136. Tu amami comunque

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"Non volevo... mi dispiace da morire, Fede"
Annuisco lentamente e poggio lo sguardo sulla finestra, guardando la luce della luna illuminare una piccola parte del cielo. "Questa mattina eravamo l'uno fra le braccia dell'altro a fare l'amore e adesso ci stiamo praticamente urlando contro"
"Non è di certo colpa mia... sei tu che rompi il nostro equilibrio di coppia!"
Non voglio passare per la vittima della situazione, ma negli ultimi mesi, la maggior parte dei litigi avvengono per colpa sua e delle sue parole sbagliate.
"Non so davvero cosa mi stia succedendo..." Bisbiglia accarezzando alcune sue ciocche di capelli che ricadono sulla sua fronte e le caccia via con una sensualità da togliere il fiato. "Nel periodo in cui abbiamo scoperto di aspettare Mia, non stavamo insieme. Ti ricordi, vero?"
"Come dimenticare questo dettaglio? Mi avevi appena tradita con quella gran buona donna!" Esclamo facendo spallucce e ripensando a quei momenti, il mio cuore si rompe in mille pezzi. "Ma nonostante ciò, dopo qualche giorno ti sei presentato qui e abbiamo fatto l'amore per dimenticare tutto! Quella maledetta notte per colpa tua sono rimasta incinta!"
"È stata una delle notti più belle della nostra vita... non puoi negarlo"
"Non è quello il punto! Mi ricordo tutto di quella notte, ma non puoi chiedermi una cosa del genere. Dio mio, Riki... non ti rendi conto di quello che fai! Mia è la tua fotocopia!" 
Le lacrime minacciano di scendere ma lotto contro me stessa per non scoppiare a piangere. Anche se non farlo è davvero impossibile. 
"Non volevo ferirti, piccola"
"Ti odio! Ti odio più di tutti! Più di tutto! Il mio cuore sta per scoppiare per colpa tua!" Alzo la voce e colpisco le sue spalle con le mani. Il dolore mi trafigge l'anima e davanti al suo sguardo così cupo e scuro, non riesco a pensare lucidamente. 
I suoi occhi azzurri e leggermente lucidi mi fissano e all'interno di essi riesco a percepire il vuoto che ha dentro.
"Fermati, Fede..." Bisbiglia afferrando le mie braccia per bloccarmi e mi dimeno dalla sua presa, continuando a colpire le sue spalle per l'eccessiva rabbia. "Cazzo, fermati un attimo!"
Scoppio in un pianto liberatorio e crollo fra le sue braccia, che mi stringono immediatamente. Il suo profumo mi invade le narici e incrocio le mie mani nel suo collo, sfiorando più volte la sua pelle.
"Shh, non piangere più..."
Un singhiozzo scappa dalle mie labbra e sento le sue dita accarezzarmi la schiena con dolcezza. Appoggio la testa sulla sua spalla e le mie lacrime bagnano la sua maglia di cotone che inizia a diventare trasparente in quel piccolo punto. "Calmati, ti prego..."
"Sei uno stronzo!" Chiarisco staccandomi per poter incrociare i suoi occhi.
"Lo so, ma ti amo e tu ami me."

Tantissimo, amore mio.

"Hai il potere di ferirmi anche con una stupida e banalissima frase."
"Dimentica tutto, ti prego. Alcune volte perdo ogni senso e non sono cosciente delle mie azioni." Sussurra lasciando un bacio sulla mia guancia e sento ogni singolo muscolo del mio corpo rilassarsi immediatamente. "Perdonami se sono un disastro" 
"Non sei un disastro, non ho mai pensato una cosa del genere"
Le mie dita giocano con alcune ciocche dei suoi capelli e posso vedere i suoi occhioni chiudersi istintivamente. 
"Si che lo sono, ma tu amami comunque, ti prego"
"Non smetterò mai di farlo." Bisbiglio e sento le sue labbra sfiorarsi con le mie. "Mai."
Le mie lacrime rendono le mie guance lucide e bagnate e i suoi polpastrelli cercano di cacciarle via, asciugandole con una delicatezza infinita.
"Scusami, amore mio"
Annuisco e stringo il suo viso, avvicinandomi a lui per poterlo baciare. Incastra le nostre labbra in un dolce bacio e i nostri respiri sono già irregolari a causa dell'agitazione.
"Mi piace perderti per un po', soltanto per poter riprenderti di nuovo ed aumentare la voglia che ho di te."
Le sue parole arrivano nel profondo del mio cuore, fino a farlo vibrare leggermente. Un piccolo e sincero sorriso sorge sul mio viso e lui lo nota all'istante, prima di stringere i miei fianchi e guidarmi verso il letto. "Sei ancora arrabbiata con me?"
Mi siedo sul materasso e dondolo i piedi avanti e indietro, guardando il mio uomo di fronte a me.
"Non più"
Inserisce il suo ginocchio fra le mie gambe e istintivamente appoggio i palmi sul lenzuolo, aspettando che il suo corpo venga un'altra volta a contatto con il mio.
"Dimmi che mi ami, piccola..." Sussurra chinandosi verso di me e mi bacia un'altra volta, posizionandosi a cavalcioni su di me.
"Ti amo"
Afferra i lembi della mia maglietta con le punte delle dita e li solleva, facendo scivolare il leggero tessuto lungo il mio braccio. "Un'altra volta, Riki? Mi vuoi morta, cazzo"
"Non importa... ne abbiamo bisogno entrambi"

So che è vero... è impossibile negarlo.

Annuisco lentamente e dopo qualche minuto riesco a sentire soltanto i nostri forti gemiti riempire l'intera stanza e quelle sue dolci parole che mi fanno letteralmente andare fuori di testa.

Pov's Riccardo

"Oggi non ho voglia di andare a scuola!" Piagnucola Sara e fissa me e Federica con occhietti dolci.
"No, piccola... devi andarci" Le dice la mia donna, cercando di mantenere la sua posizione.
Sfioro il piccolo visino di Mia e la cullo con dolcezza fra le mie braccia, cercando di farla addormentare. I suoi occhietti limpidi e cristallini si socchiudono leggermente e non c'è cosa più tenera di vederla dormire su di me.
"Dai Fede, un giorno di vacanza non cambierà nulla!" M'intrometto io e vedo mia figlia sorridere ampiamente.
"Ecco, mamma... dai ascolto a papà. Ti prego"
"Non conviene dargli molto ascolto... tuo padre è un irresponsabile alcune volte" Mi provoca alzando gli occhi al cielo e io gli lancio un'occhiata maliziosa, facendola scoppiare a ridere.
"Tra i due, quella irresponsabile sei te! Non vorrei ricordarti che ieri-" Inizio ma lei si catapulta su di me, prima di appoggiare il palmo della sua mano sulle mie labbra.
"Ho già capito cosa intendi dire... ed è molto meglio che tu stia zitto." Mi smaschera stringendo i denti e io scrollo le spalle, cercando di far un visino angelico.
"Ops!"
"Di cosa state parlando? Potete spiegarmi anche a me?" Chiede Sara riportandoci alla realtà ed entrambi ci giriamo verso di lei.
"Meglio di no, amore. Lascia perdere i nostri discorsi... non sono per niente normali"
"Lo so" Risponde facendo spallucce. "Quindi posso rimanere a casa con voi?"
"Si, puoi farlo" Annuisco e vedo un luminoso e grande sorriso sorgere su suo viso prima che un urlo di gioia scappi dalle sue labbra.
"Grazie, papà!"
"Che dite? Vi va di pranzare fuori oggi?" Propongo sfiorando la piccola manina di Mia.
"Per me va bene, ho seriamente bisogno di riposarmi un po'" Sussurra Federica facendo una coda di cavallo ai suoi capelli.
"E per te, Sara?" Chiedo a mia figlia e lei si avvicina, appoggiando il suo bacino sulla mia gamba.
"Anche per me va bene, papà"
"Allora perfetto!"
La mattinata passa in fretta e poche ore dopo ci ritroviamo proprio di fronte al locale.
"Fate veloce perché ho davvero molta fame!" Esclamo scendendo dall'auto e stringo la mano di Sara nella mia.
"Fame di cosa, Riccardo? Di cibo?" Domanda Federica con voce sensuale avvicinandosi al mio orecchio.
"Anche di te, Paper... ma cerco di controllarmi. Ci sono le bambine" Le rispondo velocemente e circondo il suo bacino con il mio braccio, attirandola verso di me.
Stringe Mia fra le sue braccia e avvolge il suo piccolo corpicino con una coperta, cercando di non farle prendere freddo.
"Marcuzzo" Avviso il cameriere che gentilmente ci mostra il nostro tavolo.
"Bello questo posto... mi piace un sacco!" Cantilena Sara guardandosi intorno, guardando ogni minimo dettaglio del locale.
"Io e mamma venivamo qui molto spesso" Le dico e mi siedo accanto a Federica. "Ti ricordi, piccola?" Le chiedo incrociando le nostre dita sul tavolo.
"Ogni cosa"
Le lascio un bacio sulla fronte e mi guardo intorno, chiudendo ogni tanto gli occhi a causa delle troppe luci.
D'improvviso, i miei occhi si posano su una figura femminile che mi sembra di conoscere e nel preciso istante in cui si gira verso di me, non ho nessun dubbio.

È lei.

Gloria.

Per questi due ragazzi, la pace arriverà presto. Promesso😏❤
Che ne pensate di questo capitolo? Spero vi piaccia. Fatemelo sapere, mi raccomando🍬
-Roberta🌻

My mania is you - Federica e Riccardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora