Capitolo 19.- Una dura verità

564 36 0
                                    


Non aveva mai davvero preso in considerazione l'idea di andarsene, in fondo, aveva sempre lottato per restare. Scese le rampe di scale in silenzio, senza incontrare anima viva e sedette fuori, sul primo gradino, guardando il Giardino. Non avrebbe mai più rimesso piede in quella Casa. La sua mente vagava libera, rivangando decine di emozioni e ricordi, momenti che le avevano fatto capire cosa volesse dire vivere dopo una vita da morta. Avrebbe mai più avuto la possibilità di provare sentimenti dopo quei momenti? Aveva deciso di aspettare Annette lì, fuori da quelle mura accoglienti. Se ne sarebbe andata in silenzio, senza dire addio neppure ad Antony. Voleva solo andarsene in fretta, ora. Dimenticare. Si strofinò le mani fredde e guardò i grattacieli. Quella sarebbe potuta essere la sua vita. Una vita normale, da ragazza normale, senza poteri, angeli o demoni. Ricordò il viso della madre e del padre, i loro sorrisi e i quadri a Londra. Poi ricordò la loro paura, il terrore verso quel mostro che avevano come figlia. La loro foto...ormai era tardi. Sarebbe rimasta lì. Chissà chi l'avrebbe trovata. Magari... Jamie. Si sentì stringere il cuore dal dolore. Lei, che non sapeva neppure cosa fosse l'amore, si era innamorata di lui senza volerlo, senza desiderarlo, semplicemente era accaduto. Le sarebbe mancato tutto. Il dolore, la gioia, il calore umano, perfino le lacrime che le rotolavano sulle guance incontrollabili, calde e salate. Rimase seduta per diversi minuti, forse mezz'ora, poi lo sentì. Alzò lo sguardo, il cuore stretto da una morsa. Una carrozza nera scivolava lungo il viale, guidata da una ragazza velata. Ecco il suo destino, pensò triste alzandosi. Un niente nero e senza volto. Annette probabilmente la guardava da oltre il vetro scuro e Beth si raddrizzò, per cercare di sembrare meno simile alla bambina smarrita che era, per dimostrare che lei non era fragile o debole, che quella era una sua scelta. La carrozza si arrestò davanti a lei con uno scossone e i cavalli nitrirono, agitandosi. Solo poche decine di metri la separavano dalla sua nuova vita. O dalla sua nuova schiavitù. Scese i gradini piano, godendosi a fondo ogni emozione contrastante che porvava, dal dolore, alla paura, allo smarrimento, consapevole che entro pochi mesi o giorni, sarebbe stata solo un guscio vuoto. La portiera nera si aprì e comparve il viso bello e vacuo di sua sorella. Le tese la mano, con una luce soddisfatta negli occhi che la fece rabbrividire. Quella era la sua vittoria più grande. Dopo quello che Beth aveva fatto, quello era il ringraziamento.

Beth afferrò le dita fredde e magre e fece per salire accanto alla ragazza, quando udì un rumore violento alle sue spalle, che la fece voltare di scatto.



Alex spedì Matthew ad avvertire Antony che Cecily si era svegliata e poi cercò di tenere dietro alle falcate di Jamie. Il ragazzo correva per i corridoi, sbandando, urtando le statue e i quadri. Piombò in Infermeria pallido ed ansante e subito si diresse al letto della Fata, seduta e agitata come mai prima, i capelli scompigliati. Lei lo guardava con una strana emozione impressa nei lineamenti. Alexia era al suo capezzale, che la guardava con timore reverenziale, un po' preoccupata.

-Jamie- disse non appena lui si fermò.- Jem, ho bisogno di parlare con te.

-Lo avevo capito.- ribatté il ragazzo. Afferrò un sedia e si lasciò cadere davanti a Cecily.- Parla.

Lei scosse il capo. Poi accarezzò dolcemente le nocche di Alexia.-Da soli.-L'Armata aprì le labbra per protestare, ma il fratello le mise una mano sulla spalla.- Andiamo, Lexia.

Jamie si massaggiò la schiena, con una smorfia. -Mi dovrai fare un decotto.- disse cercando di suonare normale.- Credo che la Luce Angelica faccia male.

Cecily pareva agitata.- Jamie devo parlarti di una cosa seria. Appena prima di svenire, ho capito una cosa importante. Molto importante. Ma non la ricordavo...Yerathel mi ha tenuto addormentata fino a che non sono stata pronta a ricordare e ora sono qui. Devo dire tante cose a tante persone, compresa Alexia, ma tu sei il più urgente. Devi sapere la verità.- strinse gli occhi, sbattendo le ciglia.- Dove è Beth?

Il ragazzo si mosse a disagio.- Oggi parte per l'Eremo, ma sono l'unico a saperlo a parte Antony, quindi non devi dirlo a...

La Fata dispiegò le ali di scatto e lo guardò, ossevando la sua anima. L'Armato distolse lo sguardo.

-La tua anima è meravigliosa.- disse alla fine con un sospiro.- Ora che ne vedo l'essenza soprattutto. Meravigliosa.

-Sono un Contaminato, Cecy.- sbottò lui.- La mia anima non può essere diversa da quella di Epoh.

-Oh Jem.- disse la donna con le lacrime che le scivolavano sulle guance.- Se solo vedessi come è... Ora capisco cosa vedeva Epoh, cosa vedevano tutti loro.- prese un profondo respiro.- Mentre ero nel...limbo...Helemia mi ha fatto visita. Lei e non solo. Anche due persone.- esitò.- I tuoi genitori.

Lui scattò in piedi.- Cecily...

-Ti prego fammi finire.- lo afferrò per il polso.- Conosci la storia dell'Angelo Herizel? L'angelo che fu esiliato e condannato all'oblio perchè si era innamorato di una Umana durante l'esilio? Non è un Caduto, perchè non cadde, ma fu esiliato e maledetto se vogliamo.

-No, non la conoscevo.- disse impaziente Jamie.

-L'ho visto.- sussurrò.- Con la ragazza che amava. Si chiama Ariel...è bellissima. Loro sono così innamorati, anche nella morte. Mi ha fatto vedere dei ricordi...ricordi di un bambino...di un...del figlio di Herizel. Jamie...

Lui fece un passo indietro, scuotendo la testa, il cuore fuori controllo.- Stai zitta, stai zitta e basta. Io non sono figlio di un Angelo!

-Invece sì!- urlò la Fata tendendosi.- La tua anima è bianca, accecante, candida e luminosa! Helemia stessa disse che era...bella. E quando stavi guardando Beth ha preso una forma e erano Ali! Ali, Jem, capisci?

Scosse il capo.-Cecily te lo dirò solo una volta. Io sono Jamie e sono il figlio di un Demone. Mia madre si chiamava Charlotte. Io sono un Contaminato.

-Passi così tante ore in biblioteca.- disse Cecily frustrata.- Hai mai aperto uno dei libri che parlano dei Contaminati? Herizel non viene considerato un Caduto, ma potrebbe aver dato alla luce un figlio!

-Non ho niente di angelico!- urlò fuori di sé dalla rabbia. Spalancò le braccia.- Guardami, dannazione! Sono un Armato identico agli altri, ma la mia anima è oscura e io sono un mostro! Guarda cosa ho fatto a Beth, guarda quanto ha sofferto per mano mia!

- L'hai salvata! Amata e protetta!-Cecily mosse le ali e Jamie avvertì una nuova fitta alla schiena.- Tu vuoi crederti peggiore di quello che sei.- sibilò.- Per non dire che la ami. Perché un demone non può amare, ma tu la ami. Lo vedo nei tuoi occhi quando pronuncio il suo nome, nel modo in cui ascolti solo se si parla di lei. Sei andato all'Inferno per salvare una schiava, non per salvare il mondo. A te del mondo non importava nulla, tu volevi solo salvare lei.

Distolse lo sguardo.- E quindi sarei il figlio di Herizel? E mia madre si chiamerebbe Ariel? E sono un Contaminato unico? Avanti, non è divertente.

-Non è uno scherzo, Jamie. Pensa al modo in cui le Fate ti guardavano. La tua anima è oro bianco, le accecava. Pensa al modo in cui Helemia ha chinato il capo verso di te dicendo quel nome. Herizel. Sei suo figlio, hai la sua stessa anima. Pensa ad Epoh quando parlava di armi segrete. O a Yerathel, al modo in cui ci ha risparmiati perché c'era sangue angelico fra noi. Jamie, pensa a quanto ami Beth. Sei un Contaminato, ma non un Demone. Credimi. Lo so.

Scosse il capo e si avvicinò alla finestra. Era ridicolo. Fuori, vide la carrozza di Annette risalire piano il viale, dondolando. Beth. La sua Beth.

-E cosa ho come figlio di un Angelo?- chiese amaro.- Brillo al buio?

-Credo di saperlo.- sussurrò la donna.- Hai sempre così tanto autocontrollo, ma il sangue chiama il sangue .Yerathel ha risvegliato qualcosa in te. Voglio fare un esperimento. Se non funziona sei libero di dirmi che sei il figlio di un Demone.

-Va bene. Beth sta per partire, quindi non posso aspettare se dici la verità.- disse voltandosi.- Cosa vuoi da me?



ANGOLO DELL'AUTORE.

E quindi....Jamie in realtà cosa è? Il figlio di un Demone o di un Angelo? Beth è davvero destinata a diventare come Annette? Pinguini grazie per le letture e scusate in anticipo...da martedì non potrò pubblicare causa viaggio in Francia...sorry.

EPOH- Tu sei miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora