Pov's Federica
"Mamma, perché papà non torna più? Mi manca" Mi domanda Sara piagnucolando.
"Tornerà tra pochissimo, piccolina. Tra pochissimo"
"Cristo, è già passata mezz'ora da quando ti ha risposto alla chiamata!" Esclama Andreas preoccupato e sfiora il suo mento con le punte delle dita.
"E se gli fosse successo qualcosa?" Sussurro allontanandomi da mia figlia per non farmi sentire.
"No, assolutamente! Non pensiamo a tutto ciò. Si sarà sicuramente fermato al bar a bere qualcosa" Mi tranquillizza lui e si siede sulla sedia di fronte a me.
Annuisco lentamente e abbasso lo sguardo verso il mio pancione, ricevendo un delicato calcetto da parte di Mia. Sulla mia pelle si forma un leggero rigonfiamento e nel momento in cui si rimette nella posizione iniziale, sparisce immediatamente.
"Si fa sentire molto?" Mi chiede con un sorriso, guardandomi.
"Scalcia... e anche tanto"
"Almeno lei è felice... e questa è l'unica cosa che conta" Sussurra a bassa voce e sospiro leggermente.
Pochi secondi dopo, il mio cellulare inizia a squillare e lo afferro di scatto, guardando il nome sullo schermo.
"È lui" Gli dico velocemente. "Pronto, Riccardo?"
"Signorina..." Sussurra una voce a me sconosciuta e aggrotto le sopracciglia, leggermente confusa. "È una parente di Riccardo Marcuzzo?"
"S-si... sono la sua ragazza. Che cosa è successo? Si è sentito male?" Mormoro completamente in panico.
"Non voglio farla agitare ma il suo ragazzo ha avuto un incidente."Boom.
Il mio cuore si ferma all'istante e sento un'improvvisa sensazione che mi fa letteralmente cedere ogni singolo muscolo del mio corpo.
"Fede, che cosa è successo?" Esclama Andreas scuotendo ripetute volte le mie spalle per riportarmi alla realtà.
Non riesco a parlare, semplicemente sento i miei occhi riempirsi di lacrime, prima che una di esse scivoli lungo la mia guancia. "Fede, cazzo!"
Mi siedo pesantemente sulla sedia facendo scivolare via il telefono che ricade con un tonfo sul pavimento.
Avrei voglia di urlare e colpire il muro per delle ore infinite o semplicemente stare in silenzio e piangere. "Dimmi che cosa è successo..."
"Riccardo..." Mormoro. Il mio sguardo è perso nel vuoto, proprio come me in questo momento.
"Riccardo cosa?"
"Ha avuto un incidente."
La sua bocca si spalanca e fa scivolare le braccia lungo i suoi fianchi, non comprendendo del tutto le parole che ho appena pronunciato.
Si china per afferrare il cellulare e mi guarda, con gli occhi strapieni di goccioloni di lacrime.
"Può dirmi che cosa sta succedendo? Come sta?" Domanda all'uomo con voce tremante. "Dove lo state portando?" Chiede. "Arriviamo subito" Dice velocemente e attacca la chiamata.
"Non ci posso credere..." Bisbiglio e scoppio in un pianto silenzioso. I battiti del mio cuore sono accelerati e le mie mani non fanno altro che tremare, in cerca di qualcosa da stringere.Tutto questo mi sembra un incubo.
"Fede... Fede, ascoltami un attimo. Non piangere. Potresti sentirti male" Mi dice sinceramente e l'unica espressione che riesco a vedere sul suo viso è solo e soltanto preoccupazione. "Lo stanno per portare in clinica"
"Andiamo. Ho bisogno di sapere come sta." Gli dico e afferro il mio cellulare.
"Come facciamo con Sara?" Mi chiede e un singhiozzo scappa dalle mie labbra.
"Rimani qui con lei. Vado io da Riccardo" Sussurro e corro verso il salotto, prima di indossare il mio cappotto.
"Non posso mandarti da sola, Fede"
"Non sarò sola... chiamerò Luca e mi raggiungerà lì. Ti prego stai con mia figlia e cerca di farla addormentare"
Lui annuisce e vedo Sara raggiungermi a passi veloci, prima di guardarmi negli occhi.
"Mamma, perché piangi?"
"Niente, amore mio. La mamma va a prendere papà. Giuro che torno presto, piccina" Le dico facendo un piccolo sorriso e caccio via le lacrime con le punte delle dita.
Sfioro la sua guancia e lei curva la testa, per avere un maggiore contatto fisico con me.
"Posso venire con te?"
"No, domani devi andare a scuola. Vai a dormire e non pensare a nulla. Andreas rimarrà qui con te" Le dico e la vedo annuire, prima che sulle sue piccole labbra nasca un sorrisino sincero.
"Riportami papà, mi raccomando"
"Certo, lo farò" Le sussurro dolcemente e mi chino verso di lei per schioccarle un delicato bacio sulla fronte. "Buonanotte, amore mio"
"Buonanotte, mamma"
Mi giro verso Andreas e lui mi guarda prima di avvicinarsi e stringermi fra le sue braccia.
"Chiamami al più presto, Fede. Ti voglio bene" Sussurra nel mio orecchio e io annuisco dolcemente.
"Ti voglio bene anche io"
Abbasso la maniglia e apro la porta, raggiungendo a passi veloci la mia auto.
Mia continua a scalciare e nel preciso istante in cui mi siedo sul sedile del guidatore, appoggio una mano sul pancione prima di sospirare piano.
"Calmati, amore mio... adesso andiamo dal tuo papà"
Le guance mi pizzicano a causa delle numerose lacrime e sento un leggero bruciore agli occhi.
Accendo il motore e sfreccio velocemente verso la clinica, pregando che tutto questo finisca al più presto.Non posso perderlo.
Non potrei sopportare una cosa di questo tipo.
"Sono stata una stronza! Una fottuta stronza senza cervello!" Impreco colpendo il volante con le mani. "Cazzo!"
Le numerosi luci gialle illuminano il percorso e cerco di tenere lo sguardo fisso sulla strada di fronte a me, cercando di stare tranquilla. All'interno dell'auto regna un silenzio assordante e riesco a sentire anche i battiti accelerati del mio cuore che non mi permettono di respirare normalmente.
Dopo pochi minuti riesco ad arrivare a destinazione e corro verso l'entrata del mio posto di lavoro, sperando di vedere al più presto possibile il mio uomo. "Sai dove hanno portato, Riccardo Marcuzzo?" Chiedo all'infermiera con il respiro pesante e appoggio una mano sul bancone di legno.
"In terapia intensiva, dottoressa... è arrivato venti minuti fa circa" Mi dice guardandomi e io annuisco prima di avanzare a passi veloci verso la grande stanza.
La testa mi gira e credo di svenire a momenti... non riuscirò mai ad affrontare tutto questo.
Abbasso lo sguardo verso la maniglia, prima di stringerla e chiudere gli occhi lentamente.
"Federica fermati, non puoi entrare..." Esclama una mia collega appoggiando la sua mano sulla mia.
"Lasciami! Devo vederlo... devo sapere come sta." Le rispondo velocemente e mi giro, voltandole le spalle.
"Sei troppo coinvolta e poi sei incinta, potresti non farcela e crollare!"
"Non m'importa! Cazzo, non m'importa. Voglio vedere Riccardo!" Alzo la voce colpendo la parete di fronte a me con le mani. Afferra le mie braccia, bloccandomi e mi stringe a sé, accarezzando più volte le mie spalle. Mi lascio andare e scoppio in un pianto liberatorio, cercando di alleviare quel forte dolore al cuore che mi sta distruggendo.
"Shhh... devi stare tranquilla, andrà tutto bene" Sussurra dolcemente e io annuisco. "Faremo di tutto per salvargli la vita."😭😭
Lascio a voi i commenti...💔
Siamo #11 in Fan Fiction!! OMG😍❤
GRAZIE❤
-Roberta🔥
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My mania is you - Federica e Riccardo
FanfictionFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Si incontrano per caso ma si tengono per scelta. Caratteri opposti. Pensieri diversi. Ma solo una cosa riesce a renderli simili: l'amore che provano l'un l'altra. #5 IN FAN FICTION 30/04/2018