Capitolo 22.- L'Armato sconfitto

705 38 0
                                    


Beth si sentiva debolissima, la testa che fluttuava, il cuore che batteva piano, sfinito di tenerla in vita nonostante la maledizione che lo indeboliva. Aveva sognato così tante volte che Jamie la salvasse da quell'incubo, da quel dolore che la imprigionava, da quella lenta agonia ed ora, ad un passo dalla libertà, di nuovo, Justin si frapponeva fra lei e la luce. Le braccia di Jamie si irrigidirono sotto di lei.

-Justin.-disse a denti stretti il ragazzo.- Ovviamente sono qui. Chi altri ti avrebbe potuto uccidere, traditore maledetto?

L'altro rise. Beth aveva sentito così spesso quella risata mentre l'ex Armato la puniva che si piegò su se stessa per riflesso, ansante. Jamie la strinse, guardandola allarmato, arrabbiato.

-Povera piccola.-disse Justin in tono falsamente dolce, un luccichio negli occhi.-Lascia che me ne occupi io.

-Stalle lontano. – lo avvertì Jamie. L'altro sollevò le lame e si scagliò verso di loro. Jamie ruotò su se stesso posando Beth a terra con delicatezza per poi sfoderare le spade con un movimento repentino, parando il colpo diretto alla sua schiena, poi poi alzarsi, aprendo la guardia, il viso una maschera. Justin indietreggio, atterrando stabile sui piedi e fissò Jamie con odio, come sempre. Rimasero per un istante immobili, a fissarsi nella penombra della cella di pietra, mentre la giovane Guardiana li osservava senza muoversi. Luce e tenebre, Jamie e Justin, l'Armato e il Traditore. Due fuochi pericolosi che si odiavano. Poi i due si scagliarono l'uno contro l'altro, con una violenza tale che una delle spade di Jamie cadde in pezzi; Beth, pur esausta come era, aveva capito che quello scontro era qualcosa di antico. Le sembrava di essere alla fine di un lunghissimo tunnel, la vista le andava fuori fuoco. Rumore di colluttazioni, gemiti, parole che non capiva...Sorrise. Stava morendo

Jamie fissò Justin pieno di odio, parando uno dei suoi colpi, ruotando leggermente, i denti stretti dalla rabbia. Justin, il bambino che aveva sempre odiato, il ragazzo che aveva fatto del male a Beth. Non aveva mai desiderato tanto uccidere un suo simile come in quel momento.

-Mi dispiace tu non l'abbia vista con il suo abito da sposa. Uno spettacolo- disse Justin sorridendo, tentando un attacco alla gola del giovane, che lo schivò e colpì il traditore con l'elsa di una delle spade alla tempia. Justin barcollò, ma si rimise in piedi con un ghigno. Jamie aveva sempre odiato il suo sorriso. C'era qualcosa di sbagliato in lui, da sempre, ed ora ne aveva la conferma.

-E a me dispiace non averti spinto dalle travi in palestra quando ne ho avuto l'occasione- disse seccamente, spostandosi in modo da coprire Beth dagli occhi da gatto di Justin.- Ma posso sempre rimediare.

Justin rise, ruotando le lame tra le dita. Aveva ancora al collo il medaglione degli Armati e l'idea che Beth fosse lì per colpa di quell'oggetto gli fece ribollire il sangue nelle vene.

-Credi? Bhe, allora attacca.-Si scagliò in avanti, ma Jamie lo evitò, muovendosi con grazia di lato e partì al contrattacco, concentrando tutta la rabbia degli ultimi mesi in quel colpo. Justin lo schivò e rise, dando un colpo al polso del ragazzo, che perse la presa sulla spada e fece un paso indietro. Justin lo colpì alla coscia con un colpo preciso, recidendogli probabilmente un'arteria e Jamie gemette, cadendo in ginocchio, ansante, alzando gli occhi.

-Debole, sempre così debole, sempre così freddo, sempre incompreso.- lo prese in giro, avanzando in un mulinare di lame, gli occhi neri.- Vedremo chi sarà a vincere, Angelo mio.

Jamie scartò di lato mentre le lame si abbattevano e rotolò a terra, ansante, accecato dal dolore, mentre il sangue fluiva velocemente. Justin finì contro il muro. Con un ringhio si voltò pronto a colpire l'Armato, che non aveva più armi in mano, steso a terra, guardava il pavimento alla ricerca della sua spada...E Beth gli si mise davanti, decisa, barcollando, la spada sollevata tra le mani fragili. Con un gesto violento trapassò con un solo colpo netto della spada che Jamie aveva lasciato cadere il petto del giovane, spingendo con tutte le sue forze perchè la lama penetrasse nella carne del suo carceriere. Jamie si alzò con uno scatto, ignorando il dolore e afferrò l'elsa, premendosi contro Beth, aiutandola. Justin barcollò indietro, contro il muro e la spada urtò sgradevolmente le pietre alle sue spalle quando la lama gli trapassò la schiena. Il ragazzo stava ancora ridendo, ma i suoi occhi si spostarono verso la lama che lo inchiodava al muro, l'elsa coperta dalle dita intrecciate di Jamie e Beth. Lasciò cadere le armi, che tintinnarono contro il pavimento. Tossì una boccata di sangue nerastro, che colò sul mento, sul medaglione che portava al collo, tingendo di rosso l'argento. La ragazza barcollò indietro, fissando le sue mani coperte dal sangue che sgorgava dalla ferita aperta al centro del petto di Justin e Jamie la afferrò al volo, cingendole i fianchi, voltandola verso di sé, per risparmiarle la vista della morte di Justin. I loro sguardi si incrociarono quando Jamie alzò la testa. Quello verde dell'Armato era colmo di un crudele divertimento che mise i brividi a Jamie, come se la morte per lui non fosse una sconfitta.

-Tornerò.- sussurrò roco.-Lo ha deciso il destino, Angelo.

Poi chiuse gli occhi, il sangue che gli colava dalla bocca e dal petto, le dita strette attorno all'elsa, e non disse più niente. Jamie si lasciò cadere a terra cereo, premendosi la mano sulla coscia, cercando invano di fermare il sangue. Beth scivolò accanto a lui, fissandolo. Aveva il viso color della cenere, le labbra che tremavano. La ragazza scostò con delicatezza le sue mani e fissò il taglio profondo che gli aveva aperto la gamba, una ferita mortale, ne era certa. Perdeva troppo sangue, non poteva aiutarlo. Sentì le lacrime pungerle gli occhi, mentre una vampata di energia la scosse. Non avrebbe lasciato morire Jamie.



ANGOLO DELL'AUTORE:

Jamie morirà davvero dissanguato? Beth lo salverà? Salutate Justin, il Traditore...oppure tornerà davvero? Get ready.


EPOH- Tu sei miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora