148. La mia sposa

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"Facciamo presto! Siamo in ritardo di quindici minuti!" Urla Arianna completamente in panico. "Sara, Mia, venite qui! Cercate di non toccarvi i capelli, altrimenti rovinerete la piega"
Alzo gli occhi al cielo e guardo le mie figlie mentre annuiscono alla loro zia.
Ruoto la testa verso lo specchio e fisso per qualche altro secondo la mia immagina riflessa su di esso.
L'abito bianco stringe ogni angolo del mio corpo e il leggero velo dello stesso colore incornicia il mio viso. Accarezzo la pelle scoperta del mio petto e poi scendo giù verso il seno, sfiorando il leggero pizzo sulla stoffa.
Alzo un'altra volta lo sguardo e noto immediatamente i miei occhi contornati dal leggero strato di trucco.

Cosa riesco a vedere?

Solo tanta felicità.

Immensa felicità.

Quasi mi viene da piangere, ma cerco di trattenermi.

Devo farlo.

Incrocio le mie mani coperte dai delicati guanti in pizzo e poi, afferro il bouquet di fiori panna, sentendo il loro dolce e leggero profumo.
"Sei pronta, figliola?" Mi chiede mio papà, stringendo i miei fianchi dolcemente. Mi giro verso di lui e annuisco, appoggiando la testa sulla sua spalla.
Non dice una parola, semplicemente cinge il mio corpo con le sue braccia e mi culla a destra e sinistra, calmandomi per qualche secondo. "Riccardo ti sta aspettando... dobbiamo andare"
Annuisco piano e mi stacco, facendo dei profondi respiri. "Sei bellissima"
"Grazie" Mormoro sottovoce, sorridendogli.
"Ha ragione il nonno, sei bellissima! Tanto bella!" Esclama Sara, saltellando felice e io mi chino verso di lei, schioccando un veloce bacio sulla sua guancia paffuta. Le accarezzo un piccolo ricciolo e lo giro fra le dita, facendole chiudere istintivamente gli occhi.
Bacio velocemente anche Mia e poi mi avvicino a mio papà.
"Sei pronta, vero?" Mi chiede sussurrando.

Non lo sarò mai del tutto.

"Più o meno, mi tremano le gambe" Ammetto incrociando il mio braccio al suo e lo sento ridacchiare.
"Penso sia normale" Fa spallucce. "Dovresti chiederlo a tua madre"
"Cosa dovresti chiedermi, Fede?" Si intromette mia mamma, afferrando la sua pochette e si avvicina a noi.
"Credo di morire, mi tremano le gambe, le mani, le labbra e... il cuore." Ammetto a bassa voce. "Praticamente tutto."
"È normale, figliola... è un passo importante e le sensazioni sono forti"

Fortissime.

"Quando rivedrai il tuo Riccardo, dimenticherai ogni singola cosa"
Alle sue parole, un piccolo e dolce sorriso nasce sulle mie labbra e la voglia di vederlo, di stringerlo fra le mie braccia e baciarlo fino allo sfinimento aumenta ogni secondo di più.
Sono passate soltanto poche ore dall'ultima volta che l'ho visto e la mancanza inizia a farsi sentire fin dentro le ossa. "Devi stare tranquilla, Fede. Dico davvero"
Annuisco dolcemente e faccio un profondo respiro, cercando di rilassarmi.
"Ci proverò... giuro che lo farò." Rispondo velocemente e lancio uno sguardo a mio padre, che mi guarda sorridente.
"Allora? Possiamo andare?" Mi chiede.
"Si, possiamo andare."

Pov's Riccardo

"Perchè non arriva? È in ritardo di mezz'ora!" Le dico a mia madre, leggermente disperato dalla situazione.
"Figliolo, sta per arrivare. Le spose si fanno sempre attendere..." Mi rassicura accarezzando le mie spalle, coperte dalla giacca nera.
"Io non riesco ad aspettare... non ce la faccio." Sospiro quasi piagnucolando e accarezzo il mio viso con le mani, pizzicando alcune ciocche dei miei capelli.
"Oh dai fratello, non fare così! Arriverà presto!" Si intromette Luca affiancandomi e io annuisco, cercando di calmarmi.
Non sono mai stato così agitato in tutta la mia vita, ma sono certo che tutta questa agitazione presto si trasformerà in felicità.
Non vedo l'ora di vederla, lasciarle un bacio sulla fronte e aspettare che pronunci quel fatidico 'si' che aspetto da anni.
"Sto per impazzire, caz-"
"Riccardo... siamo in Chiesa, ti prego eh!" Mi riprende mia mamma colpendo la mia nuca bruscamente.
"Scusa, non lo faccio più" Sospiro appoggiando i palmi delle mani sulle labbra e alzo gli occhi verso il soffitto.
Vedo una ragazza dal viso conosciuto, avvicinarsi a me e nel momento in cui incrocio il suo sguardo, un piccolo sorriso nasce fra le mie labbra.
"Riccardo!"
"Francesca! Ciao!"
Mi abbraccia calorosamente e io la stringo forte, sentendo un leggero sorriso scappare delle sue labbra. "Non mi aspettavo venissi!"
"Non potevo rifiutare un invito del genere! Non aspettavo altro" Sorride e accarezza il perfetto boccolo acconciato sulla punta di una sua ciocca di capelli.
"Grazie mille davvero. Sono contento di averti qui" Le dico e lo penso davvero. Abbiamo un bel rapporto e nonostante gli anni, siamo riusciti a costruire e portare avanti una forte amicizia. Sposto lo sguardo dietro di lei, cercando la sua ragazza e lei lo nota. "Non c'è la tua-?"
"Mi raggiunge tra poco" Mi avvisa e vedo i suoi occhioni brillare immediatamente. 
"La aspettiamo" 
"Sei agitato, vero?" Domanda scrutandomi attentamente e io ridacchio.
"Si vede?"
"Beh... un po'" Fa spallucce. Cerco di fare dei profondi respiri, provando a rilassarmi per qualche secondo ma fallisco miseramente.
"È normale, credo. Stai tranquillo" Mi rassicura accarezzando la mia spalla. "Vado a sedermi, cerca di rilassarti, la tua Fede arriverà prestissimo."
"Io l'aspetto qui" Rispondo e lei mi sussurra un veloce 'lo so' prima di raggiungere i lucidi sedili.
Inizio a camminare velocemente avanti e indietro sul pavimento e a causa degli eccessivi battiti, non riesco a respirare normalmente.
Non faccio altro che accarezzare il mio ciuffo ribelle di capelli e sento un enorme vuoto alla pancia, che mi provoca un leggero tremolio costante delle gambe.
"Riccardo..." Esclama mio fratello avvicinandosi velocemente a me e io lo raggiungo, aspettando che mi dica qualcosa. "È arrivata!"

Oh. 

Porca.

Puttana.

Allora ci siamo? Giusto?

"Ritorna all'altare..."

Ah già.

Sto diventando pazzo.

Annuisco velocemente e faccio quello che mi ha appena detto, tenendo lo sguardo fisso sul portone dell'enorme Chiesa. 
Improvvisamente il suono della marcia nuziale risuona all'interno della struttura e i raggi del sole accolgono l'entrata delle mie due bimbe che tengono fra le mani, dei piccoli cestini con diversi petali di rose rosse e bianche.
Entrambe mi guardano e mi sorridono, aspettando che Federica le raggiunga. I miei occhi si riempiono di lacrime di felicità e non riesco a smettere di guardarle.
Esattamente due secondi dopo, la mia piccola Paper varca la soglia della Chiesa e nel preciso istante in cui i nostri occhi si incrociano, il mio cuore si ferma.
Il suo braccio è incrociato a quello del padre e riesco a notare quanto sia emozionata e tesa a causa delle forti e infinite emozioni.

Dio, quanto è bella.

Finalmente, dopo anni sarà la mia sposa.

Solo mia e di nessun altro.

Awww😍😢
-2 capitoli alla fine.❣ Siete pronte?😏
-Roberta

My mania is you - Federica e Riccardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora