Capitolo 28.- Insieme finalmente.

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Ballare con Jamie non era diverso dal pattinare con lui. Il suo Angelo si muoveva con dolcezza, leggiadro, lungo lo spazio disponibile e in qualche modo non si scontrava mai con le altre coppie. La teneva saldamente, con le lunghe dita che le sfioravano la pancia, accarezzandole il fianco stretto dalla stoffa morbida e liscia del corpetto, la curva della schiena, i lacci di seta che le stringevano la vita e la guardava dall'alto, senza mai sbagliare un passo pur non fissando altro che il suo viso, sorridendo.

-Sei meravigliosa.- disse per l'ennesima volta.- Sei così bella con questo vestito, con la Divisa, con qualunque cosa tu indossi o non indossi.

Lei sorrise, mentre lui le faceva fare una giravolta, la gonna che si apriva in una ruota di tulle di pizzo.-. Non volevo mettere questo vestito, ma Alexia ha detto che ti sarebbe piaciuto.

Lui le baciò la tempia.- Qualunque abito su di te mi piacerebbe.- la strinse fra le braccia, rallentando l'andatura mentre la musica si addolciva.- Non ti ricorda l'abito che lui...

-Sì. Ma voglio che tu mi veda...- mormorò lei guardandolo dal basso.- Come mi ha vista lui.

Lui espirò contro le sue labbra.- Ti amo, Beth. Amo ogni cosa di te.

-Anche le mie cicatrici?- chiese imbarazzata, ponedo una domanda che la assillava.- Anche se sono così...diverse dalla bellezza?

Scosse il capo.- Sono meravigliose. Tu lo sei. Ogni cicatrice dimostra in modo assoluto il tuo coraggio e la tua forza, Beth.- si chinò di più, per sussurrare al suo orecchio, in modo che solo lei potesse sentire, per ricordarle che amava le sue cicatrici e che glielo aveva dimostrato anche la notte precedente, alla luce incerta della luna, mentre lei rideva e sorrideva, che se avesse potuto avrebbe rifatto la stessa cosa ogni giorno, ogni notte, perché lei, lei non si doveva mai vergognare delle sue cicatrici con lui né con nessun altro. Perchè lei era la Guardiana che aveva sovvertito l'Ordine, era la ragazza che lui amava. La musica terminò. L'Armato la prese per mano, stringendo le sue dita. Amava così tanto l'idea di essere amata, che a volte era strano. Jamie scivolava da lei ogni notte, a cercare riparo dai suoi incubi e lei lo stringeva, per scacciare i suoi, ed insieme si addormentavano, cullati dai loro respiri sincronizzati, il medaglione vicino al Vincolo che pendeva dal suo collo. Applausi educati si levarono dai presenti mentre l'orchestra di Fate attaccava una seconda ballata più movimentata. Jamie le strinse la mano e le sorrise.

-Ti va se...-iniziò a dire, gli occhi accesi da quella luce che lei vedeva ogni sera, quando le baciava il collo, ma una voce allegra lo interruppe. Matthew si slanciò verso Beth con un gridolino di gioia e la strinse, allacciando le mani attorno alla sua schiena, il viso premuto contro la sua gonna. Lei sorrise.-Ehi, Matt. Vuoi un ballo?

Il bambino sorrise. Il Vincolo di Antony gli brillava al collo, oltre il bordo della camicia, con la sua unica pietra rossa come un tizzone al centro.- Se vuoi.

Jamie gli scompigliò dolcemente i capelli.-Vado a cercare Natasha visto che la mia dama è stata rubata. Credo dovesse dirmi qualcosa.- si chinò su Beth, baciandola in fronte.- A dopo.- disse con una voce carica di sottintesi.

Lei sorrise, accarezzando il medaglione degli Armati che pendeva al collo del ragazzo. Poi si lanciò in pista con Matthew, lo strascico che frusciava alle sue spalle.

Jamie si allontanò alla chetichella dalle coppie che danzavano, ignorando i richiami delle Armate che volevano parlargli : guardò a lungo Beth ridere, con i capelli che, liberatisi dalla crocchia, le svolazzavano attorno, Matthew che tentava di condurla tenendola per le mani. Poco distante Cecily dava prova di una notevole abilità con le ali: insieme ad altre fate svolazzava a trenta centimetri da terra, eseguendo un danza tipica. Alexia ed Alex tentavano di stare al passo, i piedi che sfioravano appena il pavimento, ridendo a disagio. Era così bello. Tutto pareva tornato alla normalità. Quasi. Si massaggiò le scapole, pensando alle sue ali. Le controllava bene, ormai, anche se a volte mentre baciava Beth comparivano a tradimento, avvolgendola in quel bozzolo di seta, come se volessero proteggerla. Lei non sembrava farci caso, ma Jamie voleva essere padrone del suo potere. Sapeva cosa voleva dire per lei vedere delle ali, cosa voleva dire ad Edom. Socchiuse gli occhi pensando alla sera prima, al tremito di Beth sotto le sue labbra, alla sua pelle segnata dalle cicatrici che scorreva sotto le sue dita. "Fermami se non vuoi" diceva sottovoce e lei si tirava indietro, guardandolo con tristezza. Ma lui sapeva cosa comportava per lei lasciarsi andare e non aveva nessuna fretta, non con Beth. Sorrise: toccava il paradiso ogni volta che la sfiorava o quando lei toccava lui con esitazione, incerta se lui volesse o meno. Amava poterla amare, avere il diritto di amare una persona unica come lei.

-Pensieri felici?-chiese una voce e lui rabbrividì, irrigidendosi. Cosa faceva lei lì?



ANGOLO DELL'AUTORE.

Stavolta chi disturba la pace di Jamie? Un segreto sta per essere svelato...pensavate fosse finita? Vi sbagliavate. u.u

EPOH- Tu sei miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora