22. 'Caro Riccardo...'

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Pov's Riccardo

"Ti ho già detto che se posso verrò con te, non chiedermelo un'altra volta, cazzo!" Le ripeto per l'ennesima volta a Ginevra e la vedo annuire e abbassare lo sguardo. Non la vedevo da quando sono venuto a conoscenza della gravidanza e rivederla adesso mi provoca un leggero fastidio.
Pochi minuti fa è venuta a casa mia per avvisarmi che la prossima settimana avrà la visita di controllo per vedere come sta il bimbo e mi ha gentilmente chiesto se l'accompagnassi. Non so se potrò andarci, dipende anche da Federica.
Stiamo cercando di convivere con questa situazione anche se non è facile. Quando la guardo, non riesco a vedere la persona che era prima. Ha un buio immenso nel viso e solo poche volte riesco a farla sorridere per davvero. Vederla in questo stato mi fa molto male e non riesco ad immaginare come si sente realmente.
Il suono del campanello mi fa risvegliare dalle mie preoccupazioni e mi alzo dal divano, dirigendomi verso la porta. Afferro la maniglia prima di abbassarla. "Fede!" Esclamo sorridendole e sono certo che si arrabbierà quando si accorgerà di Ginevra.
"Disturbo?" Domanda e si avvicina a me, lasciando un piccolo bacio sull'angolo delle mie labbra.
"No, assolutamente" Mormoro e le faccio segno di entrare. Quando vede la futura mamma di mio figlio seduta sul divano, il suo sguardo si sposta verso di me e mi guarda con gli occhi spalancati.
"Aspetta, Fede-" Inizio ma lei scuote la testa, bloccandomi all'istante, prima di avanzare verso il salotto.
"Ciao Ginevra!" La saluta facendo un sorrisino falso e io sposto lo sguardo fra le due donne di fronte a me.
"Ciao Federica!" Risponde a tono l'altra.
"Non mi aspettavo di vederti qui" Mormora la mia ragazza.

Sapevo avrebbe reagito in questo modo.

"Dovevo dirgli una cosa a Riccardo..." Sospira e io mi avvicino a loro con passi cauti e lenti. "Adesso vado a casa, vi lascio tranquilli" Ci dice afferrando il suo cappotto nero.

Ecco. Va decisamente molto meglio.

"Buona serata!" Sorride e ci saluta ad entrambi prima di uscire di casa. Quando sentiamo chiudere la porta, Federica si siede sulla poltrona e inizia a picchiettare il piede sul pavimento.
"Mi dispiace che tu l'abbia rivista..." Mormoro avvicinandomi e mi siedo per terra, mettendomi fra le sue gambe.
"Non fa nulla, infondo sei il padre del bimbo... ed è giusto che abbiate un rapporto del genere" Bisbiglia a bassa voce, ma non mi guarda. Non riesce a farlo.
"È piombata qui all'improvviso, non me lo aspettavo" Le spiego e metto le mani sulle sue ginocchia, solleticando la sua pelle attraverso i jeans. "Come stai?"
"Bene credo" Fa spallucce e vorrei tanto che mi rispondesse con un 'sto bene', ma purtroppo non è cosi. "Tu?"
"Anche" Bisbiglio e lei circonda il mio collo con le sue braccia. "Stasera sarei venuto a casa tua per vederti... non ce la facevo più" Ammetto sussurrando e accarezzo le sue guance un po' arrossate.
"Io sono venuta qui per parlarti..."
"Di cosa, piccola?" Domando e lei scosta le mie mani dal suo corpo, prima di sospirare e guardarmi intensamente negli occhi.
"Non ce la faccio più, vorrei dirti così tante cose che mi fanno star male... ma non riesco mai a farlo." Bisbiglia e la sua voce trema leggermente. Dal suo tono capisco con non sono delle cose positive e devo ammettere che il mio cuore ha paura. "Non riesco a guardarti negli occhi perchè vedo solo dolore e terrore. Non ce la faccio più a vederti così. A vederci così." Continua e con questo non riesco a capire dove vuole arrivare. "Stiamo soffrendo"
"Cosa vuoi dire?" Chiedo bisbigliando e mi passo una mano fra i capelli, alzandomi lentamente.
Mette una mano sulla tasca del giubbotto e afferra un foglio prima di porgerlo fra le mie mani. "Questa è una lettera per te" Mormora abbassando lo sguardo verso il pavimento. Stringo il pezzo di carta dolcemente e quando sto per aprirlo la sua piccola e morbida mano mi ferma nei movimenti. "Dovrai aprirlo quando me ne sarò andata da qui." Farfuglia e io annuisco. "Ciao, Riko" Sussurra avvicinandosi al mio viso e le sue labbra si posano sulla mia guancia.
Sospiro lentamente e la vedo girarsi, prima di aprire la porta e guardarmi un'ultima volta. Poi va via e il buio si impossessa del mio cuore e di me.
Il mio respiro inizia ad intensificarsi e tossisco leggermente prima di aprire il foglio.

'Caro Riccardo... o forse dovrei dire amore mio,
non sono mai stata una ragazza che scrive lettere strappalacrime ma questa volta ho dovuto farlo. Queste cose vorrei dirtele guardandoti negli occhi ma so che crollerei. Non riesco a farlo. Ogni volta che ti guardo, non riesco a capire più nulla e non potrei sopportare di vederti piangere proprio davanti a me.
Sai... vorrei tanto ritornare su quell'aereo... quando ti incontrai per la prima volta e tutto sembrava più facile e più tranquillo. Vorrei ritornare tra i banchi dell'Università, quando incrociai il tuo bellissimo sguardo per la seconda volta. Vorrei ritornare alla prima notte che abbiamo dormito insieme e al nostro primo bacio, nella mia piccola ma accogliente casa.
Ma alcune volte, la vita non permette di fare tutto ciò. Sembra che mi abbia preso di mira... ogni volta che riesce a farmi assaporare la felicità, cambia idea e fa calare di nuovo il buio. Sei riuscito a rendermi felice e a farmi capire di cosa avevo realmente bisogno. Sei riuscito a farmi credere un po' di più in me stessa e non ti ringrazierò mai abbastanza.
Mi hai fatto vivere dei momenti che non dimenticherò mai e con te sono riuscita a provare delle sensazioni mai provate prima.
Nonostante il grande ostacolo che ci è piombato addosso, siamo riusciti a rimanere insieme e a tenerci la mano anche quando tutto crollava... ma adesso guardaci! Non siamo più gli stessi, siamo arrivati alla fine è questo lo sappiamo entrambi. Avrei voluto fare tantissime altre cose con te, ma più passa il tempo più difficile sarà il nostro distacco.
Cerca di costruirti a piccoli pezzi la tua vita, come io farò con la mia. Cerca di essere felice e rendi felice anche la tua famiglia. Goditi ogni istante e quando ti capiterà di pensarmi... fallo e non fermarti. Dai tutto l'amore a questo bimbo o a questa bimba che sta per nascere. Se è femmina, ti prego... dalle il mio nome così ti ritornerò in mente ogni volta che lo pronuncierai. Se un giorno ci rincontreremo chissà dove, guardami negli occhi e sussurrami, come sai fare tu, che non mi hai mai dimenticato.
Io giuro che ti penserò. Sempre. Ogni singolo giorno della mia vita. E so anche... che in ogni piccolo gesto mi ritornerai in mente. Ritornerai sempre nei panni del mio Riko... il ragazzo con tutte le tue piccole fragilità e quella corazza che ti sei costruito per cercare di non far vedere realmente quanto fragile sei.
Adesso sarai sicuramente in lacrime, esattamente come me mentre scrivo questa lettera. Non ti lascerò mai andare sul serio, ci sarà sempre una parte di te in me e una parte di me in te. Sempre.
Adesso chiudi gli occhi e fatti scivolare addosso le preoccupazioni. Sorridi e vivi! Fallo per me, ma soprattutto per te. A presto.

La tua per sempre Paper.'

Perdonatemi per questo capitolo così triste... ma dovevo farlo. Spero vi piaccia lo stesso!💓
So che vorreste uccidermi e avete pienamente ragione.🍓
#110 IN TENDENZA! MA... MA... MUOIO😍😢
Vi mando un grandissimo bacione e al prossimo aggiornamento.💣
-Roberta❣

My mania is you - Federica e Riccardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora