Sempre e solo obbedire.
Anche quando stabilirono loro che era sopraggiunto per me il momento di ricevere alcune ore di ripetizione.
Questo per affrontare almeno sufficientemente gli esami di quinta elementare.
Effettivamente, non andavo molto bene a scuola.
La morte di mia madre, il secondo matrimonio, il trasloco, la nascita di mio fratello, avevano difatti influito sul mio rendimento scolastico.
Dunque, se non volevo ripetere l'anno, occorreva subito intervenire... se il loro fine era quello solito di vedermi umiliata, ebbene, anche per quella volta, ci riuscirono benissimo.
Erano pochi i bambini della mia età che frequentavano corsi di recupero.
Alcuni di questi avevano un quoziente di intelligenza inferiore alla media; altri, invece, avevano problemi familiari, disturbi psicologici o personali.
Questo mi dava allora da pensare.
Forse anch'io avevo qualche problema o disturbo psicologico?
E se così fosse, che cos'era che mi differenziava così tanto dagli altri?
Probabilmente nulla.
Ad ogni modo la mia precaria autostima andava a perdersi progressivamente giorno per giorno.
Tuttavia la decisione di prendere ripetizioni, alla fine, risultò alquanto sensata.
Addirittura ammirevole.
Superai gli esami in maniera eccellente, tanto che maestra e colleghe ne rimasero entusiaste.
Tutto sommato mi voleva ancora bene.
Ma perché non dimostrarmelo?
Riflettendoci oggi, credo che il suo atteggiamento di allora, d'un tratto così scontroso nei miei confronti, fosse dovuto da un susseguirsi di circostanze da lei non molto gradite.
Secondo me, non accettò di buon grado l'unione repentina tra mio padre e un'altra donna.
Evidentemente la considerò una scelta un po' troppo affrettata, azzardata.
Decisamente imprudente e rischiosa.
Amava forse mio padre?
Si era inconsciamente invaghita di lui?
Era dunque un'insospettabile ed imprevista gelosia la causa scatenante di quel brusco ed incomprensibile cambiamento?
Se la mia maestra si fosse dichiarata a mio padre e se lui, tra tante donne, avesse prescelto lei, come sarebbe stata la mia vita, quella di mio padre, di mia sorella, di mia nonna, la nostra vita in generale?
Sarebbe stata diversa?
Ma perché porsi adesso tutte queste domande?
Tanto alla fine fu Agata che scelse e fu sempre Agata che incoscientemente mio padre sposò.
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L'Illusione di un padre
Ficción GeneralTRATTO DA UNA STORIA VERA. I NOMI SONO CAMBIATI PER PRIVACY. La vita, alla piccola Emily, non le ha mai regalato nulla. Le ha sempre tolto e mai dato. Orfana di madre alla sola età di 7 anni, molte cattiverie, avversità e costanti soprusi ha dovuto...