106. La famosa busta...

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I luminosi fari illuminano la mia città, rendendola tremendamente bella.
Aumento la velocità, sfrecciando lungo il viale per raggiungere casa mia al più presto. Cerco di archiviare le numerose domande che frullano nel mio cervello e scendo velocemente dall'auto.
Raggiungo l'entrata e nel momento in cui apro la porta, un'ondata di pulito mi pervade le narici. Sorrido all'istante e curvo la testa, vedendo Sara scattare velocemente in piedi e venire verso di me. "Amore di papà"
Appoggio le ginocchia sul pavimento e spalanco le braccia, stringendola forte a me.
"Vieni, andiamo da mamma" Sussurra stringendo la mia mano nella sua e mi guida verso il divano.

Eccola lì la mia Fede.

Le sue labbra sono leggermente schiuse, le sue guance arrossate e le sue mani si trovano sulla sua pancia.
Mi avvicino lentamente a lei e mi siedo in un piccolo angolo, prima di accarezzare la sua guancia con l'indice. "Fede..."
Corruga leggermente la fronte e dalle sue labbra esce un piccolo lamento, seguito da un leggero movimento del viso.
Apre leggermente gli occhi e nel preciso istante in cui lo fa, iniziano a brillare immediatamente.
"Riko..."
All'undire del nome con cui mi ha appena chiamato, un brivido mi percorre immediatamente la schiena, facendomi rabbrividire.
Afferra la mia mano prima di incrociarla alla mia lentamente. "Mi sento così male..."
"Ehi... sono qui, shh" Sussurro avvicinandomi e appoggio la mia fronte contro la sua, sfiorando la punta del suo naso. "Sono qui solo per te, amore mio"
Posso sentirla sorridere e quando inzio ad accarezzare il suo collo con dolcezza, i suoi muscoli si rilassano improvvisamente.
"Stai qui tutta la notte, ti prego. Ho bisogno di te." Bisbiglia e mi giro verso Sara che alla scena, non fa altro che sorridere.
"Mamma, sei contenta che ho chiamato papà?" Le chiede accarezzando le punte dei suoi capelli.
"Si, piccola... sono tanto contenta" Mormora con un filo di voce e le fa un piccolo sorriso.
"Vuoi mangiare qualcosa, Fede?" Le chiedo sfiorando le sue sopracciglia con le dita.
"No, ho la nausea di tutto" Piagnucola e io sospiro.

Dio mio.

"Riposati..." Le consiglio a bassa voce e la vedo annuire.
Dopo pochi minuti la vedo crollare di nuovo e mi stacco dolcemente dal suo piccolo corpo, prima di prendere mia figlia in braccio e portarla in cucina.
"Vuoi del latte, principessa?" Le domando afferrando la sua tazza rosa.
"Si. Lo bevi anche tu con me?"
I suoi occhietti brillano e sorrido immediatamente.
"Certo!" Le dico e verso un po' di latte all'interno delle tazze, posizionandole dentro il microonde subito dopo.
Nell'attesa che sia pronto, fisso un punto di fronte a me e ripenso per un secondo a Federica.
Ogni singolo sintomo si ricollega ad una possibile gravidanza. Il mal di testa, la nausea, gli esami di questa mattina.

Dio mio, come ho fatto a non pensarci prima?

"Ho bisogno di avere quegli esami fra le mani..." Penso ad alta voce e vedo Sara guardarmi confusa.
"Che cosa hai detto, papà?" Mi chiede avvicinandosi e io sospiro.
Mi abbasso alla sua altezza e accarezzo dolcemente le sue braccia.
"Ti va di aiutarmi, piccolina?"
"A fare che?"
"Dobbiamo cercare una piccola busta bianca con delle scritte nere... all'interno ci sono delle analisi" Le dico a bassa voce.
"Controlliamo in ogni angolo... ho bisogno di trovarle"
"A cosa ti servono?" Mi chiede curiosa e sapevo benissimo che, presto o tardi, questa domanda sarebbe arrivata.
"Per lavorare" Mento accarezzando le punte dei suoi capelli e lei annuisce, poco convinta. "Mi raccomando, cerchiamo di non svegliare mamma"
"Faremo silenzio, papà... te lo prometto" Sorride facendomi la linguaccia e io ridacchio, alzandomi. 
"Se dovessi trovarle, il tuo premio sarà un enorme gelatone!" Sorrido e i suoi occhi brillano all'istante. "Quindi, pronti... partenza... via!" Esclamo cercando di trasformare questa 'ricerca' in un divertente gioco e la vedo scattare velocemente verso il salotto. Sbircio fra i numerosi fogli sulla mensola della cucina, fra le mille cose nella sua borsa e fra i cassetti, ma non c'è traccia. 
Corro in camera da letto e vedo mia figlia spulciare all'interno dell'armadio. "Trovate?"
"Non ancora... ma lo farò presto! Sono sicura che vincerò io questa gara" Si vanta ondeggiando i capelli e io scoppio a ridere. 

È proprio uguale a sua madre.

"Lo penso anche io... sei troppo furba, figliola" Sospiro e continuo a cercare, pregando Dio che quello che cerco, riuscirò ad averlo presto.
"Credo di aver trovato la famosa busta... è questa?" Domanda euforica e mi giro di scatto verso di lei, raggiungendola velocemente. "La mamma mette sempre qui le cose importanti"

Dio mio, eccola lì. Finalmente!

"Si, amore mio! Sei un fottuto genio!" Esclamo euforico prendendola in braccio.
"Fo... che? Cosa significa?" Chiede arricciando le labbra e io scoppio a ridere.
"Non importa... è una strana parola che dicono solo i grandi" Le dico. "Sei stata bravissima, piccola... domani un mega gelato per te!"
"Si!" Urla alzando le braccia e prendo la famosa busta bianca, stringendola fra le dita.
"Aspettami in cucina... arrivo prestissimo" Le dico e lei si alza sulle punte, lasciando un piccolo e candido bacio sulla mia guancia prima di uscire dalla camera.
Mi siedo sul letto e faccio un profondo respiro, prima di guardare il nome a cui appartengono le analisi.

'Federica Carta'

Cazzo... sono le sue. Ne ero più che certo.

Cerco di farmi coraggio e sollevo la linguetta, precedentemente aperta da lei, prima di afferrare il foglio perfettamente piegato.
Le mie mani tremano e il mio cuore inizia a pompare velocemente, facendomi mancare quasi il respiro. Forse sto facendo la cosa sbagliata, non è corretto sbirciare fra le cose della propria donna, ma io ho bisogno di sapere la verità.
Caccio via ogni pensiero e sospiro, prima di aprire il foglio e spostare gli occhi verso il basso. Li chiudo di scatto, non avendo il coraggio di leggere il risultato, ma devo cercare di farlo. Li riapro molto lentamente e quando leggo quella piccola e breve parola in grassetto, sento il mio cuore fermarsi per un istante e un sincero sorriso nasce sulle mie labbra.

Esito: positivo.

Un altro piccolo Marcuzzo sta per arrivare e io direi di festeggiare!!🍾🍷🍻
Chi vuole unirsi a me?😂😎
Adesso aspettiamo soltanto il ritorno dei Rederica😏
Spero che questo secondo capitolo della giornata vi piaccia😘
Buonanotte, stelline. A domani💞🌟
-Roberta⛱

My mania is you - Federica e Riccardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora