Beth è solo molto debole, fragile, magari turbata...
-Cecily!- urlò lui alzandosi e sferrando un pugno al muro.- Smettila di trattarmi come un bambino ed ascoltami!
La Guaritrice ammutolì, sgomenta. Jamie poteva avere tanti difetti, ma l'ira nei confronti degli amici non era fra questi. Sentì dei passi di corsa e dopo un secondo Alexia comparve in vestaglia, le gambe snelle nude e un'ascia stretta nella mano destra, pronta all'attacco.
-Che succede qui?- chiese seccamente, posando lo sguardo su Jamie, che era immobile, la fronte contro il muro, ansante.- Cecy?
-Jem ha solo bevuto troppo- rispose la Guaritrice, ma non ne era sicura del tutto, non più.- Almeno credo.
-Non ho bevuto.- gemette lui voltandosi, esasperato.- Alexia so cosa c'è che non va in Beth!
-E cosa sarebbe?- chiese la ragazza facendo un passo avanti ma senza posare la sua arma. Guardava preoccupata l'amico, come se avesse in un certo senso paura per e di lui insieme.- Jem, sei sconvolto.
-Beth è maledetta. La Maledizione di Azazel, l'ha chiamata il Custode.- mormorò senza guardare le due ragazze.- Non so cosa sia, deve essere antica ed è crudele, crudele in modo sadico: Bethe sarà di Epoh oppure morirà.
Cecily aprì la bocca per ribattere qualcosa. Per dire che era ridicolo. Che Beth semplicemene era malata. Ma ne era poi così sicura? Ripensò alla debolezza estrema...al lungo sonno da cui si era ridestata così improvvisamente...alla mancanza di appetito...al Marchio nero sul suo cuore, che aveva sempre solleticato la sua memoria e che era diventata più scuro, succhiandole le energie. Maledetta. Una schiava maledetta dal suo padrone possessivo e geloso...perchè le suonava così familiar?
-Avanti Jem, perché Epoh l'avrebbe dovuta maledire?- chiese scettica Alexia, appoggiando finalmente le asce sul letto.- Insomma, non ne aveva bisogno. La poteva controllare molto bene, era la sua schiava. E poi non...significa che morirà? Che anche se è ad Edom ha le ore contate?
-Sentite, ho parlato con uno dei Custodi delle Maledizioni. Ne sono sicuro, non so come funzioni la maledizione, se lei sia al limite oppure.... – il ragazzo strinse i pugni.- Lo ha fatto perché sapeva che lei sarebbe scappata. Beth è forte, una tempesta ed Epoh sapeva che non era sua. Beth non è mai stata una schiava, è stata prigioniera, ma non si è mai piegata.
-Quindi.- disse Cecily lentamente, mentre un vago malessere la invadeva.- Esiste una maledizione...La Maledizione di...devo cercarla, capire come funziona... Vada tutto all'Inferno, non la lascerò morire così!- scomparve senza altre parole nella sua stanza, alla ricerca dei suoi appunti.
Se Beth era maledetta, doveva fare in fretta, Quella Guardiana era la loro unica speranza di sopravvivere, lo avvertiva nel profondo. Li avrebbe salvati, anche se non sapeva esattamente da cosa.
Jamie fissò la chioma di Cecily sparire svolazzando oltre la porta dell'Erboristeria, la loro unica speranza di salvare Beth. Ripensò oziosamente a quando l'aveva vista la prima volta e a quanto lo aveva spaventato l'idea che lei, essendo una Fata avrebbe potuto vedere la sua anima, quello che era. Solo in seguito aveva scoperto che poiché non aveva mai usato i suoi poteri, anche quel dono era molto debole. Socchiuse gli occhi, crollando contro il muro. Era tutto un incubo: aveva bisogno di Beth. Sarebbe andato da lei quella notte, decise e avrebbe raccontato quello che aveva scoperto, anche se l'avrebbe distrutta. Doveva sapere, doveva resistere, restare con lui...
-A volte mi chiedo cosa abbiate per la testa tutti. Vado a svegliare Antony.- disse Alexia allarmata, precipitandosi alla porta. Seguì un rumore di colluttazione e un momento di silenzio. Poi la ragazza lanciò un grido.-Jem! Vieni qui! Jem!
L'Armato scattò verso la porta e si fermò di colpo, la spada in mano. A terra, seduta con la schiena contro il muro, c'era Alexia. Aveva gli occhi sgranati e reggeva tra le braccia...
-Matt?- chiese Jamie lasciandosi cadere in ginocchio, la spada che tintinnava sul pavimento. Il bambino piangeva, con gli abiti pieni di tagli e sangue secco, qualcosa stretto nella mano.- Matt cosa è successo? Stai bene? Chi è stato?- gli accarezzò il viso.- Ehi, guardami!
Alexia iniziò ad accarezzare i lunghi capelli biondi.- Piccolo...Rispondi.
-Jem mi ha detto di dirti che....che starà bene...che starà bene...
L'Armato scosse il capo confuso.-Chi starà bene, Matt?
Il bambino pianse più forte.- Lui ha detto che adesso è all'Inferno...e di dirti che ce l'ha mandata lui....
-Matthew- disse Jamie sempre più spaventato, mentre un sudore freddo gli imperlava la fronte, stringendo le spalle del bambino.- Cosa stai dicendo? Calmati.
-Beth...-singhiozzò il bambino.- Justin l'ha portata ad Edom.- ed aprì la manina, mostrando ai deu Armati un anello, che sembrava essere stato strappato brutalmente, la catena rotta. Jamie lo prese tra le dita e lo ricordò brillare, argento contro bianco, al collo di Beth, perfetto per lei. Chiuse gli occhi.
Justin non aveva solo portato di nuovo Beth all'Inferno, ma anche il cuore dell'Armato. Strinse il Vincolo, la pietra che gli tagliava il palmo. L'avrebbe pagata stavolta. Con la vita.
ANGOLO DELL'AUTORE.
Grazie per le quattrocento e più letture, pinguini...Scusate per il capitolo un po' lungo, ma ho preferito dividerlo solo in due parti...tre sarebbe stato troppo. Cosa credete farà Antony? u.u
La storia da qui si fa un po' meno chiara, più oscura, più dolorosa. Godetevela!
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EPOH- Tu sei mia
FantasyUna vita senza amore. Sembra questo il destino di Jamie, l'Armato più abile dell'Ordine. Almeno fino a che Beth non piomba nella sua vita con la forza di un uragano, decisa a combattere contro l'oscurità che incombe, decisa ad essere libera per la...