Capitolo 29- Siamo tutti maledetti

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Era raro per Jamie lottare con Lilo. Il ragazzo si allenava duramente per metà della giornata, ma Jamie era troppo bravo per lui e i combattimenti, spettacolari quanto lunghi, terminavano di solito dopo ore di prese, schivate, attacchi con una resa del ragazzo, che faticava a tenere testa a Jamie, alla sua grazia fuori dal comune e alla sua rapidità. E fu così anche quel giorno. Mentre riprendeva fiato, grondando sudore e a torso nudo, seduti sulla cima di una trave -a un certo punto la lotta si era spostata in aria- Lilo, sdraiato lì accanto gli tese una mano coperta da simboli tribali ansimando.

-Sei ancora imbattibile-disse col fiatone. -Bella giocata però.

-Grazie. Tu sei stato fantastico nella presa in aria. Geniale l'idea di usare le corde come rete.

Lilo si sedette e sorrise. Poteva non essere il più simpatico, ma una cosa la sapeva fare bene: lottare. E a Jamie serviva uno sfogo. Si massaggiò la schiena con aria indolenzita.- Sto lavorando troppo ultimamente, mi serve un massaggio.

Jamie stese le gambe nel vuoto.-Che mi dici dell'allenamento di Beth? Come sta andando?

-Tremendamente bene nonostante tutto. Insomma, non si lamenta mai, anche se è molto...debole. Fragile.-disse Lilo cauto. Si massaggiò un fianco.-Credo che sia malata.

Jamie si irrigidì e guardò decine di metri più in basso, verso il pavimento, un nodo alla bocca dello stomaco. -Malata? Cecily non ha detto nulla.

-Non so. Credo che qualcosa la consumi. Ma anche tu sembri malato... Non è che state facendo qualche strano intrallazzo voi due?-chiese meditabondo.- Perchè la distrae.

-Direi di no-Jamie scacciò l'immagine di lei contro il muro, le sue braccia che la circondavano e le gambe di lei che gli cingevano i fianchi.- Anzi, assolutamente no.

-Tanto meglio-mugolò Lilo.-Chiederò a Cecily di darle un'occhiata. È sempre più magra.

Jamie non lo stava più ascoltando. Il Podex aveva detto che Beth aveva delle protezioni prima di essere ucciso. Protezioni poteva essere positivo. Ma anche no. C'erano maledizioni che venivano gettate per proteggere una persona e la consumavano. Ripensò a Beth che sveniva, a Beth che non mangiava, al suo viso esausto dopo pochi passi, alla pelle trasparente, alle vene scure, dove correva il suo sangue. Epoh poteva benissimo averla maledetta; era molto chiaro, che per lui nessuno poteva averla: l'avrebbe voluta morta. O sua...o di nessuno. Strinse i pugni.

-Mi serve un Custode -sussurrò a mezza voce.- E in fretta.

Lilo lo sentì e alzò un sopracciglio.-So che non sono fatti miei, ma fattelo dire. Tra tutti i Demoni del mondo perché proprio un Custode?-Jamie alzò l'angolo della bocca.-Secondo te dove lo potrei trovare?

-A che ti serve?-chiese di nuovo l'Armato guardingo. Jamie scrollò le spalle.- Non c'è un motivo univoco. Mi piacciono. Potrei farci due chiacchiere.

- I Custodi tengono il conto delle Maledizioni.-commentò lentamente Lilo. Jamie serrò le mandibole. -Non lo cerco perché io sono maledetto-disse ridendo. Sperò che la sua risata suonasse divertita e non amara come il suo cuore in qual frangente. -Voglio solo controllare una cosa.

-Tutti noi siamo maledetti in qualche misura, Jamie. Tutti.- poi sorrise- Ho sentito che ce ne sono alcuni giù al molo.- si alzò sulla trave e fischiò rivolto verso il basso.- Ehi Alex, che ne dici di una lotta corpo a corpo? Ho bisogno di stendere qualcuno.

-Non credere che ti lascerò vincere!- urlò il ragazzo dal basso, le braccia incrociate.

-Al molo.- ripetè Jamie meditabondo.

Lilo lo fissò, la mano stretta attorno ad una corda, pronto a tornare verso il basso.-Vuoi fare qualcosa di stupido?

-Certo. Come sempre. Ma prima ho bisogno di una doccia.



Alla fine Cecily riuscì a trovare un abito che le andava a genio. Era di tulle, con una gonna verde e un corpetto più scuro, che lasciava le spalle nude. Di solito non indossava vestiti, più che altro perché non erano funzionali al suo lavoro, ma per la festa era il caso di mettersi in ghingheri, anche se probabilmente nessuno l'avrebbe notata. Trovò Marie poco più avanti, lontana dagli abiti da sera, che fissava vacuamente un espositore di falci dai manici di osso. Era pallida.

-Zucchero di miele-disse la Guaritrice con dolcezza.-Sciolto nel latte la mattina e ti passerà la stanchezza.

La donna sospirò, con un sorriso amaro sul viso dolce.-Sono la Tutrice di una delle Case più rispettate al mondo. Ho rinunciato a tutto, a tutto, per diventarlo.E sono rimasta incinta di un Armato mio vice. Elias gongolerà...mi potrà finalmente umiliare, affermando che sono un peso morto. Una vita buttata all'aria.- si accarezzò la pancia.- Per sempre.

-Elias dovrebbe pensare ai danni che lui stesso ha causato inviando qui Justin.- rabbrividì.- Grazie a dio Jamie non si è mai fidato di lui.

-Cecily non so davvero come fare-disse Marie accarezzando la pancia piatta. La Fata sapeva che non sarebbe rimasta così a lungo. Riusciva a già a scorgere i fianchi più pronunciati e il seno che si ingrossava: il miracolo della vita non sempre era tale per un Armato, spesso era una maledizione. Loro non sapevano se sarebbero vissuti per vedere una nuova alba:permettere ad un bambino di crescere nell'incertezza, di restare orfano, magari...

-Non è poi così difficile-disse con dolcezza. Era stata lei a dare alla donna quella sconvolgente notizia, mentre guardavano insieme il Fiore della vita fiorire in un tripudio di colori.-Ora che lo hai detto ad Antony...

-Non l'ha presa molto bene. Era agitato. Ha detto che ne riparleremo oggi... Come se non avessi capito. Lui non vuole invischiarsi in questo disastro, non vuole un figlio.- chinò il viso.- Neppure io lo voglio.

-Marie...

La donna si raddrizzò con un movimento improvviso.-Bhe, io vado a cercare un abito molto aderente e sexy. Sarà l'ultima volta in vita mia dopotutto.


ANGOLO DELL'AUTORE

Allora pinguini, siete pronti al gran finale? Manca poco oramai...Cecily e Alexia faranno pace? Marie ed Antony staranno insieme? Jamie cosa vorrà sapere sulle maledizioni? Davvero Beth è malata? Quale è la maledizione di Lilo, se tutti siamo maledetti? E la vostra maledizione pinguini, quale è?

EPOH- Tu sei miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora