Cecily riteneva che la festa organizzata da Antony fosse in qualche misura la migliore da molti anni a quella parte. Chase aveva fatto del suo meglio per cucinare pietanze deliziose, che ora erano imbandite su un tavolo in sala da pranzo e aveva addobbato con cura ogni angolo della Casa con ghirlande e stendardi colorati. Alcuni ospiti si aggiravano già per le sale e certi cercavano di trovare senza successo qualche traccia della battaglia, curiosi di vedere luoghi dove era stata riscritta la storia. Lei era immobile accanto a Alexia, che portava un abito nero, come la divisa, che la fasciava come una camicia da notte ed esaltava la pelle diafana. I lunghi capelli erano raccolti sulla nuca e gli occhi dorati passavano in rassegna gli invitati. Portava un minuscolo pugnale fra i capelli a mò di fermaglio, ma sembrava rilassata, veramente rilassata.
-Credo che Nadine direbbe che quel colore smorto ti impallidisce.- disse la Fata con un sorriso, sfiorando la spalla nuda dell'Armata. Lei ricambiò, spostando lo sguardo sulle meravigliose ali della Fata, che scintillavano come diamanti e sul vestito verde che le si allargava in ampie pieghe attorno ai piedi, enfatizzando i capelli rosso fuoco e gli occhi smeraldini della Fata, che si era truccata con cura per quella serata di gioia.
-Se Jamie sfoderasse le sue ali vincerebbe a mani basse.- disse per tutta risposta, strizzandole l'occhio. Poi tirò uno dei ricci scarlatti della donna, ridendo.-Lo hai visto ultimamente?
-Solo per le lezioni di volo. Passa tutto il tempo in biblioteca con Beth e non posso dire che mi dispiaccia. Finalmente sono insieme.- sospirò.- E felici.
Alexia annuì e si votò a sorridere a Alex, che andava verso di loro con lo smoking nero e Matthew per mano. Il bambino pareva essersi tuffato di faccia nella torta, ma Cecily non era in vena di rimproverarlo.
-Avete visto i due innamorati?- chiese Alex fermandosi accanto a loro. Aveva parlato senza amarezza, e la Fata confidava che stesse superando la morte di Lilo, con lentezza, ma costanza. L'atrio si stava rapidamente affollando. Fate, Armati e anche la Madre della Pace, seppure livida e scontenta, si aggiravano per i saloni, chiacchierando. Quella era una nuova pagina per la storia degli Armati, un libro diverso che avrebbe cancellato il passato. Che avrebbe reso l'Ordine migliore.
-Sono felice che Jem e Beth si amino.- disse pensieroso Matt grattandosi il mento sporco di glassa e leccando il ditino sovrappensiero.- Anche se la volevo sposare io! Secondo voi potrò fare il paggetto al matrimonio?
-Come corri!- scherzò Alexia, ma aveva assunto un'espressione dolce.- Credo proprio di sì.
Antony si avvicinò guardingo, con la cravatta storta, seguito da Natasha, che aveva raccolto i capelli- quella sera di un azzurro trasparente- in una complicata acconciatura a trecce. L'abito blu pervinca esaltava la sua figura snella e le ali, al pari di quelle della Guaritrice, brillavano. Portava una fascia legata in vita e Cecily ci mise qualche secondo a rendersi conto che era una frusta attorcigliata con eleganza. -Non trovi liberatorio non doverle nascondere?- chiese con un ampio sorriso accennando alle sue ali.
Cecily annuì, ignorando il fatto che la Fata fosse armata. Natasha, al contrario di Helemia, era una guerriera vera e propria.- Meraviglioso.
-Natasha voleva parlare con Jamie.- intervenne Antony.-Lo avete visto?
-Qualcuno mi cerca?- chiese il diretto interessato comprendo in quel momento da una porta laterale.- Ero in palestra.
Aveva addosso una camicia chiara, pantaloni scuri e una giacca sartoriale; i suoi occhi erano colmi di una profonda gioia che gli illuminava il viso, rendendolo se possibile più bello. Perfino Cecily lo trovò attraente e dovette farsi forza per esprimere ad alta voce quel pensiero. Era il figlio di un Angelo e questo giustificava molto della sua indubbia bellezza, ma molto dipendeva anche dalla strana felicità che lo illuminava. Merito di Beth. Si guardò attorno e vide molte Armate fissare imbambolate il giovane, attirate dal suo innegabile fascino e dalla sua storia: era ormai di dominio publico il fatto che fosse non sono il figlio di un Angelo, ma un eroe di Guerra.
Natasha gli rivolse uno sguardo e la Fata seppe che stava guardando la sua anima, la forma particolare che richiamava le sue ali, luminose e bellissime.-Credi di poter scambiare due parole con me? Più tardi magari, dato che non voglio rovinare questa festa.
Lui si strinse nelle spalle. Poi si guardò attorno attento, gli occhi che passavano oltre le Armate nella sala come se non le vedesse, alla ricerca di un viso ben preciso.- Beth? L'avete vista?
Cecily fece per scuotere la testa, ma Matthew stava guardando la scalinata, gli occhi dilatati: sospirò di piacere, alzando un dito appiccicoso. Alexia seguì il suo sguardo e sorrise, mentre tutti i presenti si voltavano e un mormorio percorreva la sala.
Alzò lo sguardo verso la scalinata e la vide. Sulle prime pensò che fosse un'apparizione: non esisteva un'Umana, un'Armata, una Fata che potesse essere così luminosa, così bella. Poi capì che era lei, la sua Guardiana, la sua Beth.
Era sulla cima delle scale, i capelli raccolti in una crocchia disordinata, con un abito nero indosso, che lasciava nude le spalle candide e le gambe coperte da sottili cicatrici, allungandosi però in una sorta di leggero strascico di tulle e pizzo, partendo dal retro del corpetto stretto da lacci di seta. Jamie la guardò con gli occhi che brillavano: esisteva solo lei che scendeva le scale lentamente, in equilibrio sui tacchi alti che non aveva mai indossato prima, la pelle candida enfatizzata dal colore scuro dell'abito che portava, lo strascico che frusciava dolcemente sulle scale di marmo.
-È bellissima!- sospirò Matthew. Jamie la guardò dal basso, guardò i suoi occhi dilatati per la paura e il tremito della sua mano mentre scendeva i gradini, il capo chino. Si avvicinò al fondo della scala, scansando delle Armate che parevano intenzionate a chiedergli qualcosa e la aspettò, seguendo con gli occhi il movimento del suo collo, il Vincolo con la sua piccola pietra al centro, uno zaffiro che pareva più un diamante, dalle leggere sfumature azzurre, unico tocco di colore su un quadro raffinato a carboncino. Beth si fermò sull'utimo gradino, guardandolo. Lui le prese la mano, portandola alle labbra e sfiorandola.
-Sei incantevole.- sussurrò alzando lo sguardo su di lei. La ragazza sorrise, mordendosi un labbro.- Ti guardano tutti.
-Guardano te.- disse lui attirandola nel cerchio delle sue braccia. Lei rise, reclinando indietro il capo e enfatizzando la leggerissima cicatrice lasciata da Justin mesi prima. Una musica delicata si levò da chissà dove, suonata con maestria innegabile. Jamie posò la mano sulla vita sottile della sua Guardiana, cingendola con facilità e la fissò con dolcezza.
-Mi concedi questo ballo?
-Naturalmente, Angelo mio.
ANGOLO DELL'AUTORE.
Un po' di dolcezza pinguini per farmi perdonare in anticipo per quello che ho combinato nel seguito di Epoh u.u....il finale si avvicina, ma alcuni personaggi hanno ancora molto da dirci...e molti devono ancora prendere una scelta.
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EPOH- Tu sei mia
FantasyUna vita senza amore. Sembra questo il destino di Jamie, l'Armato più abile dell'Ordine. Almeno fino a che Beth non piomba nella sua vita con la forza di un uragano, decisa a combattere contro l'oscurità che incombe, decisa ad essere libera per la...