Capitolo 27.- Contaminato

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Per Jamie il fragore di una battaglia era normale, come può esserlo una ninna nanna per il bambino che stenta ad addormentarsi. Eppure le grida delle Fate e dei Demoni lo turbavano: sembravano più acute e violente di quelle cui era avvezzo, urla di pura furia. Beth era immobile tra le sue braccia, pallidissima. L'Armato avrebbe voluto solo dirle che sarebbe andato tutto bene, ma non ci credeva neppure lui. Da un vicolo laterale spuntò una figura snella, avvolta in una corazza. Sulle prime Jamie pensò fosse un Demone e sguainò la spada, senza rallentare. Poi vide la massa di capelli azzurri insanguinati e si fermò di colpo.

-Natasha.- disse ansante, deponendo a terra Beth e lanciando uno sguardo alla via alle sue spalle. La Fata reggeva una lunga arma ricurva lunga più di tre metri e se la bilanciava senza difficoltà in spalla. Aveva una corazza ammaccata e sangue rappreso sul viso, ma sembrava illesa. Le ali battevano furiosamente, sollevando la polvere del vicolo.

-Armato, vieni con me. Devi portare Beth lontano da qui...-disse senza guardare negli occhi il ragazzo. Si voltò e si diresse decisa all'imbocco del vicolo. Jamie esitò, poi afferrò Beth per la mano e la strattonò per farla avanzare. La ragazza pareva sprofondata nella più assoluta apatia e in quel momento era un vero problema che volesse cedere al dolore o alla spossatezza. Doveva combattere...come aveva sempre fatto, per tutta la sua vita.

-Cosa avete intenzione di fare voi Fate?-chiese il ragazzo mentre camminavano immersi nella polvere. Alzò lo sguardo verso il cielo. Era rosso, esattamente la stessa tonalità di quando era arrivato, ore prima. Si chiese perché gli Armati studiassero così poco Edom...Forse perché era un luogo irraggiungibile a meno di non avere un Legame con le Fate. Come passava il tempo lì? Era come sulla Terra?

-Devi portare la Guardiana lontana da qui. Se resta ad Edom lui la potrà riprendere e se lui la riprende potrà evocarne altri. Altri Demoni al suo servizio.-spiegò Natasha. Si muoveva con una rapidità quasi eccesiva anche per gli standard dell'Armato. Beth zoppicava leggermente per stare al passo e lui si chiese se fosse ferita gravemente, considerato quanto era stata trattata crudelmente da Justin.

-Quindi lei non può bandirli?- chiese atono.

-Li ho messi al suo servizio.- sussurrò Betth.- Ho dovuto, non ho controllo su di loro se lui non me lo da. Deve morire Epoh e loro spariranno con lui.

-E in ogni caso il potere delle Guardiane non funziona qui- spiegò la Fata. Aveva raccolto i capelli in una treccia blu come il cielo notturno, costellata di gocce di sangue, come piccole stelle rosse.- I Demoni Banditi tornano da dove provengono. Se fossero di Edom sarebbe un paradosso. Si può evocare, non bandire. Leggi Universali, Armato.

Jamie scrollò la spalle. Non gli pareva il momento di discutere circa le complicate protezioni del loro mondo. Aggrottò le ciglia.

-Come usciamo?-chiese, continuando a trascinare Beth, terrorizzato all'idea che la ragazza si lasciasse semplicemente cadere a terra. Natasha gli scoccò uno sguardo scandalizzato, come una pedante maestra di scuola che si senta dire una emerita idiozia dal suo pupillo.

-Credevo che nelle Case vi insegnassero queste cose. Edom non è un luogo fisico, ma esistono delle Porte. Conducono al luogo che la persona che le varca desidera raggiungere. Sono solo due, una a nord, nel territorio dei Demoni, che è il luogo da cui Epoh ha fatto uscire i suoi Demoni durante gli ultimi mesi e una a sud, in quello delle Fate. Bhe, il Convento segna il punto di incontro, di separazione, assieme al palazzo. Adesso siamo nel terreno delle Fate.-colse l'occhiata vacua di Jamie e alzò gli occhi al cielo.-Ragazzino cosa sai di questo mondo?

Jamie sospirò.- Non ho mai seguito lezioni di Orientamento.-spiegò riottoso.- Mi è stato sconsigliato di viaggiare dalla mia Tutrice.

-Saggio.-disse la Fata.-Per la tua condizione, immagino. Gli Armati non sanno cosa sei e per te viaggiare significa esporti ad un enorme rischio; così tante creature che posso vedere la tua anima...

Il ragazzo scoccò uno sguardo a Beth.-Sì.

-.Ti hanno parlato di tuo padre? Helemia mi ha detto che lo conosceva.-L'Armato scosse bruscamente il capo.- Non lo voglio neppure sapere.

-Credevo che fosse morto.-disse lentamente Beth con voce distante, vacua, alzando la testa.

-No. Mia madre mi ha abbandonato. Non ho mai conosciuto lui.- Jamie sentiva la paura serrargli lo stomaco. Il suo segreto era in pericolo, ma lei non doveva sapere, non doveva...-Spero che sia morto.

-Il che non è poi così sorprendente.-commentò Natasha.- Dal momento che sei un Contaminato.

Beth si bloccò e sussultò, fissandolo con occhi colmi di puro panico. Quello, era il peggior incubo di Jamie, essere guardato anche da lei come se fosse un mostro. Che era esattamente quello che lui era. Un Contaminato.



ANGOLO DELL'AUTORE

Siete curiosi di sapere cosa significa essere un Contaminato? Credete sia qualcosa di negativo? Beth come reagirà? Preparatevi a scoprire qualcosa sul nostro Jamie...chissà se vi piacerà ancora dopo? Ps. Grazie per le letture e i voti...sono un pinguino realizzato u.u


EPOH- Tu sei miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora