"Queste sono le chiavi del suo appartamento, Federica" Sorride la proprietaria della casa, dove abiterò per questo arco di tempo.
"Grazie mille" Rispondo e afferro il mazzo di chiavi, prima di stringerle la mano e dirigermi verso il portone. Due piantine sono ai lati di quest'ultima e tutto questo mi ricorda casa mia.
Afferro la maniglia, prima di inserire la chiave e girarla, aprendo la porta.
Conosco già la casa, qualche giorno fa portai qui i miei genitori per avere un loro parere sull'appartamento e mia mamma mi aiutò a sistemarlo nei migliori dei modi.
Quando varco la soglia di casa, sospiro lentamente prima di accendere la luce. C'è la temperatura leggermente bassa e decido di accendere il riscaldamento.
Inizio a sistemare le varie cose all'interno dell'armadio e compongo il numero di una pizzeria qui vicina, per ordinare del cibo.
Accendo la tv e inzio a guardare una serie televisiva per cercare di combattere un po' di noia.
D'improvviso il mio telefono inizia a vibrare insistentemente e lo afferro rispondendo alla chiamata. "Pronto, mamma?" Sussurro, mentre addento un pezzo della mia pizza.
"Amore, sei arrivata a casa? Va tutto bene?" Chiede allarmata.
"Si, va tutto benissimo. Sto mangiando della pizza, non avevo molta voglia di cucinare" Ridacchio e posso sentirla sospirare.
"La casa senza di te è completamente vuota" Mormora e un vuoto improvviso allo stomaco si fa spazio dentro di me.
"Mi mancate un casino" Mormoro e guardo il soffitto per cercare di trattenere le lacrime. "Adesso attacco, altrimenti scoppio a piangere" Le dico dolcemente tirando su con il naso.
"Va bene, amore di mamma. Buonanotte e in bocca al lupo per domani" Mormora e un sorrisino compare fra le mie labbra.
"Grazie mamma. Buonanotte anche a voi" Rispondo e attacco la chiamata.La sveglia suona puntualmente alle sette e la luce del sole filtra attraverso i vetri della mia camera.
Stanotte ho dormito pochissimo, l'ansia ha preso completamente il sopravvento e solo al pensiero che oggi sarà il mio primo giorno all'Università, mi si chiude lo stomaco.
Mi alzo di scatto e caccio via le coperte, prima di dirigermo in bagno. Sembro veramente una pazza psicopatica, i miei capelli sono leggermente scompigliati e i miei occhi sono ancora socchiusi a causa del sonno. Mi spoglio velocemente prima di entrare nella doccia. Dopo circa mezz'oretta sono pronta e prima di uscire mi guardo allo specchio.Sono presentabile, no?
Immagino di si.Sospiro per le mie stupide paranoie e afferro la borsa prima di uscire. Il freddo mi colpisce immediatamente e rabbrividisco all'istante.
Si sente il leggero fruscio delle foglie che si muovono tra di loro e il vento accarezza delicatamente i miei capelli.
Inzio a camminare verso l'Università e quando varco la soglia del cancello, inizio a sentire quella strana sensazione al cuore. Forse felicità o forse... paura.
Mi faccio spazio tra la folla e inizio a cercare l'aula. La trovo immediatamente e avanzo verso la seconda fila prima di sedermi. Ci sono diversi ragazzi e la stanza si riempe davvero in pochissimo tempo. "Posso sedermi qui?" Domanda una ragazza alta e dai capelli ricci e io annuisco, sorridente. "Che ansia" Esclama sospirando.
"È tutto così strano, sembra di aver cambiato mondo" Mormoro mettendo una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Già, ma ne vale la pena" Risponde e si gira verso di me. "Piacere di conoscerti, io sono Shady" Sorride e mi pone la mano, prima che io la stringa dolcemente.
"Io sono Federica. Il piacere è tutto mio" Sorrido ampiamente e osservo tutto quello che c'è di fronte a me. Il mio sguardo si sposta verso la porta e un ragazzo dagli occhi azzurri avanza verso i banchi, prima di sedersi.Quel ragazzo.
Quegli occhi azzurri.Riccardo.
La mia bocca si spalanca all'istante a tale visione, e non posso fare altro che sorridere.
"Ehh... Cristo Santo, che gran figo!" Esclama Shady guardandolo e io scoppio a ridere.
"Si chiama Riccardo" Sussurro e lei scatta velocemente a guardarmi.
"Lo conosci?" Alza la voce e io appoggio una mano sulle sue labbra per non farle alzare la voce.
"Si, ci siamo conosciuti ieri in aereo" Rispondo e lei alza le sopracciglie, prima di abbassarle velocemente.
"E cosa stai aspettando ad andarci?" Domanda con voce ovvia.
"Ma va, smettila! Non si ricorderà neanche" Alzo gli occhi al cielo, cercando di convincerla che sia così.
"Non lo saprai mai se non vai da lui" Dice facendo spallucce e io scuoto la testa.
"Cercherò di convincerti, ne sono certa" Mormora e l'arrivo del professore la fa zittire immediatamente.
Poco dopo, giro lentamente la testa e Riccardo è proprio nella quarta fila opposta alla mia. Le sue labbra sono socchiuse, mentre ascolta attentamente le parole del professore. Poi lo vedo girarsi velocemente e i suoi occhi azzurri si incrociano velocemente con i miei. Lo vedo sorridere immediatamente e pizzico i polpastrelli delle mie dita, prima di mordermi il labbro.
Distolgo lo sguardo e ritorno ad ascoltare l'insegnante mentre espone il suo programma."Potete andare" Esclama il professore dopo aver finito la sua lezione e io sospiro, prima di alzarmi.
"Ci vediamo domani, Shady" Sorrido e afferro la mia borsa.
"A domani, piccolina" Mormora con un sorriso ed esco fuori dall'aula. Faccio un profondo respiro e mi sento leggermente più leggera.
"Federica!" Urla qualcuno e mi giro, riconoscendo all'istante quella voce.
"Riccardo!"
"Non mi aspettavo assolutamente di ritrovarti qui" Mormora e posso vederlo che è sorpreso.
"Neanche io" Rispondo e lo vedo sogghignare leggermente.
"Allora penso proprio che ci vedremo ogni santo giorno!" Fa spallucce. I suoi occhi azzurri brillano e le sue dita torturano le sue labbra. "Spero che tu sia felice!" Fa spallucce e si gratta la nuca, imbarazzato.
"Io... umh... c-certo" Balbetto. "Tu lo sei?" Chiedo di rimando, aspettando una sua risposta.
"Si che lo sono" Mi fa l'occhiolino e abbasso lo sguardo verso le mie scarpe, diventate improvvisamente, interessanti. "Ti piace qui?" Mi chiede corrugando leggermente la fronte.
"Si è tutto bellissimo" Rispondo.
"Perché ci sono io" Risponde modesto e io alzo gli occhi al cielo.
Sposto lo sguardo verso le sue mani che tengono saldamente stretto il libro e un taccuino. Su quest'ultimo noto il suo nome scritto in alto a destra, a caratteri piccoli.'Riccardo Marcuzzo'
"Marcuzzo, sei poco modesto" Lo stuzzico e lui alza un sopracciglio. Nonostante ciò riesco a intravedere un piccolo sorrisino che emerge sulle sue rosse labbra.
"Come fai a sapere il mio cognome?" Domanda corrugando la fronte e io rido.
"Segreto" Sussurro e lui sospira, prima di passare una mano tra i suoi capelli.
"I segreti sono stati creati per essere svelati" Dice e la sua voce è bassa e rauca.
"Uhhh, come siamo poetici" Lo prendo in giro e mi metto in punta di piedi prima di dondolarmi su me stessa.
Inizio a camminare e lui mi segue, camminando al mio fianco. "Posso sapere il tuo, ragazza che dorme in aereo?" Mi chiede ricordando perfettamente il giorno di ieri.
"E se non te lo volessi dire?" Lo prendo in giro e posso sentirlo sospirare.
"Devi farlo." Dice velocemente. "Per forza." Aggiunge a voce bassa.
"Lo faccio solo perché mi va a me, non perché me lo dici tu" Chiarisco.
"Mmmh, molto chiara la ragazza" Ride e io gli faccio l'occhiolino.
"Federica Carta... piacere, collega" Gli dico con un sorriso, e gli pongo la mano.
"Carta..." Mormora e la stringe sulla sua, prima di guardarmi negli occhi. "Bel cognome"
"Anche Marcuzzo non scherza" Mormoro e lui mi fa l'occhiolino. "Io adesso devo scappare a pranzo, ci vediamo domani"
"A domani, signorina Carta" Sorride. "Buon pranzo"
"Anche a lei" Scherzo e lui scoppia a ridere.Non ve lo aspettavate vero?😏
Siete felici?🌺😍
Ci saranno tante cose belle belle. Siete pronte?
Se riesco, domani pomeriggio arriverà un altro capitolo solo per voi.💕
Vi mando un grande bacio e al prossimo aggiornamento.🐹
-Roberta🦄
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My mania is you - Federica e Riccardo
FanficFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Si incontrano per caso ma si tengono per scelta. Caratteri opposti. Pensieri diversi. Ma solo una cosa riesce a renderli simili: l'amore che provano l'un l'altra. #5 IN FAN FICTION 30/04/2018