144. Ti aspetterò per tutta la vita.

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"Riccardo, aiutami a sistemare questi palloncini alla parete"
Lo vedo annuire velocemente e scuoto i leggeri oggetti di fronte al suo viso, prima di sorridergli.
Oggi Mia compie un anno e solo al pensiero, mi viene da piangere. Sta crescendo troppo in fretta e con lei, anche Sara che sta letteralmente diventando una tenera donnina di casa.
Ogni volta che la guardo riesco a vedere una piccola me e penso non ci sia cosa più bella di questa.
"Vieni qui" La voce roca di Riccardo rompe la mia bolla di vetro e ruoto la testa verso di lui per poterlo guardare.
Annuisco lentamente e mi avvicino, mettendomi sulle punte per poter lasciare un veloce bacio sulle sue labbra. "Sali sulle mie spalle"
"Eh? Cosa?"
"Sali sulle mie spalle e attacca quei cosini alla parete! Forza!" Ripete circondando i miei fianchi con le sue braccia muscolose.
"Ma esistono le sedie, potrei anche-"
"Oh Gesù! Vieni qui e basta!" Insiste e io annuisco. Mi metto in piedi sulla sedia, prima di posizionarmi sulle sue spalle con il suo aiuto. Le sue grandi mani sono appoggiate sulle mie cosce e le mie fra i suoi capelli, mentre tiro alcune ciocche per poter stare in equilibrio.
"Oddio! Ti prego, tienimi!" Urlo e appoggio una mano sul muro, cercando di non cadere per terra come una pera.
"Si, stai tranquilla... ti tengo io"
Le sue dita disegnano forme irregolari sulla mie ginocchia coperte dai jeans e per qualche secondo riesce a trasportarmi in un altro mondo. Riesco ad appendere un palloncino colorato e quando lo faccio, un urlo di gioia scappa dalle mie labbra. "Wow, piccola..."
"Cosa?" Chiedo confusa incrociando i suoi occhioni azzurri con i miei.
"Cazzo, è sempre bello stare con la testa fra le tue gambe..."

Oh mio Dio.

"Riccardo! Ma cosa dici?" Scatto spalancando gli occhi e inizio a sentire un leggero calore propagarsi sul mio viso.
"Beh... la verità. È una bella sensazione e so che piace tanto anche a te."
"Smettila di fare la testa di cazzo e fammi lavorare!" Lo rimprovero colpendo la sua nuca con la mano e lo sento imprecare sottovoce.
"Dio mio, lo penso davvero"
"Lo so, ma cerca di non pensare ad alta voce" Ribatto sospirando e vedo un piccolo sorriso malizioso sorgere fra le sue bellissime labbra.
"Perchè?"
"È imbarazzante sentirti dire certe cose..." Rispondo facendo spallucce e lotto contro me stessa per non poter incrociare il suo sguardo azzurro e limpido.

So che crollerei.

"T'imbarazzi? Oh mio Dio, seriamente?" Domanda. Continuo ad attaccare i palloncini alla parete mentre le sue grandi mani viaggiano su e giù per le mie cosce.
"È inevitabile non farlo, Riccardo"
"Lo so, ma..."
"'Ma'cosa?" Lo provoco mordendomi il labbro inferiore.
"T'imbarazzi quando ne parlo... ma quando agisco, sei tutt'altro che imbarazzata"

Oh.

Cazzo.

"Ma non è assolutamente vero..." Rispondo vagamente e sento ogni singolo angolo del mio corpo andare letteralmente a fuoco.
"Smettila di fare la donna bugiarda e innocente"
"Non lo sto facendo" Mento e cerco di nascondere in tutti i modi quel sorrisino imbarazzato ma malizioso che c'è sulle mie labbra.
"Oh si che lo stai facendo" Continua con lo stesso tono. "Ed è molto evidente."
"Tu sei folle..."
"Se non la smetti, giuro che ti sbatto al muro e non sai cosa ti faccio!" Mi minaccia alzando la testa verso di me e io sposto lo sguardo verso il soffitto.
"Non puoi fare assolutamente nulla... nella stanza accanto ci sono le bimbe." Le ricordo giocando con alcune ciocche dei suoi capelli e le arrotolo fra le mie dita.
"Potrei chiudere la porta a chiave e giocare un po' con te" Mi stuzzica leccandosi le labbra e schiocca la lingua al palato, provocandomi un lungo e intenso brivido alla schiena.
"Mmh" Mugolo chiudendo gli occhi lentamente. "Giocare come?"
"Federica, smettila!" Sbotta stringendo i denti e impreca sottovoce, provocandomi un aumento immediato del battito cardiaco. "Smettila fottutamente... sto per impazzire!"
"Mi piace quando lo fai" Rispondo alzando le spalle e lo sento sbuffare rumorosamente.
"Tu smettila lo stesso, non è carino farmi eccitare e poi non poter soddisfarmi."
"Povero cucciolo. Scusami..." Bisbiglio lasciando cadere i palloncini colorati sul pavimento. Lascio delle carezze sul suo viso e mi abbasso verso le sue labbra, cercando di accarezzarle nonostante la mia posizione scomoda.
"'Scusami'? Ma tu hai idea di cosa provochi dentro di me?" Domanda sfiorando la punta del suo naso contro il mio.
"Beh... posso solo immaginare, luce dei miei occhi" Sussurro giocando con le sue labbra e stuzzico la punta della sua lingua.
"Oh, scendi da lì e dammi un lungo bacio, brutta stronza"
Appoggio le punte dei piedi sulla superficie della sedia e mi giro velocemente verso di lui, stringendo la sua maglia in un pugno. Le sue mani si poggiano a coppa sul mio sedere e si solleva per poter raggiungere le mie labbra, che non fanno altro che cercarsi con le sue.
"Sei così bella, che sembri quasi surreale"
"Anche tu... anche tu" Sussurro sulla sua pelle e un sorriso sincero sbuca sulla sua bocca.
Continua ad accarezzarmi senza fermarsi un solo secondo e sento ogni angolo del mio corpo incendiarsi ad ogni suo tocco.
"Amore?"
Il suo fiato soffia Iungo l'incavo del mio collo e mi morde lievemente il lobo dell'orecchio, rilasciandolo piano.
"Si?"
"Ho una voglia matta di portarti all'altare..."
"Cos'aspetti a farlo?" Domando di rimando e vedo le sue pozze blu illuminarsi immediatamente.
"Lo farò al più presto... forse la prossima estate, te lo giuro."
"Ti aspetterò, Riko"
"Ripetilo un'altra volta..." Mormora quasi supplicandomi.
"Cosa?" Chiedo fingendo di non aver capito.
"Quello che hai appena detto."
"Ti aspetterò."
"Per sempre?" Chiede sottovoce giocando con i miei capelli.
"Per sempre. Te lo giuro."
Lo sento sorridere e il secondo dopo pressa le sue labbra contro le mie, giocandoci un paio di volte.
Le sue grandi mani sgattaiolano sulle mie cosce e mi tira verso lui, facendo circondare il suo bacino con le mie gambe.
Continua a baciarmi senza fermarsi e sento un intero zoo, muoversi dentro la mia pancia.

Una sensazione forte.

Intensa.

Quasi infinita.

"Ti amo" Sussurra staccandosi e appoggia la sua fronte sulla mia, facendo dei profondi respiri per potersi calmare.
"Ti amo anche io"
"Mamma! Papà! È arrivata la nonna!" Urla Sara dal salotto e Riccardo molla la mia presa, accarezzando i miei fianchi dolcemente.
"Arriviamo subito" Rispondo ad alta voce per farmi sentire e lascio un bacio sulle labbra del mio uomo, raggiungendo mia figlia nell'altra stanza.

Sono tornata!🔥
Spero che questo capitolo vi piaccia! Fatemelo sapere🌻
Scusate davvero per il ritardo...🙁
Un bacio a tutte e a presto!
-Roberta🍭

My mania is you - Federica e Riccardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora