129. Occhi azzurri e dichiarazione d'amore

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Pov's Riccardo

Nel momento in cui scendo dall'auto, il freddo gelido di Gennaio mi colpisce la fronte e mi stringo nel mio cappotto, cercando di riscaldarmi.
Il portone della scuola di Sara si spalanca e mi affretto ad avvicinarmi per farmi notare da mia figlia. Nel momento in cui la vedo, un sorriso sorge sulle labbra di entrambi e spalanco le braccia per accoglierla.
"Papà!" Urla lasciando un dolce bacio sulla mia guancia e si guarda intorno, leggermente confusa. "Dov'è mamma?"
"Amore mio, mamma non è potuta venire" Inizio e incrocio il suo sguardo, triste e deluso.
"Perché? Sta male?"
"No, ha fatto nascere la tua sorellina, Saretta!" Esclamo e vedo i suoi occhietti azzurri brillare per l'immensa emozione.
"Oddio, papà!" Strilla e circonda i miei fianchi con le sue braccia. La sollevo e la cullo a destra e sinistra, abbracciandola forte. "E adesso dove si trova?"
"Sono entrambe in clinica... fra un paio di giorni torneranno a casa"
"Mamma come sta?" Domanda sussurrando e io accarezzo i suoi capelli perfettamente lisci, che sono sfiorati dolcemente dal leggero venticello.
"Sta benissimo. Non vede l'ora di vederti"
"Anche io! Ti prego andiamo da lei" Dice con l'adrenalina a mille e io annuisco, facendola entrare in auto. "E Mia? L'hai vista?"
"Si, è proprio uguale a te"
"Davvero? Anche gli occhi?"
"Sopratutto quelli! Sono identici!" Le rispondo sfrecciando verso la clinica per raggiungere Federica e la piccola Mia.
"Oddio! Non posso crederci!" Urla e appoggia le manine sulle sue guance, sconvolta ma felice.
"Credici, piccolina! Sembra te, ma in miniatura!"
Lei ridacchia e lancia un veloce sguardo fuori dal finestrino, cercando di immaginare il primo incontro, tanto sognato, con la sua sorellina.
Pochi minuti dopo ci ritroviamo a percorrere uno dei tanti corridoi della clinica e lei non fa altro che saltellare per l'immensa felicità. "Corri, papà! Corri!"
"Arrivo!" Rido e aumento il passo per poterla affiancare. Afferro la sua manina e la guido all'interno della luminosa stanza.
Con la mano libera stringo il mazzo di rose per Federica e quel forte profumo mi invade le narici ogni volta che mi muovo.
"Sara!" Esclama Fede nel momento in cui vede la piccola sul ciglio della porta. Lei molla la mia mano prima di correre verso le braccia della madre. La scena mi fa sciogliere il cuore e avanzo verso di loro.
Quando la mia donna vede quello che ho fra le mani, mi sorride commossa prima di allungare un braccio verso di me.
"Queste sono per te, Paper"
Le afferra con delicatezza prima di annusarle, chiudendo lentamente gli occhi.
"Grazie, amore mio" Mormora e io poggio le mie labbra sull'angolo delle sue, lasciando un veloce bacio.
Mi siedo sul bordo del letto mentre circondo il bacino di Federica, cercando di essere quanto più delicato possibile.
"Posso vedere Mia? Dov'è?"
"Amore, è in quella culletta" Risponde lei indicando la culla trasparente poco distante dal letto.
"Vieni, ti accompagno io" Le dico alla piccolina e stringo la sua mano per farla scendere dal lettino. Camminiamo a passi lenti e dal suo sguardo posso capire che i suoi occhi non aspettano altro che vederla.
Si alza sulle punte per vedere il suo piccolo corpicino e nel momento in cui lo fa, spalanca la bocca. Il celeste dei suoi occhi è cristallino e non l'ho mai vista così emozionata in tutta la mia vita.
"Oh mio Dio, è piccolissima!" Strilla sorpresa e io scoppio a ridere.
Mi giro verso Fede, mentre ci osserva con un commosso e sincero sorriso sulle labbra.
"Hai visto quanto è bella, amore mio?" Le chiedo accarezzando la piccola manina di Mia.
"Si, sembra una bellissima bambolina!" Sussurra non smettendo di guardarla neanche per un secondo. "Posso accarezzarla o si fa male?"
"Certo che puoi farlo, però delicatamente"
Lei annuisce e allunga un braccio verso la guancia paffuta e morbida della sorellina. Le sue dita si muovono dolcemente sulla sua pelle e mi scosto un po' per permettere anche a Federica di assistere alla tenera scena.
"Sara, guarda che piedino minuscolo!" Esclama mio fratello e lei ride, accarezzando il punto.
Entrambi si perdono completamente a guardare la piccola creatura nella culletta e mia madre li raggiunge, prendendo in braccio Sara.
Ne approfitto e mi avvicino a Federica, sedendomi proprio accanto a lei.
"Comunque grazie per le rose, sono bellissime"
"Di niente, piccola. È il minimo che io possa fare" Faccio spallucce e le sorrido. Lei appoggia la testa sulla mia spalla e io circondo il suo bacino, mentre vedo i suoi occhi chiudersi.
"Ti senti male o sei solo stanca?"
"Entrambe forse..."
"Dovresti cercare di riposarti" Le consiglio e schiocco un bacio sulla sua fronte. "Vuoi che ti faccia un massaggio?"
Annuisce e afferro la sua mano per farla sollevare leggermente. Si siede sul letto e allunga le gambe, cercando una posizione che la faccia stare comoda.
Scosto i suoi capelli su una spalla, lasciando la pelle del suo corpo scoperta ai miei occhi. Abbasso la leggera magliettina e sulle sue spalle nude iniziano a formarsi tanti piccoli brividi.
"Hai freddo, Paper?"
"Un po'"
"Adesso ti riscalderò io..."
Inizio ad accarezzare la sua pelle, disegnando dei piccoli cerchi irregolari su di essa.
È così morbida e sensibile che ho quasi paura di farla male. Sotto i palmi delle mie dita riesco a sentire i suoi muscoli rilassarsi e un sincero sorriso nasce fra le mie labbra.
Socchiude le palpebre con dolcezza, mentre io continuo a fare il mio lavoro. "Ti piace?"
"Mmmh, tantissimo"
"Però cerca di non godere a voce alta..." La stuzzico mordendo il suo lobo con i denti.
"Idiota! Shh!" Mi rimprovera colpendo il mio stomaco con il gomito, non provocandomi nessun tipo di dolore.
"Non hanno sentito nulla, amore mio" Rispondo lanciando uno sguardo a mia figlia che sta tranquillamente ammirando la sua sorellina.
"Tu non dirlo comunque!"
"Comunque ehi..." Bisbiglio attorcigliando alcune sue ciocche di capelli fra le dita.
"Dimmi"
"Non vedo l'ora di fare l'amore con te." Ammetto e lei deglutisce, mordendo forte il suo labbro inferiore.
"Che bella dichiarazione d'amore, Marcuzzo! Facciamo passi da gigante!"
"Lo penso davvero" Mi difendo facendo spallucce.
"Lo so, altrimenti non l'avresti detto"
"E tu?" Chiedo guardandola negli occhi e poi le sorrido.
"Io cosa?"
"Tu vuoi fare l'amore con me?"
"Indovina..."
"Credo di si... spero di non sbagliarmi" Le rispondo con voce rauca e posso sentirla sospirare piano.
"Non ti sbagli."

😏😏🔥
Scusate per il ritardo ma la maturità è alle porte. Muoio😭❤
Spero che questo capitolo vi piaccia, fatemelo sapere mi raccomando💫
Aspetto tanti commentini🙊
Un bacio a tutte e al prossimo aggiornamento🍭
-Roberta🍬

My mania is you - Federica e Riccardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora