Capitolo 12.- Amore spezzato

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Antony sentì l'urlo e capì cosa stava per accadere prima che il mondo crollasse. Alzò il capo di scatto, una mano sulla Katana, ma era già troppo tardi. Un Demone si era avvicinato di soppiatto a Nadine, immobile a pochi metri da lui e l'aveva afferrata per le spalle, sollevandola da terra, approfittando della pausa nei combattimenti. Lei urlò e prese a dimenarsi, mentre lui affondava le zanne nel collo e il sangue macchiava la neve, cadendo in pesanti gocce scarlatte. Alzò la spada e mosse un passo avanti, ma era troppo tardi. Sentì un rumore secco e il collo dell'Armata cadde di lato, mentre densi rivoli scivolavano lungo il corpo della giovane ragazza. Il Demone allora aprì le fauci per godersi quel banchetto. Antony sentì Alex muoversi accanto a lui, urlare qualcosa, ma non servì a nulla: Lilo balzò in avanti, la lancia in resta, pensando solo al fatto che lei era stata l'unica a capire, a sapere il suo segreto e che adesso non poteva perderla. Lei era l'unica a sapere di Thay, lei era il suo passato, l'unica persona che l'aveva sempre capito. Conficcò la punta dell'Arma nel palato del Demone, che crollò a terra, lasciando cadere il corpo di Nadine. Si chinò per sollevarla, per controllare se fosse viva. Una Fata di Armenia sollevò la spada luminosa, l'elmo che le copriva il viso. Alex scattò come una molla, il volto stravolto dalla paura e trafisse il cuore della Fata proprio mentre quest'ultima calava con violenza la lama su Lilo, trapassando la schiena, il cuore, penetrando fino al petto e conficcandosi nella carne. Antony urlò e cercò di gettarsi a sua volta in avanti, ma Natasha lo bloccò, sollevando un braccio e scosse dolcemente il capo.

-Tutto inutile. Se ne è andato.-Mormorò guardando Alex che si inginocchiava accanto a Lilo, accanto al ragazzo che amava e a cui non avrebbe mai più potuto dire "Ti amo". Accanto al ragazzo misterioso, la cui storia non sarebbe mai stata raccontata. Thay, aveva detto di chiarmarlo qualche ora prima, abbracciando il suo passato, che mai nessuno, ora, avrebbe potuto conoscere. Epoh stava fissando la scena immobile. Emise un verso stridulo, simile ad una risata e avanzò di qualche passo, calpestando il corpo ormai freddo di Helemia.

Beth sussultò quando Jamie la lasciò andare per avvicinarsi alla finestra. Poi scostò dolcemente Matthew, asciugandosi le lacrime.-Andiamo.- disse.- Abbiamo da fare.-Prese per mano il bambino. La sua presenza avrebbe complicato tutto, pensò, ma era troppo felice che fosse vivo in quel momento per pensarci. Alexia singhiozzava, il viso sepolto nella spalla di Jamie, che le carezzava i capelli.

-Sta bene.- sussurrava Cecily, guardando verso il basso.- Sta bene, Alexia...Lilo....Nadine...

-Starà bene.- disse Beth, sfiorando il gomito della ragazza, che le gettò le braccia al collo, lasciando Jamie. Lui guardò la Guardiana sostenere a fatica il peso morto dell'Armata e le circondò le spalle con un braccio, stringendola contro di sé. Tremava.- Lilo e Nadine sono...m-morti.

Matthew sospirò.- Moriremo tutti vero?

In mano stringeva una boccetta panciuta, colma di un liquido scintillante. La teneva stretta come fosse un tesoro e guardava Beth serio.-No.- disse Cecily volgendosi verso di lui. Poi fissò Beth.- Epoh è entrato.

La Guardiana strinse forte il coltello.- Bene. Matt.- disse inginocchiandosi.- Devi stare al sicuro. Quella pozione ci servirà. Mi servirà tra poco.

Lui annuì, poi si mise in un angolo, abbracciando la boccetta come se la sua vita dipendesse da essa. E a pensarci bene, era così.

All'iniziò ci fu un secondo di calma, mentre Epoh incedeva verso la Casa, senza guardare i due cadaveri a terra.

Natasha era immobile.- Tra meno di un minuto.- disse tranquilla, sfoderando una pesante lama di ossidiana e raddrizzando il capo.- Saremo di nuovo in Guerra. -Antony si inginocchiò accanto ad Alex, sussurrando. -Dobbiamo combattere. Per loro due, Alex.

Lui si raddrizzò, il viso una maschera.- Cosa dobbiamo fare?

-Fermare tutti i Demoni. Epoh deve passare, ma non gli altri.- scoccò un rapido sguardo ad Antony.-Se volete pregare per l'anima dei vostri compagni, fatelo ora o mai più.

Antony non aveva mai pregato per l'anima di nessuno. Le Fate vedevano la morte come creature quasi distaccate, vecchie di mille anni, che non sfiorivano e non morivano in tempo di pace. Per loro era raro che una loro simile morisse. Gli Armati cadevano come pezzi di un domino da secoli, senza mai un funerale o una preghiera. Marie non ne conosceva: e se non ne conosceva lei, Antony non li aveva mai potuto imparare. Alex scosse il capo.

-Addio.- disse impacciato, distogliendo lo sguardo, mentre le Fate raccoglievano lente le armi.- Addio Lilo...Thay...io..non mi importa del tuo nome o del tuo passato. Mi importa di te. Io ti amo.

Natasha si irrigidì, stringendo la lama nera. Epoh aveva raggiunto l'entrata. Natasha sollevò la lama verso il cielo e lanciò un girdo. Non il giro dolce delle Fate, ma un suono cupo, acuto, raccapricciante. E tutte si scagliarono contro i Demoni rimasti, gemendo e gridando il loro dolore per la morte della loro Signora e regina.



ANGOLO DELL'AUTORE.

Sono resuscitata pinguini! Torno dal bel mezzo della campagna austriaca. Riprendiamoci il nostro posto in classifica pinguini....The Pinguin's queen is back, let's start the revolution!

EPOH- Tu sei miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora