85. La gelosia mi distrugge

1.8K 99 4
                                    

Pov's Riccardo

"Sei ancora arrabbiata?" Le chiedo a Federica seguendola. M'ignora completamente e continua a camminare lungo il corridoio, mandando qualche sguardo agli scaffali di fianco a lei.
Le luci del centro commerciale illuminano il suo viso e quell'espressione corrugata e leggermente incazzata la rendono ancora più bella. "Ti ho fatto una domanda e gradirei una risposta." Chiarisco afferrando il suo braccio e la tiro verso di me, facendola girare improvvisamente. Lei sospira e abbassa lo sguardo verso la mia mano. "Sei ancora arrabbiata?"
"Si." Risponde dimenandosi e continua a spingere il passeggino con una tranquillità assoluta.
"Vorrai tenermi il broncio per tutta la fottuta giornata?"
"Si."
"La smetterai mai?" Chiedo abbassando il tono della voce per non dare spettacolo alla gente che passa accanto a noi.
"La smetterò quando lo farai anche tu."
"Ho avuto le mie buone ragioni per reagire in quel modo"

La gelosia. Ecco l'unica ragione.

La paura di perderla supera tutto e vorrei uccidere qualsiasi ragazzo che la saluti o la abbracci. Cazzo, lei è mia.

Dio, forse sto letteralmente impazzendo.

"Ancora non avete chiarito?" Domanda sua mamma raggiugendoci e io scuoto la testa.
"Si rifiuta di parlarmi" Faccio spallucce.
"Ancora dovete spiegarmi il motivo per cui avete litigato..."
"Perché è un idiota" Le risponde lei e io le lancio un'occhiataccia. "Un idiota terribilmente geloso e bugiardo."
"Ma nella famiglia Marcuzzo c'è mai un attimo di calma?" Si intromette Arianna stringendo le mie spalle e quelle di sua sorella.
"Assolutamente no, è una cosa impossibile" Rispondo.
"Chiarirete a casa... adesso cerchiamo di goderci questa giornata" Esclama felice e io respiro profondamente.
Sfioro le dita di Fede e le incrocio alle mie lentamente, stringendole per non farle scappare.
"Almeno dammi la mano e smettila di fare la cazzona" Farfuglio nel suo orecchio e lascio un dolce bacio sulla sua guancia. Si lascia andare velocemente e aumenta la presa prima di annuire.

***

"Vado a fare il bagnetto a Sara. Chi viene a farmi compagnia?" Domanda Federica prendendo la piccolina in braccio.
"Vengo io!" Chiarisco velocemente e lei fissa i miei occhi, facendomi segno di seguirla.
Saliamo velocemente al piano superiore e mi porge la bambina prima di sistemare le cose che servono sul lettino.
"Saretta, mamma è ancora molto arrabbiata con me..." Mormoro a mia figlia e nel momento in cui lo sente Federica, si gira verso di noi. "Le dici di perdonarmi, per favore?" Continuo guardandola e un piccolo sorriso luminoso sorge fra le sue labbra. Alza gli occhi al cielo e corre in bagno, per far riempire la vasca.
Adagio la piccola sul materasso e lascio tanti bacini sul suo pancino; inizio a spogliarla con delicatezza e accarezzo le sue piccole dita che cercano costantemente le mie.
I suoi occhi brillano e sgambetta velocemente facendo scivolare via il calzino rosa dal suo piedino. "Riccardo, portala qui!" Urla Federica dalla stanza accanto. Prendo in braccio Sara e corro verso il bagno, chiudendo la porta dietro di me. Un calore improvviso ci accoglie e le tolgo la piccola magliettina, prima di immergerla in acqua. La sua manina inizia ad accarezzare la schiuma e porta le sue dita alla bocca, iniziando a ciucciarle.
"Ma... no! La schiuma non si mangia!" Esclama Federica e io scoppio a ridere iniziando a insaponare il suo piccolo e tenero corpicino.
"Fede, scusami per quello che ho detto prima..." Mormoro dopo pochi secondi di silenzio e lei ruota la testa, per poter incrociare i nostri occhi. "Ma la gelosia mi distrugge."
"Ho notato" Scherza afferrando il piccolo accappatoio per coprire nostra figlia e la aiuto ad avvolgerla cercando di essere quanto più delicato possibile.
"Ho paura che qualcuno ti porti via da me." Ammetto e raggiungiamo per la seconda volta la sua camera.
"Lo sai che questo non succederà." Fa spallucce asciugando Sara.
"Quello lì aveva uno sguardo da maniaco... ti stava scopando con gli occhi."
"Non lo stava facendo... Dio mio, tu sei pazzo"
"Non sono pazzo, Fede. Non lo sono fottutamente!" Chiarisco e passo una mano fra i miei capelli.
"Devi smetterla di inventarti e immaginarti le cose. Stavamo solo parlando"
"E sentiamo... di cosa?" Domando incrociando le braccia al petto.
"Della nostra vita, mi ha detto che anche lui diventerà papà fra tre mesi."

Oh.

"Smettila di essere così geloso! Non stavo facendo nulla di male." Si difende e ha le guance leggermente arrossate, forse a causa dell'agitazione.
"Forse ho esagerato un po'... non avrei dovuto farlo"
"L'hai capito troppo tardi non credi?" Domanda facendo spallucce e mette la tutina a Sara prima di prenderla in braccio.
"Beh... meglio tardi che mai" Sdrammatizzo e lei sospira rumorosamente. "Non volevo davvero... ho agito d'istinto"
Si siede sul letto e solleva leggermente la sua felpa prima di scoprire una parte del suo seno. Posiziona la piccolina su di esso e lei inizia a muoversi continuamente prima di stringere il suo capezzolo con le labbra.
"Va bene... basta, non voglio più pensarci, Riki" Mormora frustrata chiudendo gli occhi. Allungo un braccio verso il suo viso e accarezzo dolcemente la sua guancia, cercando di avere anche un piccolo contatto con lei.
Curvo la testa e accarezzo le sue labbra con le mie, lasciando un piccolo e tenero bacio su di esse. "Scusami, piccola... giuro che non lo farò più"
Annuisce e incrocia le nostre dita sulla sua coscia, appoggiando subito dopo la testa sul mio petto. "Certe volte sono proprio un coglione"
"Togli il 'certe volte'" Sospira e io alzo un sopracciglio prima di ruotare la testa per poter incrociare i suoi occhi stanchi ma sempre bellissimi.
"Che cattiva ragazza che sei, Paper" La stuzzico facendola scoppiare a ridere. Le bacio la fronte e accarezzo il suo fianco con le dita per farla rilassare. "Mi hai già comprato il regalo di Natale?" Le domando cambiando discorso.
"E tu?"
"Il mio regalo arriverà quando torneremo su a Milano" Le anticipo con tono malizioso e lei sgrana gli occhi velocemente.
"Smettila di fare il pervertito, Riccardo!"
"Ti ho semplicemente anticipato qualcosa... nulla di più" Mi difendo facendo spallucce e lei alzagli occhi al cielo.
"C'è la bambina e potrebbe scandalizzarsi... quindi sta' zitto"
"Ma la bambina non capisce"
"Tu sta' zitto lo stesso" Ripete e io annuisco, facendo finta di chiudere la mia bocca con una chiave immaginaria e gettandola alle mie spalle. "Sei un caso perso, Marcuzzo! Un vero e proprio caso perso!"

E hanno chiarito anche questa volta🙈😏
Spero che questo capitolo vi piaccia... fatemelo sapere, mi raccomando❤
Baci a tutti e buon sabato🎀
-Roberta🐣

My mania is you - Federica e Riccardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora