150. Sei la mia mania

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"Sono passate quasi ventiquattro ore e ancora non riesco a credere che tu sia mia moglie" Sussurra Riccardo, guardandomi intensamente mentre gli preparo la colazione.
"Neanche io... è tutto così strano."
"Strano ma fottutamente bellissimo."
Mi giro verso di lui e appoggio il fondoschiena sul bancone per poterlo guardare.
I suoi occhi celesti incrociati ai miei formano un contrasto quasi accecante e non ho mai visto nulla di più perfetto.
"Sei felice vero?" Mi domanda con voce piccola. Corrugo la fronte e mi avvicino, aspettando che mi dia qualche altro dettaglio sulla domanda. "Cioè... sei felice di tutto questo? Di aver scelto me?" Continua notando la mia espressione lievemente confusa.

L'amore mio.

"Certo che lo sono! Nonostante le mille difficoltà e i nostri mille difetti, ho sempre scelto te e lo farò per tutta la vita."
"Tutta la vita? Me lo prometti, vero?"
La paura lo sta distruggendo e giuro che sarei disposta a ripeterglielo anche un milione di volte, pur di renderlo felice.
"Le promesse non sono mai state il mio forte, ma per te proverò a fare un'eccezione..." Ridacchio avvicinandomi e appoggio entrambe le mani sulle sue spalle, prima di chinarmi sul suo orecchio e soffiare sulla sua pelle morbida. "Si amore mio, ti sceglierò per tutta la vita. Tutta."
Lo sento sorridere e mi stringe i fianchi coperti dalla sua enorme maglia, prima di posizionarmi a cavalcioni sulle sue gambe. Circondo il suo collo con le mie braccia e lo avvicino a me, sfiorando più e più volte il suo collo scoperto.
Accarezzo le sue labbra e lo sento sorridere nel bacio che mi provoca un immediato fuoco all'interno del corpo.
"Sono così stanca, cazzo..." Piagnucolo appoggiando la testa sulla sua spalla e mi lascio cullare dal suo dolce respiro.
"Abbiamo solo tre ore di sonno, penso sia normale" Ridacchia lui.

È vero.

Abbiamo passato l'intera notte a fare l'amore, per poi riprendere fiato e ricominciare subito dopo. Le ore passavano, ma i nostri corpi erano lì... e si cercavano costantemente.
Le sensazioni erano infinite. Alcune volte dolorose ma bellissime.
I nostri respiri si mescolavano all'interno della stanza e cercavamo di soffocarli fra le confuse lenzuola.
"Si, è normale" Rido lasciando un bacio sulla sua guancia. Tende un braccio verso di me e io afferro il suo polso, appoggiando il mio palmo contro il suo, incrociando, con un'assurda lentezza, le nostre dita che si sfiorano con amore.
Scosta la mia maglia e sfiora la mia pelle nuda, provocandomi un brivido lungo la schiena. "Dio, quanto ti amo."
"Ti amo anche io, piccolo panda" Sorrido.
"Piccolo panda?" Domanda alzando un sopracciglio, leggermente confuso.
"È un nomigliolo tenero"
"Preferisco 'leone'. Mi si addice di più, innocente Paper..." Mi stuzzica pizzicando i fianchi e alle sue parole, sento un improvviso calore farsi spazio sulle mie guance.
"Lo penso anche io"
Il forte odore del caffè e il fastidioso rumore della caffettiera, mi fa sospirare e sono costretta ad allontanarmi per spegnere il gas. "Vuoi fare colazione con me o dobbiamo continuare a parlare di panda e leoni?" Domando e dalle sue labbra scappa una dolce risata che fa tremare ogni angolo del mio cuore.
"Facciamo colazione, moglie"
Nel preciso istante in cui giro lo sguardo, i miei occhi, si poggiano sulle due piccole figure di fronte a me.
"Sara! Mia! Vi siete svegliate!" Esclamo raggiungendole e loro mi sorridono debolmente, stropicciandosi gli occhietti leggermente assonnati. Schiocco un bacio sulle loro guance e prendo in braccio Mia, mentre stringo la manina di Sara.
Noto Riccardo raggiungerci e un enorme sorriso sorge sulle sue labbra, illuminando il suo viso. "Piccoline, avete dormito bene?" Le domanda.
"Molto... ma ho ancora molto sonno" Piagnucola la più grande.
"Amore... nel pomeriggio potresti riposarti per qualche ora e recuperare"
"Potrei farlo nel vostro lettone insieme a voi?" Domanda spostando lo sguardo da me al suo papà e io ridacchio lievemente alla scena.
"Certo, piccola! Dormiremo tutti insieme" Le rispondo e sento le manine di Mia, circondare il mio collo, mentre si accolla a me, respirando il mio dolce profumo. "Adesso possiamo fare colazione o no?" 
"Certo, facciamo colazione. Ho davvero molta fame" Ammetto facendo una smorfia e sento un leggero rumorino provenire dalla mia pancia.
"E come mai, Paper? Hai perso molte energie?" Mi sussurra all'orecchio e morde dolcemente il mio lobo, pressandolo fra le sue labbra.
"Spostati, idiota..."
Colpisco il suo fianco con il gomito e lo supero, appoggiando la piccola sulla sedia. "Mamma!" Esclama scuotendo le braccia verso di me e fra le sue piccole labbra sbuca un sorriso, mettendo in evidenza i piccoli dentini.
"Amore mio" Lascio diversi baci fra i suoi capelli e lei ridacchia piano, curvando teneramente la testa. Sposto lo sguardo verso Sara che ci guarda intensamente, con una piccola scintilla agli occhi. 
"Per me niente baci, mamma?" Domanda facendo il labbruccio e incrocia le braccia al petto. 
Mi catapulto verso di lei e comincio a lasciare una serie di piccoli bacini sul collo, avanzando verso le sue guance e poi sul suo nasino. 
"Tutti quelli che vuoi, principessa! I miei baci sono tutti destinati a voi"
Le sue piccole braccia mi circondano il collo e mi stringe in un caldo abbraccio, che mi fa gonfiare il cuore fino a fare aumentare l'intensità dei battiti.
"Riscaldo i cornetti e torno, va bene?" Mormoro lasciando un ultimo bacio sulla sua fronte. La vedo annuire e mi allontano, avanzando verso i fornelli.
Sento dei passi avvicinarsi e nel preciso istante in cui, due mani stringono il mio bacino, riesco a capire immediatamente a chi appartengono. "Riccardo..."
"Per me niente baci?" Domanda a voce bassa e soffia leggermente lungo il mio collo, provocandomi una leggera pelle d'oca.
"Ancora? Quelli di stanotte non sono stati sufficienti?"
"Evidentemente no... provvedi immediatamente, piccola papera" Continua e posso sentirlo sorridere contro di me.
"Come vuoi... " Faccio spallucce, girandomi verso di lui e lascio un piccolo e tenero bacio sulla sua guancia, passando velocemente sulle sue labbra leggermente arrossate. 
"Ancora..."
Lo accontento immediatamente e con la punta della lingua accarezzo il contorno di quest'ultime, facendogli chiudere gli occhi lentamente. Le schiude dolcemente e mi pressa contro il bancone, baciandomi con una delicatezza infinita.

"Sei e sarai sempre la mia mania, Paper"  Bisbiglia staccandosi dolcemente da me.
"Anche tu, Marcuzzo. Anche tu."

The end.

Domani pubblicherò un piccolo ringraziamento per voi e il primo capitolo della nuova storia!
Il titolo sarà: 'Tutto quello che ho - Federica e Riccardo'
Siete pronte, vero?💕
Vi auguro un buon pomeriggio e a domani💫
-Roberta🙊

My mania is you - Federica e Riccardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora