In realtà nonna era di più di una madre.
Ricordo che per addormentarmi appoggiavo la mia guancia sul suo petto e il calore del suo corpo, la morbidezza della sua camicia da notte, il profumo della sua pelle, il battito del suo cuore, rendevano il mio sonno più tranquillo e sereno.
Se durante la notte mi svegliavo perché avevo sete, era nonna ad alzarsi per prendermi da bere.
Se mi capitava di stare male, era nonna premurosa a prendersi cura di me, e tutte le volte che piangevo ed ero triste, c'era sempre nonna presente a consolarmi.
Ricordo con piacere quando nelle mattine d'inverno molto gelide, infilava i miei vestiti freddi sotto la sua maglietta intima per riscaldarli.
Un gesto davvero affettuoso.
Cucinava nonna, ci lavava nonna.
A scuola mi accompagnava lei, a fare i compiti mi aiutava lei.
Lei c'era sempre, era tutto per me e mia sorella...
E fu lei involontariamente la causa principale di questa situazione.
Amava così tanto sua figlia che avrebbe fatto di tutto pur di vederla felice.
Rimasta vedova ancora giovane e con tre bambini piccolissimi, nonostante avesse parecchi corteggiatori, non volle più risposarsi.
Nessuno avrebbe mai sostituito il suo venerato marito ed era convinta che anche da sola, o con l'aiuto e la generosità di qualche parente, avrebbe potuto accudire i suoi figli.
Trascorsero gli anni.
Sua figlia maggiore, Antonietta, morì per un tumore appena maggiorenne; il figlio minore, Michele, partì per la Germania alla ricerca di un lavoro.
Quindi rimase con lei soltanto Marisa, sua figlia, mia madre.
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L'Illusione di un padre
General FictionTRATTO DA UNA STORIA VERA. I NOMI SONO CAMBIATI PER PRIVACY. La vita, alla piccola Emily, non le ha mai regalato nulla. Le ha sempre tolto e mai dato. Orfana di madre alla sola età di 7 anni, molte cattiverie, avversità e costanti soprusi ha dovuto...