Pov's Federica
"Ti va di fare colazione con me?" Chiedo a Riccardo varcando la soglia della cucina. "Così ritorniamo a qualche mesetto fa..."
"Si, ne ho bisogno" Sussurra a bassa voce e mi sorride.
Aver fatto pace con lui mi tranquillizza e ora come ora, niente e nessuno mi fa paura.
Ho lui e non mi serve nient'altro.
"Comunque non mi hai ancora detto come hai saputo che aspettassi un altro bimbo..."
"Beh diciamo, che ho avuto una complice abbastanza furba..." Fa spallucce e ridacchia leggermente sotto i baffi.
"E chi sarebbe?"
"Una bimba... si chiama Sara Marcuzzo. La conosci?"
"Oddio mio... e che diavolo le hai detto per farti aiutare? Non il reale motivo, spero..." Sospiro spalancando gli occhi e lui scoppia a ridere.
"Segreto professionale, Paper"
Alzo gli occhi al cielo e afferro la caffettiera, iniziando a preparare il caffè.
Solo Dio sa quanto mi era mancato tutto questo e adesso posso dire di essere felice realmente.
Lo sento avvicinarci e le sue mani si appoggiano sui miei fianchi, stringendoli dolcemente.
"Mi mancava tantissimo vederti ai fornelli" Sussurra appoggiando le labbra sul mio collo e inizia a giocare con il lobo del mio orecchio.
"A me mancavi te..."
Curvo la testa per poter lasciare un bacio sulla sua guancia e lo vedo sorridere.
"Mamma, papà..." Sussurra Sara alle nostre spalle e io mi giro velocemente, trovandola vicino alla porta ancora assonnata.
"Ben svegliata, amore mio" Esclama Riccardo raggiungendola.
"Avete fatto pace?"
"Perché questa domanda?" Le domando sfiorando i suoi capelli perfettamente lisci.
"Eravate molto vicini e non ci stavate da molto tempo..." Osserva e io guardo Riccardo che in tutto ciò, se la ride.
"Si, amore... abbiamo fatto pace" Sussurra lui con un sorrisone.
"Mamma, quindi hai perdonato papà?" Mi domanda e i suoi occhi brillano.
"Si, piccolina... ho perdonato papà"
Un piccolo sorriso sorge sulle sue piccole labbra e posso notare quanto sia felice. "Sei contenta?"
"Tantissimo!" Esclama, tuffandosi fra le nostre braccia e ci stringe forte, facendoci quasi mancare il respiro.
"Anche noi lo siamo, piccolina" Mormora Riccardo accarezzando la sua guancia morbida.
"Quindi torneremo ad essere la famiglia che eravamo prima, giusto?" Chiede ingenuamente e io sposto lo sguardo verso l'uomo di fianco a me.
Stringo le labbra in una sottile e sospiro lievemente.
"Si, amore... cambierà soltanto una cosa" Inizio cercando di formare una frase di senso compiuto.
"Cosa?"
"Presto non sarai più da sola. Arriverà una sorellina o un fratellino che ti terrà compagnia" Le dico e alle mie parole vedo i suoi occhi riempirsi di lacrime. Appoggia le manine sulle labbra, incredula e sento una strana sensazione al cuore, forse felicità.
"Quindi diventerò la sorella maggiore?"
"Si, piccolina"
"Oddio che bello!" Esclama commossa e credo di poter scoppiare a piangere in qualsiasi momento, per le immense e infinite sensazioni di questa giornata.
Riccardo la stringe fra le sue braccia e poi mi guarda, lanciandomi un bacio volante.
"E adesso dove si trova il mio fratellino?" Ci chiede con voce piccola.
"Dentro la mia pancia" Le rispondo appoggiando entrambe le mani sul ventre. "Nascerà fra esattamente nove mesi..."
"Quindi crescerà lì dentro, giusto?"
"Esatto" Continuo cercando di non dilungarmi troppo.
"E com'è successo?" Chiede retoricamente e io spalanco gli occhi, sentendo il mio sangue fluire velocemente all'interno delle mie vene.
"Com'è successo..." Ripeto sperando di trovare una giusta teoria.
"La mamma ha inghiottito un piccolo seme, ecco tutto" Mente Riccardo e io scoppio a ridere, non riuscendo a trattenermi.Un seme?
Ma che diavolo?
"Da dove l'hai preso questo semino, mamma?"
"Emmh... tuo papà... l'ha procurato lui per me!" Mormoro sperando che non faccia altre domande imbarazzanti.
"Si, esatto... ho fatto tutto io" Si intromette con un sorriso malizioso e io alzo gli occhi al cielo. "Di solito si comprano al supermercato..."Oh Gesù.
La situazione sta degenerando.
"Quindi possiamo comprarne tantissimi... così avrò tanti fratellini e tante sorelline!" Urla contenta e io alzo gli occhi al cielo, frustrata.
"Un esercito, amore" Esclama lui e tutto quello che mi chiedo è perché ho un fidanzato così cretino come lui.
"Che dite se facciamo colazione tutti insieme e la smettete di parlare di eserciti e bambini?" Propongo raggiungendo il tavolo e sento urlare un 'si' da parte di entrambi.
Appoggio le nostre solite tre tazze sulla superficie e attendo il loro ritorno.
"Comunque Fede, era normale che queste domande da parte della bimba sarebbero arrivate." Mormora Riccardo avvicinandosi e Sara corre verso il salotto.
"Si, certo... era normale, ma la storia del supermercato potevi anche evitarla..." Sospiro e lui ride sotto i baffi.
"È stata la prima cosa a cui ho pensato"
"Sei un caso perso..."
"Almeno sono stato credibile?" Domanda facendo spallucce.
"Moltissimo... questa si che è una spiegazione da medico professionista!" Lo prendo in giro e lo vedo mordersi dolcemente il labbro inferiore.
"Posso sicuramente fare di meglio..." Si vanta, pressando la mia schiena contro il suo petto e un piccolo brivido percorre la mia spina dorsale.
"Dai... lasciami preparare la colazione, Riko" Pignucolo cercando di dimenarmi dalla sua presa. Scosta la mia maglia dolcemente e la sua mano finisce sul mio ventre nudo accarezzandolo con dolcezza. "La bimba potrebbe tornare a momenti..."
"Non sto facendo nulla di male..." Si difende attaccando le sue labbra sul mio collo.
Socchiudo lentamente gli occhi, godendomi a pieno questa sensazione paradisiaca che mi fa letteralmente sfiorare il cielo con un dito.
"Non mi pare... mi stai praticamente mangiando!" Lo correggo alzando gli occhi verso il soffitto e lui ridacchia. "E dovresti seriamente smetterla di farlo."
"Perché?" Chiede con un pizzico di malizia. "Ti da fastidio?"
"No... semplicemente mi distrai" Rispondo incrociando le nostre dita sul mio ventre.
"Mamma, papà... oggi usciamo? È domenica!" Domanda la piccola raggiungendoci e io spingo velocemente Riccardo via dal mio corpo.
"Non credo, piccolina... dobbiamo cercare di riposarci, domani devi andare all'asilo e noi a lavoro..."
Delusa, sposta lo sguardo verso il suo papà che, alla scena sorride dolcemente.
"Non ascoltare la mamma... lei è scema" Ride. "Oggi ti porto in un posto, amore mio" Continua e vediamo gli occhi di nostra figlia, brillare di felicità.
"Dove?"
"In un posto speciale"
"Di cosa sta parlando, mamma? Tu lo sai?" Mi domanda alzando lo sguardo verso di me.
"Credo di aver capito."E voi? Avete capito di che posto sta parlando?🤔❤
Provate ad indovinare su...🙈
Spero che questo capitolo vi piaccia! Tutto si è risolto e la famiglia Marcuzzo è ritornata!❤
Vi mando un enorme bacione e al prossimo aggiornamento🦁
-Roberta💥
STAI LEGGENDO
My mania is you - Federica e Riccardo
FanfictionFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Si incontrano per caso ma si tengono per scelta. Caratteri opposti. Pensieri diversi. Ma solo una cosa riesce a renderli simili: l'amore che provano l'un l'altra. #5 IN FAN FICTION 30/04/2018