Capitolo 30.-Una finestra sul cuore

637 32 2
                                    


-Una festa degna del tuo buon nome.

Antony sospirò e guardò Natasha andare verso di lui, avvolta nel suo sottile abito scintillante, le ali che frullavano dolcemente tintinnando. Non si alzò dallo scalino su cui sedeva, lo sguardo fisso verso il giardino, le due lapidi nascoste dall'angolo della Casa.

-Quale buon nome? Ho preso il posto di Marie, scatenato una guerra che altri hanno vinto per me, sacrificato Nadine, Lilo, Helemia e mille altre Fate. Non ho un buon nome, Natasha.

Lei sedette con grazia accanto a lui e agitò le dita. Luci si accesero per magia tutto attorno a loro, riflettendosi sulla neve e sul ghiaccio, sospese a mezzaria. Le note dell'orchestra giungevano sino a loro dalla Casa. -Hai salvato più di un mondo Antony. Hai salvato la vita di Elisabeth, di Jamie, degli Umani, di Marie, di ogni altro Armato e di molte Fate. Ci hai liberato da un bando millenario.

Scosse il capo.- A cosa serve tutto questo?- disse triste.- Nadine e Lilo...Helemia...caduti di una guerra senza motivo. Marie..andata... persa per colpa dell'Ordine...

La Fata sorrise. Aveva occhi ammalianti in quella luce, di un colore tra il verde e l'azzurro, indecifrabili e senza tempo. Doveva essere una Fata antica. Molto antica, se Helemia le aveva lasciato le redini del loro mondo. Antony ebbe un leggero brivido.

-Oh, Antony, voi Armati e la vostra triste e breve memoria. Mille guerre peggiori di questa sono state combattute, altre ci saranno in futuro . Il bello della vita è la speranza. La speranza è ciò che lega voi Umani, che vi impedisce di impazzire. Per chi è destinato a non morire...La speranza è solo una futile idiozia. Per voi, mio caro è un bene prezioso.-agitò le dita affusolate e le luci iniziarono a roteare fino a formare una finestra scintillante in continuo mutamento.- Lascia che ti racconti un'antica leggenda Umana. Secondo i saggi orientali, tutti gli esseri umani sono destinati a trovare un'anima a loro affine. La incontreranno, ma non la riconosceranno, perché questo è il volere del destino.- le luci presero a tremolare e diventarono compatte, come una finestra sospesa a mezz'aria.- Ma la troveranno sempre sulla loro strada. Quando due persone sono destinate ad appartenersi, sono legate da un filo rosso, che per quanto si possano allontanare li riporterà sempre al cuore che li completa.- schioccò le dita. Si voltò verso l'Armato, seria.- Chi vedi dentro questa finestra, Antony?

-Marie.-sospirò lui. E non stava dicendo semplicemente quello che la Fata voleva sentire; la vedeva davvero. La vedeva seduta ad un tavolino traballante, le mani strette attorno ad una tazza, il capo chino su un libro. Quando alzò la testa vide i suoi occhi, sereni come non li aveva mai visti e scorse un accenno di pancia...

-Vuoi stare con lei, vero?-chiese dolcemente la fata, guardando verso la finestra magica.- Il tuo cuore ti ha portato subito da lei.

Lui annuì.- Desidero questo più di ogni altra cosa. Io voglio Marie, voglio solo lei e così sarà per sempre. Lei è il mio per sempre. Lo è da sempre.

Natasha schioccò di nuovo le dita. Le luci si dispersero e tornò il buio.- Il filo rosso che vi lega non può essere spezzato da niente e nessuno. Siete destinati a stare insieme, che l'Ordine lo voglia o meno.

-No. Non possiamo. Lei è Umana. Io un Armato. Non esiste un modo....

La donna si alzò elegante, con un fruscio di seta.-C'è sempre un modo, Antony.

-E come?

La Fata si voltò.- So che stai ascoltando, Madre della Pace.

Una figura emerse dalle tenebre, il velo avvolto attorno alle spalle. Aveva l'aria turbata, molto. Antony non aveva mai visto una Guardiana dell'Eremo turbata, tanto meno lei.

EPOH- Tu sei miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora