Pov's Federica
"Per favore, prima di tornare a lavoro... potresti andare a prendere Sara a scuola?" Gli chiedo a Riccardo mentre afferro il blocco dei numerosi fogli dal tavolo.
"Non credo di farcela. Ho una visita di controllo tra quindici minuti"
"E cosa vuoi fare? Vuoi che la bimba rimanga lì?" Alzo la voce e lo vedo sbuffare.
"Non posso fare tutto io, cazzo!"
"E neanche io! Sono così stanca" Ribatto velocemente. "Questa gravidanza mi sta distruggendo..."
Il mio pancione cresce sempre di più, ed è diventato anche difficile camminare in maniera normale. Mancano due mesi alla nascita di Mia e la situazione non è per niente facile.
"A me distruggi tu, Federica! Tu!" Urla e non capisco il serio motivo per cui stia facendo così.
"Mi spieghi cosa diavolo ti prende?"
"Sono esausto"
"Tu sei frustrante! Sei ritornato a casa un'ora fa e stai praticamente correndo via per tornare di nuovo in clinica! In questi giorni ho dolori ovunque e non ho nessun aiuto da parte tua"
"Spero tu non sia seria..." Sussurra e io mi giro di spalle per non incrociare il suo sguardo.
"Lo sono in realtà! Questo lavoro ti sta portando via da me... da noi"
"Ma non è assolutamente vero! Dio mio, Federica... lo sai anche tu quanto sia difficile fare il medico" Mi dice e io annuisco.
"Però questo non significa che devi abbandonarmi!"
"Ma non ti ho assolutamente abbandonata! Non lo farei mai." Fa spallucce bevendo un sorso d'acqua e afferra la sua valigetta di pelle.
"E invece lo stai facendo. Riesco ad averti vicino soltanto quando facciamo l'amore, Riccardo!" Scatto e lo penso davvero. Sento un leggero calore salire verso le mie guance e le mani iniziano a tremare, forse per l'eccesiva agitazione.
"Questa è un'enorme cazzata!"
"Non è una cazzata e questo lo sai anche tu!" Urlo e appoggio una mano sul mio pancione, accarezzandolo con delicatezza.
"Perché rendi le cose così complicate?" Mi chiede a bassa voce e mi guarda negli occhi.
"Non le rendo complicate... è soltanto la realtà!"
"No, non lo è! Non puoi dirmi una cosa del genere!" Urla e sento i miei occhi riempirsi di lacrime.Non posso piangere.
Non adesso almeno.
"È quello che penso!"
"Hai finito?" Mi sussurra picchiettando la punta della scarpa sul pavimento.
"Di fare che?"
"Di fare la vittima della situazione, Federica! Sto cercando di darti una mano, ma a quanto pare non lo apprezzi!"
"Evidentemente perché non fai abbastanza, non credi?" Faccio spallucce ma devo seriamente cercare di non agitarmi.
"Sai cosa ti dico? Non apprezzi mai un cazzo. Non lo hai mai fatto! Sei sempre stata così. Sempre! Quando fai così, meriti di stare sola al mondo, dico davvero..." Continua e le sue parole mi fanno davvero tanto male. "Sono stanco di questa situazione!" Urla. "Vai a prendere tu Sara, ci vediamo stasera e non chiamarmi! Non voglio neanche sentire la tua voce!" Mi avvisa e prima che possa rispondere, raggiunge l'ingresso. Lo sento uscire e subito dopo sbatte violentemente la porta dietro di lui.
"Dio mio... che stress" Mugolo appoggiando il palmo della mano sulla fronte e sbuffo.
Forse abbiamo esagerato un po' e so che tutto questo non finirà presto. Succede sempre così.Pov's Riccardo
"Comunque... amico, penso seriamente che tu stia esagerando con la birra" Osserva il barista aggrottando le sopracciglia e io gli lancio un'occhiata.
"Non importa... ne ho bisogno"
"I problemi non si risolvono bevendo!" Esclama e so che ha ragione. "Dico sul serio!"
"Oh cazzo! Non farmi la morale! Voglio farlo fino a sentirmi male!" Stringo i denti e appoggio la fronte sul bancone, iniziando a sentire la mia pancia attorcigliarsi lentamente.
"Fai ciò che vuoi, io ti ho solo avvisato..." Sospira alzando le spalle.
Bevo un altro sorso della mia birra e guardo il soffitto, facendo dei profondi respiri per cercare di calmare tutto questo casino che c'è dentro di me.
La fastidiosa vibrazione del cellulare mi fa risvegliare dai miei pensieri e lo afferro dalla tasca, lanciando un veloce sguardo allo schermo.'Federica'
"Oh fanculo!" Impreco a voce alta. Rifiuto la chiamata e improvvisamente sento un senso di tristezza pervadere ogni singolo angolo del mio cuore.
Lo schermo si illumina per la seconda volta e alzo gli occhi al cielo, prima di sbuffare.
"Chiunque sia... secondo me, dovresti rispondere. È la quarta volta che ti chiama" Osserva il ragazzo di fronte a me e beve un sorso d'acqua.
"Non voglio farlo... mi ha fatto incazzare" Rispondo velocemente.
"E quindi? Rispondi lo stesso, non importa!"
"Dio mio..." Sospiro accarezzando il mio ribelle ciuffo di capelli e lo guardo.
Conosco questo tipo da mezz'ora per quale fottuto motivo dovrei dargli retta?
"Okay, ho capito... non ti dirò più nulla." Alza le braccia e lo vedo allontanarsi lentamente.Finalmente l'ha capito.
Il mio cellulare continua a vibrare ininterrottamente e respiro profondamente prima di rispondere, frustrato.
"Che c'è, Fede?" Domando e osservo ogni angolo di quel locale.
"Cazzo! Finalmente! Mi spieghi dove diavolo sei? Sono quasi le nove e non sei ancora tornato a casa!" Urla facendomi sbuffare.
"Avevo bisogno di stare un po' da solo" Sospiro.
"Quando torni?" Mormora abbassando il tono della voce e posso sentirla sospirare.
"Sto arrivando..." Rispondo. "E parliamo..."
"Di cosa dobbiamo parlare?"
"Di te, di me... di noi. Siamo un disastro"
"Sei tu che mi fai incazzare!" Ribatte velocemente.
"E tu fai incazzare me!" Rispondo. "Ma non smetto di amarti un solo istante"
"Neanche io... mai" Sussurra e un piccolo sorrisino sincero nasce sulle mie labbra, illuminandole immediatamente. "Torna presto, ti aspetto a casa"
"Arrivo"
Attacco la chiamata e appoggio i soldi sul bancone prima di correre fuori dalla struttura e raggiungere l'auto.
L'aria fredda mi colpisce immediatamente la fronte e un brivido mi percorre la schiena, facendomi imprecare sottovoce.
Accendo il riscaldamento e sfreccio velocemente verso casa, sperando di arrivare il più presto possibile.
Non avrei voluto reagire in quel modo, ma alcune volte il nervosismo mi fa letteralmente andare fuori di testa.
Il mio sguardo è fisso sulla strada di fronte a me, mentre il mio cuore batte all'impazzata.
La testa inizia a girare lentamente, le gambe cedono e le mani tremano.
Un mix di luci e ombre mi confondono e riesco a sentire soltanto il fastidioso rumore delle auto che corrono ad elevata velocità.E poi... soltanto il buio.
BUIO.💥
Secondo voi cosa sarà successo?🤔
Avete ascoltato il nuovo album di Fede? Io ADORO.😍
Una meraviglia, davvero.❤
Un bacio a tutte e al prossimo capitolo!! Iniziate a prendere diversi fazzoletti, perché vi serviranno... (molto aggiungerei).😈😂
-Roberta🍭
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My mania is you - Federica e Riccardo
FanfictieFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Si incontrano per caso ma si tengono per scelta. Caratteri opposti. Pensieri diversi. Ma solo una cosa riesce a renderli simili: l'amore che provano l'un l'altra. #5 IN FAN FICTION 30/04/2018