115. Dammi retta

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"Portami in clinica, ti prego..."
Riccardo annuisce più volte e non l'ho mai visto così preoccupato. Le sue mani tremanti sono incrociate alle mie e appoggio la testa sulla sua spalla, pregando che tutto questo sia un incubo.
"Rivestiti e andiamo... tu cerca di rilassarti, non farmi preoccupare"
Corre via per vestirsi e io afferro la mia maglietta, indossandola più velocemente possibile. Un'altra fitta mi fa letteralmente scoppiare il cuore e stringo i denti, facendo dei profondi respiri.
Raggiungo il corridoio e mi accascio alla parete, scivolando piano su di essa fino a toccare il pavimento.
"Non fare scherzi, piccolina..." Mormoro alla creatura dentro di me e accarezzo la pancia con le dita. "Ti prego"
"Fede, ho appena chiamato Andre. Sta arrivando per stare con Sara" Mi avvisa Riccardo e si abbassa alla mia altezza, appoggiando la sua fronte contro la mia. "Guardami un attimo, piccola"
Accarezza il mio viso con le sue mani e mi costringe ad incrociare i suoi occhi blu che mi fanno immediatamente rabbrividire. "Non è niente, ne sono sicuro. Dammi retta e cerca di stare tranquilla"
Annuisco lentamente e afferro la sua mano per potermi alzare. Il suo braccio circonda i miei fianchi e a passi lenti, riusciamo a raggiungere il piano inferiore.
Le sue dita sfiorano la mia pancia più volte, sperando di fare calmare, anche solo per un po', questo dolore.
"E se fosse successo qualcosa alla bimba?" Sussurro con voce spezzata. Questa paura mi sta distruggendo e il mio cuore batte all'impazzata per l'estrema preoccupazione.
"Cristo, no! No! Non pensarci, ti prego. Andrà tutto bene, amore mio"
Mi bacia dolcemente le labbra e io stringo le sue spalle, abbracciandolo subito dopo.
Il suono del campanello ci fa sussultare ad entrambi e lui corre verso la porta, aprendola immediatamente.
"Che diavolo è successo? Fede come stai?" Chiede preoccupato Andreas, raggiungendomi.
"Così così, Andre" Rispondo.
"Dio mio, ma non avete idea di che cosa possa essere?"
"Si, più o meno. È normale avere questi dolorini durante la gravidanza, ma è molto meglio essere sicuri e andare in clinica per un controllo" Spiega il mio ragazzo.
"È giusto... io starò con Sara, state tranquilli"
"Se si dovesse svegliare dille-"
"Amore, non pensarci. Non si sveglierà" Mi interrompe Riccardo afferrando la mia mano e io annuisco lentamente, abbassando lo sguardo.

Avrei voglia di piangere.

"Chiamatemi appena sapete qualcosa, vi prego" Esclama Andreas e io annuisco. "A dopo"
Mi dirigo verso la porta e la apro, prima di uscire dalla nostra casa. Il leggero venticello estivo mi colpisce il viso e chiudo gli occhi, aspettando che Riccardo mi segua.
Salgo velocemente in auto e lui accende il motore prima di sfrecciare verso la clinica.
"Non ho mai avuto così tanta paura in vita mia..." Ammetto con voce rotta e una lacrima riga lentamente la mia guancia.
"Dobbiamo cercare di stare quanto più tranquilli possibili... questo stress fa male alla bimba, Fede" Mi tranquillizza appoggiando una mano sulla mia coscia.
"I-io non ci riesco, amore... non ci riesco proprio"
"Stiamo per arrivare. Ti prego, respira. Io sono qui con te."
Incrocio le mie dita fra le sue e con l'altra mano sfioro la mia pancia, cercando di mandare quanto più amore possibile alla piccola creatura che c'è dentro di me.
Dopo pochi minuti arriviamo a destinazione e l'infermiera corre verso di noi per aiutarci.
"Dottoressa Carta, dobbiamo fare un controllo immediato!" Esclama e sento un piccolo brivido percorre il mio corpo che mi fa bloccare immediatamente il respiro.

"Dunque Federica, la bambina sta bene. Sono dei semplicissimi dolori, ma hai fatto bene a venire qui." Sussurra la dottoressa e mi guarda.
Io tiro un sospiro di sollievo e sposto lo sguardo verso il mio uomo, che mi sorride istintivamente. "Bisogna tenere questa principessa sotto controllo "
"Il battito è regolare, vero?" Le domando sollevandomi dal lettino.
"Si, nella norma... cerca di stare tranquilla! La bambina percepisce la tua ansia e si agita anche lei!"
"Non è molto facile... ma giuro che ci proverò" Le dico sinceramente e sento la mano di Riccardo sfiorare la mia schiena, prima di accarezzarla con molta delicatezza.
"E devi riuscirci..." Mi corregge alzando gli occhi al cielo. "Stai a riposo e non preoccuparti di nulla"
"Grazie mille, dottoressa" Le sorrido e la salutiamo educatamente, prima di uscire dallo studio.
"Sei più tranquilla, amore mio?" Mi chiede Riccardo mentre raggiungiamo l'auto.
"Adesso si... la preoccupazione mi stava letteralmente distruggendo"
"La nostra bimba sta benissimo! È in gran forma. Proprio come la sua mamma!" Mi stuzzica ridendo e appoggia le sue labbra sulla mia guancia, lasciandole un dolce bacio.
"Smettila di dire cazzate, idiota" Rido e il mio sguardo si posa sui suoi occhi celesti che sono illuminati dalla leggera luce della luna.
"Non sto dicendo cazzate... è la realtà"
"Mmmh, ho qualche serio dubbio" Mugolo e mi accollo a lui, appoggiando la testa sulla sua spalla.
"Non averne... credimi. Lo penso davvero" Mi sussurra a bassa voce e mi costringe a girarmi verso di lui. "Sei perfetta così e lo sarai anche fra qualche mese, quando avrai un'anguria al posto della pancia" Continua facendomi ridere.
"Mi amerai comunque, vero?"
"Sempre, Paper. Sempre" Farfuglia accarezzando la mia guancia e scosta automaticamente alcune ciocche dei miei capelli. "Te lo prometto"
Mi avvicino di scatto a lui e incastro le nostre labbra, facendolo immediatamente sorridere sulla mia pelle.
"Ti amo." Mormoro sfiorando il suo ribelle ciuffo di capelli. "Tanto."
"Ti amo anche io."
"Tanto?"
"Tanto tanto."
"Che dici? Puoi riportarmi a casa?" Chiedo facendogli l'occhiolino e lui fa spallucce.
"Io avrei voluto portarti su una stella, ma se tu preferisci tornare a casa, farò ciò che dici te."
"Va bene qualsisi posto, l'importante è che mi tenga stretta a te" Gli rispondo sinceramente e lo penso davvero.
"Lo farò" Bisbiglia dolcemente. "Devo solo dirti un'ultima cosa però..."
"È una cosa brutta?" Chiedo preoccupata.
"Oh no, non lo è"
"Dimmi tutto... voglio saperla" Sorrido appoggiando entrambe le mani sulle sue spalle.
"Voglio che tu diventi mia moglie al più presto. Non ce la faccio più."

Eh! Non ce la fa più il Marcuzzo!😏
Spero che questo capitolo vi piaccia! Fatemelo sapere, mi raccomando❤
IMPORTANTE: volevo avvisarvi che signorinaabout_ non aggiornerà per un paio di giorni la storia 'Dopotutto' perché il suo telefono si è praticamente rotto in mille pezzi.🙄
Mi ha detto di avvisarvi!😘
Mando un grande bacio a tutte e al prossimo aggiornamento⚘
-Roberta🔥

My mania is you - Federica e Riccardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora