19. Situazione complicata

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Leggete lo spazio autrice. È importante.💕

Pov's Riccardo

"Mi manchi un casino, piccola Paper" Le dico a bassa voce a Federica, attraverso il telefono.
Da quella giornata al parco è passata esattamente una settimana. Siamo stati ogni singolo giorno insieme e non potrei chiedere di meglio. Non la vedo da un'ora e mi manca di già, avrei bisogno di abbracciarla in questo istante.
"Anche tu mi manchi, piccolo Riko" Sussurra dolcemente e il mio cuore fa un salto ogni volta che mi chiama in questo modo.
"Domani passo a prenderti, così facciamo colazione al solito bar, va bene?" Chiedo afferrando un cucchiaio per girare la minestra.
"Va bene" Bisbiglia.
"Dovresti vedere cosa sto combinando per preparare qualcosa da mangiare" Rido e lei mi segue.
"Povera tua mamma"
"Mi tocca sistemare tutto da solo, i miei genitori non ci sono" Le dico. "Con me c'è solamente Francesca"
"Piccolo Riccardino" Sussurra con voce piccola e tenera e io sorrido immediatamente.
"Potresti venire tu a darmi una mano e magari potremmo fare qualche altra cosa..." Propongo e posso sentirla sospirare dall'altra parte. "Sarebbe bellissimo, Paper" Bisbiglio socchiudendo gli occhi.
"Sarebbe bellissimo si!" Esclama e il suo tono di voce è molto basso. "Ma ti ricordo che non siamo da soli, c'è anche tua sorella" Mi ricorda sospirando leggermente. Io piagnucolo e lei scoppia a ridere. "Vado a fare la doccia, Marcuzzo. Ti chiamo più tardi"
"Va bene, Paper. A dopo. Pensami, mi raccomando" Sussurro.
"Ti penserò, amore mio" Mormora e sento il mio respiro bloccarsi.
"C-come mi hai chiamato?" Balbetto ancora incredulo e conoscendola, le sue guance saranno leggermente rosse a causa dell'imbarazzo.
"Amore mio..." Borbotta dall'altra volta.
"È la prima volta che lo dici, Fede" Le faccio notare, sorridente e felice. "Ridillo ti prego"
"Amore mio... amore mio..." Ripete a voce bassa e se fosse qui con me, la bacerei e le sussurrerei che anche lei è l'amore mio. Solo ed esclusivamente mio.
"Piccolina" Sussurro e appoggio la fronte alla parete prima di spostare lo sguardo fuori dalla finestra. "Adesso riattacca, altrimenti lascio tutto e scappo da te" Esclamo e lei ride.
"A dopo, Riko" Mi risponde dolcemente e attacca la chiamata. Appoggio il cellulare sul bancone e inizio ad apparecchiare la tavola.
"Che buon profumo!" Esclama Francesca avanzando verso il tavolo.
"Ho fatto tutto da solo" Mi vanto ridacchiando teneramente.
"La cosa importante è che non fai bruciare la casa" Ride e io alzo gli occhi al cielo.
"Io sono uno chef professionista, hai la minima idea con chi stai parlando?" Chiedo con aria modesta, passando una mano fra i capelli.
"Si, con mio fratello... che è un disastro in cucina" Ridacchia e io le lancio un'occhiataccia, prima di girare la minestra. Il suono del campanello ci interrompe e Francesca mi guarda con aria interrogativa. "Aspetti qualcuno?" Le chiedo e lei scuote la testa. "Vado a vedere chi è, aspetta qui" La avviso e mi affretto verso il salone prima di aprire la porta.

Ginevra.

"Che diavolo ci fai qui?" Domando appoggiando una mano sulla maniglia.
"Scusami per il disturbo, Riccardo..." Mormora e io la guardo. "Avevo bisogno di vederti"
"Perché?" Le domando e devo dire che sono leggermente infastidito dalla sua presenza.
Sento esattamente la stessa rabbia e disgusto, come quando la vidi quel giorno al parco.
"Devo parlarti di una cosa..." Mormora e io annuisco. "Importante" Aggiunge e devo ammettere che sono leggermente preoccupato. "Posso entrare?" Mi chiede e io annuisco, scostandomi, prima di chiudere la porta. "Non è cambiato nulla dall'ultima volta che sono venuta qui" Osserva, guardando il grande salone.
Quando stavamo insieme, ogni tanto capitava che lei stava qui da me. "Oggi la tua Federica con è qui con te?" Mi domanda e nel momento in cui nomina Federica, sento il cervello scoppiare.
"Oggi no. Ma non t'importa! Cosa devi dirmi?" Le  domando cercando di avere la risposta al più presto.
"Quanta fretta che hai Riccardo..." Ridacchia e io sospiro rumorosamente. 
"Non farmi perdere la pazienza, cazzo! Dimmi che vuoi!" Alzo la voce e stringo i denti, serrando la mascella per il nervosismo.
"Wooh, stai calmo..." Bisbiglia e appoggia la schiena alla parete prima di guardarmi intensamente negli occhi. "Ricordi l'ultima volta che ci siamo visti?" Chiede.
"Al parco, quando ero con Federica" Rispondo e lei scuote la testa.
"Intendo dire l'ultima volta che ci siamo visti... da soli. Esattamente due mesi fa..." Sussurra e io annuisco. "Ricordi cos'è successo?"
"Si, mi ricordo" Sospiro.
"Abbiamo fatto l'amore..." Mormora e io annuisco. "In camera tua" Aggiunge.
"A me non importa più nulla di quello che abbiamo fatto insieme! Ormai è acqua passata! Io sono innamorato di Federica" Esclamo passando una mano fra i miei capelli e respiro profondamente. "Tra di noi è finita"
"Non è finita. C'è ancora una cosa che ci lega" Mormora e io corrugo la fronte.

Che diavolo significa?

"Sono incinta" Bisbiglia a voce bassa e spero di non aver sentito bene quello che ha appena detto. Il mio respiro si blocca e faccio fatica a respirare, sentendo il sangue gelarsi all'istante.
"C-cosa? Ma non è possibile! Tu sei pazza" Balbetto incredulo convincendomi che sia realmente così.
"Non sono pazza, dico davvero" Sussurra avvicinandosi e io respiro profondamente. Inizio a camminare velocemente avanti e indietro e pizzico i polpastrelli delle dita con i denti.
"Io credo di essere stato attento- cazzo! Non mi ricordo!" Alzo la voce e lei mi guarda, fissandomi.
"Meglio non pensarci adesso..." Sussurra e io scuoto la testa. Appoggia entrambe le mani sul suo ventre e sorride dolcemente. "Qui c'è nostro figlio, Riccardo" Mormora con un debole sorriso. "Lo cresceremo insieme" Aggiunge.
"Dio mio, per favore potresti lasciarmi solo?" Le domando quasi sul punto di scoppiare a piangere come un bambino.
"Ric-"
"Cazzo! Lasciami da solo. Esci da quella porta e lasciami capire quello che diavolo sta succedendo!" Alzo la voce e colpisco il divano con un pugno, prima di sedermi violentemente su di esso.
"Va bene, vado via" Sussurra e io sospiro leggermente. Quando sento chiudere la porta d'ingresso appoggio il viso sul grande cuscino e dalle mie labbra scappa un sighiozzo. Le lacrime iniziano a bagnare il mio viso e non mi sono mai sentito così debole come adesso. "Fratellone, che cosa è successo?" La voce di Francesca mi riporta alla realtà e io alzo il busto prima di guardarla. Si siede proprio accanto a me e appoggia una mano sulla mia schiena, accarezzandola piano.
"Sono un disastro" Bisbiglio e bassa voce e lei scuote la testa.
"No che non lo sei, smettila di dirlo. Vieni qui" Farfuglia e apre le piccole braccia. Stringo il suo esile corpicino e sapere che almeno lei, pensi queste cose su di me, mi fa stare meglio. "Non piangere più. Mi dici che diavolo è successo?"
"È una situazione complicata e molto difficile da spiegare... ma lo farò presto, te lo giuro. Adesso ti prego, andiamo a mangiare che ho solo voglia di dormire" Mormoro asciugandomi le lacrime e la vedo annuire.
"Va bene"

So che mi odierete e avete ragione.😣 Ma giuro che tutto questo è importantissimo per la continuazione della storia.
Stavo pensando ad una cosa: vi va se creo un gruppo Whatsapp con tutte voi? Se l'idea vi piace... mandatemi i nostri numeri in privato. È un modo per conoscerci meglio e magari vi svelerò qualcosa sulla storia.😏😇
Che dite? Mi scrivete qui sotto se quest'idea vi piace?🎀
Aspetto i vostri preziosi commenti. Vi mando un bacio enorme e al prossimo capitolo!☻
-Roberta😎

My mania is you - Federica e Riccardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora