Capitolo 26.- Epoh

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Jamie la fissò per dei lunghi minuti. La Guardiana vedeva con la coda dell'occhio il viso teso del giovane Armato, le spade pronte nelle mani, gli occhi vitrei. Ma non riusciva a parlare e anche se vedeva le sue labbra muoversi non riusciva a sentire le parole. Era come quando da bambina sua madre l'aveva portata sul Tamigi e lei era finita sottacqua, in un mondo ovattato, dove le voci umane non giungevano. I suoni della battaglia si smorzarono. Tutto ciò che Beth riusciva a percepire era un vago rumoreggiare come le onde del mare che si infrangevano sugli scogli. I suoi occhi erano fissi su Epoh. Lo aveva sempre o quasi visto in forma umana, come il bell'Angelo che un tempo era stato al fianco di Lucifero, prima di essere scagliato in quel mondo. Non aveva mai mostrato del tutto la sua natura demoniaca, non quando Beth era una brava schiava che obbediva. Eppure ora era un demone completamente fuori controllo: i lunghi tentacoli ondeggiavano come serpenti velenosi pronti ad attaccare, ossa oscure, orribili, macchiate di sangue. La lingua nera saettava tra i denti affilati. Fate e folletti lo attaccavano con i visi contorti in smorfie disperate e lui si limitava a scostarli brutalmente con i tentacoli, lasciandoli a terra in ammassi sanguinolenti di ossa rotte. Beth guardò immobile, paralizzata dalla paura, il tentacolo che si avventava su di lei. Si sentì sollevare in aria quando Epoh le avvolse una delle appendici attorno al corpo, mozzandole il respiro. Il suo udito finalmente riprese a funzionare: sentiva il clangore delle spade, il rumore di corpi che si scontravano, le urla di terrore delle Fate. Epoh la sollevò sopra la mischia fino a che non fu esattamente davanti a lui, sospesa in aria. Spalancò le fauci e la lingua nera scattò verso di lei, posandosi sulla sua guancia. La ragazza chiuse gli occhi, cercando di dimenarsi, ma senza risultati. Vide un'ombra scura davanti a sé e il tentacolo che l'avvolgeva, impedendole di muoversi, di respirare, si rilassò improvvisamente. Delle braccia la afferrarono al volo mentre precipitava e si sentì stringere contro un corpo caldo. Aprì gli occhi. Jamie la fissava ansante: alle sue spalle tre Fate stavano lottano insieme contro Epoh, tagliando tentacoli che tornavano a crescere a velocità allarmante, come se fossero stati indistruttibili.

-Via da qui!-urlò una delle Fate, con lunghi capelli biondi insanguinati.-Subito!- Epoh la colpì e lei lanciò un urlo di dolore, mentre cadeva a terra e il Demone la calpestava, avanzando.

Jamie corse via.



Antony si appoggiò alla balaustra delle scale, preparandosi al peggio. Vedeva l'atrio buio, la porta e le finestre sprangate. I Demoni stavano finalmente concedendo una tregua alle assi cosparse di simboli protettivi che sbarravano la porta: sembravano essersi stancati, oppure erano annoiati per la facilità di quella missione a cui Epoh li aveva costretti. Ma non era la fine, l'uomo ne era certo: avrebbero ripreso ad attaccare. Non si sarebbero mai arresi, non se Epoh era in vita. E loro erano topolini in trappola, con delle armi ridicole per difendersi. Guardò l'orologio da polso. Erano ormai le tre di pomeriggio. Il sole sarebbe tramontato di lì a poco e lui non voleva scoprire di cosa fossero capaci quelle creature con il potere della notte dalla loro parte. Si voltò verso Lilo: il ragazzo era accanto a lui, gli occhi illuminati da un fuoco mai visto, lo sguardo fisso su Alex, accucciato più in basso, accanto alla sorella. Stavano parlando, fissandosi.

-Cosa credi che accadrà di notte?-chiese, guardando Nadine intenta ad affilare le armi, il viso lucido per il sudore.- Voglio dire...se quei Demoni avessero ancora più potere con il buio?

Lilo scosse il capo, lo sguardo fisso su Alex.-Non gli ho mai detto che lo amo. Non seriamente. Non gli ho mai detto la verità, non ho mai detto a nessuno la verità. Antony lo amo e lui non sa il mio nome.- disse ignorando la domnada a cui probabilmente non sapeva fornire risposta.

Antony sbattè le palpebre.-Non è troppo tardi.- pensò al sorriso di Marie durante il loro primo bacio improvviso, il sapore del caffè sulle sue labbra.- L'Amore è eterno. Per sempre, Lilo, lo capisci?

-Lo è invece. Che senso ha dire che amo una persona che tra poche ore sarà morta? Che senso ha dirgli che gli ho nascosto la verità?- si voltò verso l'uomo.- La morte spezza tutto. Tutto, Antony.





ANGOLO DELL'AUTORE.

Vi presento Epoh, il Demone che vuole sposare la nostra Beth a tutti i costi...il re di Edom. Per colpa sua, la speranza è morta ovunque...e il nostro Lilo ce lo dimostra...Voi credete nel per sempre...oppure pensate che ci si una fine a tutto? u.u

EPOH- Tu sei miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora