146. Tanto e infinito amore

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Le luci dei lampioni illuminano il luogo intorno a me, mentre il cielo completamente nero, fa rilassare ogni mio singolo muscolo.
L'aria estiva rende la mia pelle lucida e appiccicosa e respiro profondamente, aspettando l'arrivo di Federica.
Il cuore sembra voler uscire dalla gabbia toracica, le mani tremano, le dita giocherellano fra di loro e il mio labbro inferiore viene costantemente torturato dai denti.
Alterno lo sguardo dalla porta al cielo, sperando che faccia presto. La voglia di rivederla è immensa, ma onestamente, potrei aspettarla per dieci ore consecutive.

Per lei, questo ed altro.

Poi... l'improvviso cigolio della porta mi fa risvegliare dai mille pensieri e quando incrocio i suoi occhietti color nutella, tutta il mondo intero sembra sparire per qualche secondo.
La mia maglia blu notte ricopre gran parte del suo corpo, lasciando scoperte le sue gambe setose. Ai piedi ha delle tenere ciabattine bianche e nonostante la stanchezza, il sorriso sul suo viso è sempre presente.
I suoi capelli sono raccolti in una coda spettinata e le sue guance hanno una leggera sfumatura di rosso.

Dio mio, è sempre bellissima.

"Cosa ci fai qui?" Domanda confusa avvicinandosi e il suo sguardo è perfettamente incrociato al mio, rendendoci un'unica e leggera anima.
"Avevo bisogno di vederti... stavo per impazzire, piccola."
Si butta fra le mie braccia e circondo il suo bacino immediatamente, attirandola verso il mio petto per stringerla di più.
Sento il suo fiato caldo soffiare sulla mia pelle e lascio un dolce bacino nell'incavo del suo collo.
Al contatto, riesco a sentire la formazione della pelle d'oca sulla superficie e penso non ci sia cosa più bella e intima di questa. "Ho fatto bene a correre da te?"
"Cristo, certo che si! Che domande fai?" Domanda a pochi centimetri dal mio viso e entrambi non aspettiamo altro che far toccare le nostre labbra leggermente tremanti.
Senza preavviso, lo faccio. All'inizio è rigida ma poco dopo si scioglie come un cristallo di neve sotto i raggi del sole.
Inizia a giocherellare con la mia lingua, facendola impazzire più volte.
Le sue piccole mani viaggiano su e giù per le mie braccia muscolose e io porto le mie sul suo bacino, pressandole sulla sua pelle calda ma coperta dal leggero strato della mia maglia.
Il resto sembra sparire e nel silenzio della notte, l'unico rumore che riesco a sentire è solo quello dei nostri baci che si confondono con i nostri respiri già irregolari.
Senza lasciarla per un secondo, cammino verso il muro dell'abitazione, pressando le nostre fronti per poterla baciare ancora e ancora.
Afferro le sue mani e le posiziono ai lati della sua testa, intrappolando il suo corpicino fra me e la parete.
"Che diavolo stai facendo?" Chiede con voce ansimante.
Le mie labbra iniziano a viaggiare sul suo collo, lasciandogli alcune carezze delicate che disegno con la punta della lingua. "Mmmh"
"Ti amo, Fede."
Stringo il suo sedere nella mia mano e un dolce gemito di piacere scappa dalle sue labbra. Quando si rende conto di aver alzato troppo la voce, si tappa la bocca facendo dei respiri profondi per rilassarsi.
Continuo a stuzzicare ogni millimetro del suo corpo, facendola letteralmente impazzire. Improvvisamente la sua mano afferra la mia, bloccandomi nei movimenti mentre la vedo guardarmi con gli occhi pieni di eccitazione e passione pura.
Inverte le posizioni e mi guida, a passi lenti, verso una meta a me sconosciuta.
"Dove stiamo andando, Fede?" Chiedo incrociando le nostre dita e devo ammettere che la curiosità sta sovrastando ogni singola cosa.
"Vieni... e non fare domande."
Annuisco lentamente e quando si ferma proprio di fronte la mia auto, il mio cuore fa un salto, provocandomi un leggero crollo delle mie gambe. "Sali."
Un brivido di eccitazione percorre la mia schiena e mi mordo il labbro, prima di fare quello che mi ha appena detto. Mi siedo sui sedili posteriori e la guardo mentre, con occhi attenti si solleva la maglia fino ai fianchi, posizionandosi a cavalcioni sulle mie gambe.

Cazzo.

Che paradiso.

"Cosa vuoi fare qui dentro, piccola papera pervertita?" Le chiedo baciando le sue labbra velocemente.
"Hai già capito... non fare domande"
"Vuoi davvero essere scopata in auto?" Domando insicuro, ma la cosa mi fa impazzire da matti.
"Parla bene e non usare questo linguaggio!" Mi rimprovera e appoggia le sue dita sul cavallo dei miei pantaloni prima di armeggiare contro la mia cintura.
"Scusami piccola. Intendevo dire..." Inizio e tossisco piano, schiarendomi la voce. "Vuoi davvero fare l'amore con me, qui dentro?"
"Beh... non sarebbe male. Non credi anche tu?" Il suo fiato soffia sul mio collo e passa la lingua sul mio lobo, facendomi mancare il respiro.
I suoi fianchi si muovono contro i miei e un gemito strozzato scappa dalle mie labbra leggermente secche.
"Cazzo... oh cazzo!" Alzo la voce e porto due dita sull bocca, bagnandole con la lingua prima di percorrere la sua coscia e arrivare sulla sua intimità coperta soltanto dal leggero slip di pizzo.
"Togliti questi jeans... ti prego" Piagnucola gettando la testa indietro e si avvicina a me, stringendomi fra le sue piccole braccia.
"Non così veloce..." Mormoro e scosto i suoi slip, inserendo un dito dentro di lei.
"Oh..." Chiude gli occhi di scatto e i suoi forti gemiti iniziano a far impazzire i miei ormoni, provocandomi un immediato bisogno di spogliarla e farle dimenticare il motivo per cui ci troviamo qui dentro. Spalanco maggiormente le sue gambe e inizio a fare dei movimenti circolari, stuzzicando la sua intimità, vogliosa solo per me. "Dio mio, Riccardo!" Afferra il mio ciuffo di capelli, e segue i miei movimenti cercando di soffocare ogni suo possibile urlo.
Improvvisamente blocco le mie dita, lasciandola insoddisfatta e lei mi fissa, aspettando che mi spogli per sentirmi del tutto. Il suo respiro è pesante e giuro che potrei raggiungere il limite solo a guardarla.
Velocemente sbottono i miei jeans e li faccio scivolare verso le mie gambe, leccandomi le labbra prima di unirle alle sue.
Appoggia un ginocchio sul sedile e toglie lentamente le sue mutandine lanciandole non so dove. Io ne approfitto per fare la stessa cosa e afferro i suoi fianchi, posizionandola di nuovo sopra di me.
Cerco le sue labbra e le lecco dolcemente, giocando con alcune sue ciocche di capelli.
"Riki, ti prego..." Si lamenta sbottonando i primi tre bottoni della camicia e intrufola la mano all'interno di essa, accarezzando la mia pelle scoperta.
Appoggio le mani sulle sue cosce e la attiro su di me, afferrando il suo labbro inferiore con i denti.
Si posiziona sul mio membro e con una lenta spinta, riesco a farmi spazio dentro di lei.
"Cazzo, piccola!"
I nostri occhi si chiudono di scatto e lei getta la testa sulla mia spalla, non riuscendo a dire neanche una parola.
Risucchio un respiro e afferro il suo viso con entrambe le mani per poter unire le nostre labbra.

Tremano.

Tanto.

Si allontana e si avvicina, aprendo ogni tanto gli occhi per poterli incrociare ai miei.
Per supporto, circonda il mio collo con le sue braccia e inizia a muoversi dolcemente su di me, gemendo piano sulla mia bocca.
"Dio mio, Fede..."
"C-cosa?"
"Ti amo."
"Ti amo anche io." Sussurra schiudendo le labbra leggermente arrossate. "Così tanto, Riccardo..."
"Più veloce... cazzo!" Esclamo a denti stretti e la mia voce suona come un bisogno.
Stringo il suo sedere con entrambe le mani e cerco di aumentare il ritmo con tutte le forze che ho in corpo, volendone di più.
"Ahh... Riccar-"
"Non fermarti, piccola!" Sussurro appoggiando la mia fronte con la sua. Perdo il respiro ogni volta che si muove sopra di me e non ho mai visto nulla di più bello.

Lo giuro.

"Fede, guardami un attimo..." Sussurro con con voce roca. I nostri corpi si cercano continuamente e si completano proprio come un piccolo cuore spezzato in due.
Alza la testa verso i miei occhi, mentre continua a fare l'amore con me velocemente. "Sei tutto quello che ho, amore mio"
L'unica cosa che riesco a sentire è soltanto amore.

Tanto e infinito amore.

Il mio cuore sembra uscire fuori dal petto e le mie ginocchia iniziano a cedere. Sento una scossa concentrarsi fra le gambe e l'unico colore che riesco a vedere è il nero.
"Anche tu..." Risponde e dai suoi occhi riesco a vedere che sta per arrivare al limite.
"Ancora un po' di più, piccola... ci sono quasi!" La prego, ma vorrei che questo momento non finisse mai.
Dopo pochi secondi raggiungiamo il culmine del piacere e un urlo soffocato scappa dalle sue labbra. "Oh cazzo!"
"R-Riccardo..."
Si lascia andare sul mio petto, completamente senza respiro e non l'ho mai vista più distrutta.
"Shhh... respira, sei stata bravissima."

🔥😏
Solo per voi!🔥 Spero vi piaccia.❤
-4 capitoli alla fine.😭
Baci e buon pomeriggio.
-Roberta❣

My mania is you - Federica e Riccardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora