44. Buongiorno amore

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"Vieni qui... copriti" Mormora Riccardo e mi aiuta ad indossare l'accappatoio. Mi stringo su di esso e afferro i laccetti ai lati prima di fare un veloce nodo.
Sento le possenti braccia del mio ragazzo stringere la mia vita e mi accolla al suo petto, lasciandomi un bacio sulla guancia. "Andiamo a dormire, piccola?" Mi domanda e io annuisco velocemente. Mi giro verso di lui e alcune piccole ciocche bagnate ricadono sulla sua fronte; il suo petto è scoperto e delle gocce trasparenti si inseguono sulla sua pelle, rendendola lucida. Abbasso lo sguardo verso i suoi addominali e l'asciugamano panna stringe la sua vita dolcemente. Ancora una volta, mi fa perdere il fiato e lo guardo con un piccolo sorrisino fra le labbra.
"Capisco che sono un Dio greco fottutamente scopabile e tremendamente sexy... ma non puoi guardarmi con quegli occhi selvaggi, altrimenti sarò costretto a portarti in camera e farti, solo Gesù Cristo sa cosa." Mi dice velocemente e io deglutisco forte, ridendo subito dopo.
"Non ti stavo guardando con occhi selvaggi, idiota" Mi difendo cercando di essere quanto più credibile possibile, ma sono certa che il mio viso non dice la stessa cosa.
"Allora io sono un ballerino professionista" Ride e io alzo gli occhi al cielo velocemente.
"Sei un cretino! Mi scopri sempre!" Piagnucolo appoggiando entrambe le mani sui suoi fianchi e lascio cadere il suo asciugamano sul pavimento, lasciandolo per l'ennesima volta, nudo di fronte a me.
"Non si fanno i dispetti, ragazza selvaggia!" Mi rimprovera puntandomi l'indice proprio al centro del viso e io gli faccio una smorfia.
"Chiariamo una cosa, Marcuzzo..." Inzio e afferro la sua mano, incrociandola alla mia, ancora bagnata. "Io con te, faccio ciò che voglio."
"Sai come spegnermi, Paper" Dice avvicinandosi pericolosamente al mio viso.
"Oh lo so, non c'è bisogno che tu me lo dica" Gli rispondo e posso vederlo alzare gli occhi al cielo.
"Dammi un bacio" Farfuglia afferrando il mio labbro inferiore fra i suoi denti. Un piccolo sorrisino si fa spazio sul mio viso e appoggio una mano sulla sua nuca, prima di baciarlo dolcemente.
"Vado a vestirmi, ti aspetto a letto" Sussurro accarezzando il suo collo con le unghie e lui annuisce, leccando velocemente le sue labbra, rendendole lucide e bellissime. Lo guardo un'ultima volta e indosso le mie pantofole prima di dirigermi verso la porta. "Non tardare"
"Oh non lo farò, piccola. Tranquilla"
Gli sorrido velocemente ed esco dalla stanza, percorrendo il corridoio. Accendo la piccola lampada e la piccola luce gialla illumina la mia camera, rendendo quell'aria familiare che rende felice entrambi. Indosso velocemente l'intimo e il pigiama prima di scostare il piumone dal letto e appoggiarmi su di esso.
"Già vestita? Pensavo ti trovassi nuda sul lettone!" Scherza Riccardo non appena entra nella stanza e io sposto lo sguardo verso di lui. Soltanto una sottile maglietta di cotone nera e un paio di boxer dello stesso colore coprono il suo corpo e quando guardo l'espressione maliziosa sul suo viso, scoppio a ridere immediatamente.
"Smettila di fare il pervertito e vieni a letto che ho bisogno di essere coccolata da te!" Piagnucolo. Si butta sul materasso con tutta la forza in corpo, facendo fare un salto a me e ai grandi cuscini appoggiati su di esso.
"Togli quel pigiama e metti la mia maglietta" Bisbiglia sfilando la sua maglia e me la porge dolcemente.
"Va bene" Rispondo e faccio come dice. Mi spoglio sotto il suo sguardo severo e attento e sento le mie guance arrossire leggermente.
"Non sapevo di farti questo effetto eh!" Mi stuzzica pizzicando i mie fianchi nudi con le punte delle sue dita.
"Adesso lo sai, Marcuzzo" Gli rispondo a tono e nel momento in cui indosso la sua maglietta, il suo dolce e delicato profumo invade le mie narici e socchiudo leggermente gli occhi per sentirlo completamente.
"Vieni qui, piccola papera"
Apre le braccia e io mi tuffo fra di esse, prima di essere completamente stretta dal suo corpo duro e muscoloso. "Adesso dormi" Sussurra fra i miei capelli e afferra il piumone per coprirci ad entrambi. Posa le sue morbide e rosse labbra sulla mia fronte dove lascia un candido bacio. "Buonanotte, principessa"
"Buonanotte, principe"

Pov's Riccardo

La leggera vibrazione del mio telefono mi fa letteralmente sussultare e appoggio il palmo della mia mano sul materasso prima di sedermi al centro del letto. Mi stropiccio gli occhi e allungo il braccio verso il comodino, afferrando l'aggeggio.

Luca.

Sfioro lo schermo con l'indice e rispondo alla chiamata velocemente. "Luca, dimmi"
"Non sono Luca, sono tua sorella! Due giorni fa avevi promesso che oggi mi avresti accompagnata a scuola ma, a quanto pare te ne sei completamente dimenticato!"

Cazzo.

"No che non l'ho dimenticato. Non ho sentito la sveglia"
"Non mi dire cazzate, non ci casco"
"Franci, non usare questo linguaggio!" Esclamo sperando che il mio rimprovero serva a qualcosa, ma dubito che sia così.
"Me l'hai insegnato te..." Risponde calma lei e io alzo gli occhi al cielo. "Vieni a prendermi?"
"Fra cinque minuti sono da voi." Bisbiglio e caccio via il piumone prima di attaccare la chiamata. Afferro un piccolo pezzettino di carta e una penna per scrivere un breve messaggio a Federica.

'Buongiorno, amore. Non ti preoccupare... non mi hanno rapito! Mia sorella mi ha buttato giù dal letto prestissimo perché voleva che l'accompagnassi a scuola. Giuro che torno presto. Ti amo.

Il tuo pervertito ma sexy ragazzo.'

Mi chino verso il suo profumato viso e lascio un bacio sulla sua guancia morbida. "A dopo, amore mio" Bisbiglio dolcemente per non farla svegliare e corro via dalla stanza prima di dirigermi in bagno. Guardo l'ora sul mio orologio e direi che sono leggermente in ritardo, ma nonostante ciò mi sento che posso farcela comunque. "Che buongiorno di merda" Impreco indossando i miei jeans neri e passo una mano fra i miei capelli per cercare di sistemarli. Scendo al piano inferiore e afferro le chiavi prima di sfrecciare verso l'auto. Il gelo sui vetri non mi permette di partire immediatamente e sbuffo, aspettando che il calore lo sciolga leggermente.

"Dodici minuti di ritardo, Riccardo! Sei un disastro!" Piagnucola Francesca non appena varco la soglia di casa.
"Ugh, scusatemi... ma ieri sera sono andato a letto molto tardi" Mi giustifico e sul viso di mia mamma compare un piccolo cipiglio. "Anche tu sei in ritardo, non hai ancora messo le scarpe!" Rido indicando i piedi di mia sorella coperti soltanto dai calzini.
"Entro la seconda ora, ho deciso"
"Riccardo, vuoi fare colazione con noi?" Mi chiede mia mamma, accarezzando il mio viso e io annuisco. "Ormai ti sei completamente trasferito dalla tua Fede, non ti vediamo quasi più..."
"Avete ragione..." Sussurro dispiaciuto e mi siedo al mio solito posto.
"E dalla tua Fede, a quanto vedo dalla tua faccia, fate tutto tranne che dormire..." Si intromette Luca e io alzo gli occhi al cielo.
"Ti ho sentito, Luca!" Cantilena mia madre ruotando la testa verso di noi e io scoppio in una fragorosa risata.
"Eddai mamma, guardalo in faccia... Non ci vuole molto a capire che ha scopa-"
"Luca! Per favore! C'è tua sorella!"
"Va bene, non parlo più" Farfuglia facendo spallucce e mangia un biscottino.
"Sei proprio cretino..." Sospiro e scoppio a ridere subito dopo.

Booom!!❤💦
Il capitolo è arrivato qualche ora prima... siete contente?😏
Scusate per gli eventuali errori ma non ho potuto rileggerlo👒🔎
Fatemi sapere se vi piace. Un bacio a tutte e al prossimo aggiornamento💘
-Roberta💌

My mania is you - Federica e Riccardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora