105. Mille domande

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Pov's Riccardo

Un mese.
È passato un fottuto mese dall'ultima volta che ho sfiorato le labbra della mia Paper.
Mi ha detto di aver bisogno un po' di tempo e io sto facendo quello che lei desidera. Sto cercando di mantenere le distanze anche se è molto difficile farlo. Le ho sempre detto che l'avrei aspettata, ma questa situazione sta distruggendo me è quello che rimane del mio cuore.
Ci vediamo praticamente ogni giorno e ogni santa volta, avrei voglia di baciarla e farle solo Dio sa cosa.
Ogni secondo che passa mi manca sempre di più e solo quando stiamo insieme, il dolore sembra diminuire. So che per lei è lo stesso, posso notarlo dai suoi occhi e non può assolutamente mentirmi.
Spero che questo brutto periodo finisca e che al più presto possibile, ritorni tutto come prima.
L'unica cosa che riesce a reggermi in piedi in questo momento è soltanto Sara; mi basta guardare il suo bellissimo sorriso e tutto questo casino all'interno della mia mente sparisce immediatamente. È soltanto merito suo se io e Federica, oggi, siamo ancora uniti nonostante tutto quello che sia successo negli ultimi mesi.
Caccio via ogni singolo pensiero, cercando di concentrarmi sul mio lavoro. È quasi mezzogiorno e penso seriamente di aver bisogno di una pausa.

Sto letteralmente impazzendo.

Presso il dito sul tasto del computer, oscurando il piccolo schermo. Afferro il mio cellulare e raggiungo la porta, dirigendomi al primo piano.
Nel preciso istante in cui lo faccio, sento la voce di Federica risuonare all'interno del corridoio e curvo la testa per guardare meglio, focalizzando la scena.
"Perfetto! Grazie mille... ci vediamo domani" Le sento dire e afferra una piccola bustina bianca prima di raggiungere l'uscita.
Penso abbia ritirato delle analisi ma non voglio pensare delle cose che siano errate. Caccio via ogni tipo di pensiero e la raggiungo immediatamente.
"Federica!"
Nel momento in cui mi sente, si gira di scatto e posiziona la piccola busta dietro la sua schiena, nascondendola.
"Riccardo!"
"Come mai hai ritirato quelle analisi?" Domando guardandola. I suoi occhi sono privi di luce, sarà sicuramente molto stanca.
"Mi hai spiato, Marcuzzo?" Domanda incrociando le braccia al petto. Sulle sue labbra nasce un piccolo sorriso che fa automaticamente sorridere anche me.
"Mi trovavo da quelle parti e ti ho vista" Le dico sinceramente facendo spallucce. "Ma non importa... non hai ancora risposto alla mia domanda"
"Queste analisi non sono le mie" Dice mettendole in borsa e distoglie immediatamente lo sguardo. "Sono di una mia paziente"

Sta mentendo.

"Da quanto tempo non mi dici più la verità, Paper?" La stuzzico portando il mio labbro inferiore fra i denti.
"Questa è la verità... non ti sto mentendo"
"Non so perché ma non riesco a crederti... c'è qualcosa nei tuoi occhi che mi impedisce di farlo" Bisbiglio e lo penso davvero.
"Peggio per te" Si difende facendo spallucce e io sospiro. "Adesso devo andare... ci vediamo più tardi" Sussurra frettolosamente.
La conosco troppo bene e riesco a capire benissimo che sta scappando da me, per non parlare più di questo argomento. Quando sta per girarsi, la mia mano afferra immediatamente il suo polso, facendola voltare di scatto verso il mio viso.
"Vai via senza darmi un bacio?" Le dico facendo un piccolo sorriso malizioso.
"Riccardo, ci rivediamo fra mezz'ora..." Sospira alzando gli occhi al cielo.
"Ma cosa importa? Io lo voglio comunque."
Sbuffa leggermente, ma so che ama questo mio comportamento. Si alza sulle punte e appoggia entrambe le mani sulle mie spalle, prima di lasciare un piccolo bacio sulla mia guancia. Vorrei dirle di spostarsi verso destra e sfiorare le sue labbra con le mie, che in questo ultimo periodo non aspettano altro.
"Eccoti accontentato, bimbo!" Sorride facendomi la linguaccia e sono estremamente soddisfatto per aver raggiunto il mio obiettivo.
"Adesso va molto meglio" Sospiro sorridente e lei scuote la mano prima di allontanarsi e raggiungere la sua auto proprio di fronte a noi.
Mi sorride un'ultima volta mentre la fisso attentamente, prima che sfrecci lungo il viale, lasciandomi da solo con mille domande che continuano a frullare nella mia mente.

***

"Non mangi stasera?" Mi domanda mia madre mentre apparecchia la tavola.
"Non ho molta fame" Le rispondo sedendomi sulla sedia e posso sentirla sospirare.
"È successo qualcosa con Federica?"
"No, semplicemente mi manca un po' e in questo momento vorrei tanto essere lì con lei... tutto qui"
"Figliolo, lo so... ma devi darle tempo. Non è una situazione facile" Sussurra accarezzando la mia spalla con dolcezza.
"Non credo di riuscire a stare ancora senza di lei... è impossibile" Le dico sinceramente e lei spalanca le braccia, stringendomi forte sul suo petto.
"Passerà presto, ne sono più che certa" Mi consola, scombinando i miei capelli e io annuisco lentamente. Nel preciso istante in cui ci stacchiamo, i nostri occhi si incrociano e avrei voglia di scoppiare a piangere.
"Provo a chiamare Sara... l'ho vista poco fa ma già sento la sua mancanza" La avviso e lei mormora un veloce e basso 'si' prima di raggiungere i fornelli.
Afferro il cellulare e compongo velocemente il numero di Federica, sperando di poter risentire entrambe. Al terzo squillo, la voce di mia figlia risuona all'interno del telefono e sorrido all'istante. "Papà?"
"Amore... cosa fate? La mamma dov'è?"
"Si è appena addormentata... sta poco bene" Sussurra dispiaciuta e il mio cuore si ferma per un secondo.
"Cos'ha?"
"Ha un forte mal di testa e non ha mangiato nulla... ha anche pianto per un po' di tempo"
"Dio mio..." Impreco stringendo i denti e solo al pensiero di vederla soffrire, ogni singolo pezzo del mio corpo, crolla in un istante. "Non ti ha detto il motivo, piccola?"
"No, papà..."
"Tu cosa stai facendo?" Le chiedo guardando un punto fisso di fronte a me.
"Sono qui con lei, le sto accarezzando i capelli" Bisbiglia a bassa voce e sorrido leggermente, immaginando la dolce e tenera scena.
"Vuoi che venga lì? Così vi tengo compagnia..." Le domando e afferro le mie scarpe, sapendo già quale sarà la sua risposta.
"Si, abbiamo bisogno di te. Soprattutto lei"
"Papà arriva subito da voi"
"Ti aspettiamo" Mormora e dopo avermi salutato, attacca la chiamata.
"Riccardo, dove stai andando?" Mi chiede mia madre, varcando la soglia del salotto e mi giro velocemente verso di lei.
"Da Federica... sta molto male, mamma"
"Oh mio Dio... cos'ha?" Chiede preoccupata, spalancando gli occhi.
"Sara mi ha detto che piange da ore e ha un forte mal di testa"
"Vuoi che venga con te?"
"No, mamma... vado da solo" La tranquillizzo, lasciando un dolce bacio sulla sua guancia e la vedo annuire.
Esco rapidamente da casa mia e mi dirigo in auto, accendendo il motore velocemente per arrivare al più presto dalle mie due donne.
All'interno della mia mente viaggiano mille pensieri e mille domande ma una sola di loro, inizia a farmi davvero paura: e se fosse incinta?

BOOM!💥
E chi lo sa?😏🙈🤷‍♀
Un bacio enorme a tutte, bamboline😘
-La vostra Roby🍋

My mania is you - Federica e Riccardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora