'La tua per sempre Paper.'
La mia piccola Paper. Infondo è vero, lei sarà sempre mia. Anche adesso, anche dopo tutto quello che è successo e che succederà.
Mi ritrovo a leggere più e più volte quella lettera, con l'inchiostro un po' sbiadito a causa delle mie lacrime. Mi sento un piccolo pezzo di vetro così fragile ma allo stesso tempo tagliente.
Sapevo che questa situazione non sarebbe durata molto, era troppo complicata per due complicati come noi.
Sento le guance pizzicare e bruciare per le troppe lacrime e passo una mano per asciugarle lentamente. Sento il cuore sgretolarsi in tanti piccoli pezzi e tutto quello che faccio è chiudere gli occhi e intrufolare la testa sotto il cuscino.
Stanco e frustrato dalla situazione, ormai un po' troppo triste mi alzo di scatto e afferro il giubbotto. Chiudo la porta velocemente e inizio a correre. Il vento soffia tra miei capelli e una serie di brividi e di scosse pervadono ogni singolo angolo del mio corpo. Non mi importa davvero di nulla se non quello di andare da Federica e chiederle che diavolo le passa per la testa.
"Non può farlo! Non può fottutamente farlo!" Mi ripeto per l'ennesima volta e mi metto il cappuccio, camminando a passi veloci fra le vie di quella città che ormai conosco meglio di me stesso.
Quando arrivo davanti al suo appartamento, corro verso la porta prima di bussare violentemente e far uscire quella rabbia incolmabile. "Che diavolo ti salta in mente? Hai idea di quanto sarà difficile starti lontano? Federica, ti prego... sappiamo entrambi che è difficile, ma non puoi abbandonarmi così! Mi avevi promesso di rimanere e non hai mantenuto nulla!" Urlo e il mio viso sarà sicuramente rosso dalla rabbia.
Sento un leggero rumore dall'altra parte come se qualcuno sfiorasse il lato destro della porta. "So che sei qui... posso sentirti" Le sussurro, appoggiando la fronte sul pezzo di legno e lo accarezzo con la mano. "Sai quanto sei importante per me... non puoi farmi una cosa simile" Sussurro e un'altra lacrima riga la mia morbida e bianca guancia. "Non mi importa di un cazzo a me basta avere te accanto e il mondo non esiste!" Ammetto e sospiro profondamente. "Rispondimi, Federica! Odio il silenzio" Alzo la voce e colpisco la porta con un pugno.
"Vai via, fallo per me... ti prego" Farfuglia dall'altra parte e quando sento la sua voce, la catastrofe all'interno del mio corpo, si placa per un attimo. Non vederla e non poterla guardare negli occhi è frustrante, ma mi accontento.
"Non puoi dirmi di fare una cosa del genere..." Rispondo a tono.
"Si che posso farlo!" Bisbiglia e io scuoto la testa. "Lasciami andare e giuro che io lo farò con te. Ho bisogno di una storia d'amore più semplice, più adatta alla mia età. Capisci?"
"No che non lo capisco. Come potrei? Hai idea di quello che mi stai chiedendo?" Urlo e sento un singhiozzo scappare dalle sue labbra. Sentirla piangere mi fa star male e un'altra lacrima riga lentamente la mia guancia.
"Ho già sofferto abbastanza in tutta la mia vita, non pensi che meriti anche io un po' di felicità?"
"Si che lo penso! Voglio solo che tu sia felice, a me basta questo"
"E allora lasciami andare..." Mormora e io chiudo gli occhi lentamente, cercando di realizzare quello che ha appena detto. "Ti prego, Riko"
"Prima di andarmene... vorrei dirti delle cose che non ti ho mai detto, forse anche perché non ne ho avuto modo..." Mormoro e mi siedo per terra a gambe incrociate, appoggiando la testa sul muretto dietro di me. "Avrei voluto fare anche io tante cose con te. Se avessi saputo che sarebbe finita così, ti avrei baciato di più, stretta di più e sussurrarti quante più cose all'orecchio. Ti avrei portato di nuovo su quella spiaggia e ti avrei baciato sotto le stelle, per farti sentire la mia piccola principessa. Avrei voluto fare l'amore con te proprio lì, tra gli scogli come succede nelle favole e risvegliarci con il rumore del mare, i raggi del sole che ci illuminano leggermente e gli uccellini che canticchiano. Aprire gli occhi e guardarti dormire proprio a fianco a me, per poi svegliarti e rifarlo di nuovo fino a quando non siamo sfiniti e senza respiri. Avrei voluto baciarti quei sorrisi che nell'ultimo periodo sono diventati la ragione per cui vado avanti e ti avrei sussurrato che da quando ci sei tu la mia vita fa meno schifo. Non abbiamo avuto tempo e dubito che ce l'avremmo in futuro, Federica." Le dico e alla fine del discorso sono completamente senza fiato. "Se desideri che io vada via, lo farò... ma non ti prometto che non tornerò a prenderti. Lo farò e al più presto possibile, te lo giuro, Paper." Sussurro e mi alzo prima di sfiorare un'ultima volta l'angolo della porta. "Sussurrami un'ultima parola prima che vada via, Fede... ti prego" Farfuglio e aspetto disperatamente una risposta da parte sua.
"A presto" Bisbiglia con la voce spezzata dal pianto. Sento il dolore alleviarsi leggermente e sospiro. Abbasso lo sguardo e inizio a camminare lontano da quel posto.
Non so cosa succederà quando la incontrerò all'Università, sono certo che non ce la farò e mi sentirò improvvisamente triste. Ma devo cercare di andare avanti. Per me. Per lei. Per noi.Pov's Federica
Quante parole sussurrate attraverso quella porta chiusa, con quella paura di vedersi e quella di non resistere. Mi ha fatto bene sentire quelle parole, ma non hanno fatto altro che farmi sentire più triste. Mi manca di già, ma se voglio il meglio per me, so che dovrò stargli lontano. Conoscendolo, so che non si arrenderà facilmente e so anche che quando troverò un motivo per respingerlo, lui ne troverà quattro per tenermi con sè.
"Figliola, cos'hai? Hai gli occhi spenti. È successo qualcosa?" Mi domanda mia mamma attraverso lo schermo del computer.Riesce a capire come sto realmente anche attraverso uno stupido schermo.
"N-nulla in realtà... stanotte ho dormito davvero pochissimo e ho un po' la testa fra le nuvole..." Mento e lei scuote la testa.
"Non ci credo... dimmi che cosa ti succede" Mi dice chiaramente, non arrendendosi.
"Posso chiederti una cosa?" Domando incrociando le braccia al petto e lei annuisce, guardandomi negli occhi.
"Quando pensi che quella persona è il tuo futuro, ma un problema improvviso cambia i piani... è meglio lasciarla andare o continuare a lottare per non perderla?" Domando cercando di non scoppiare di nuovo a piangere.
"Dipende... alcune volte è meglio perdersi, ma se ne vale la pena, non lasciarla andare. Lotta con tutte le tue forze per farla rimanere al tuo fianco" Mi dice dolcemente e io annuisco. "Come si chiama questo famosa persona?"
"Riccardo... si chiama Riccardo."Ahhh...
So di essere cattiva... ma giuro che cercherò di risolvere la situazione👯😏
Spero che questo capitolo vi piaccia! Mi raccomando fatemelo sapere❣
Finalmente sono in vacanza... cercherò di scrivere più capitoli possibili e giuro che un giorno di questi vi accontenterò con il doppio aggiornamento.☻ PROMESSO💕
Vi mando un bacio enorme e a presto😘
-Roberta🐝
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My mania is you - Federica e Riccardo
FanfictionFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Si incontrano per caso ma si tengono per scelta. Caratteri opposti. Pensieri diversi. Ma solo una cosa riesce a renderli simili: l'amore che provano l'un l'altra. #5 IN FAN FICTION 30/04/2018