Certe ferite rimangono ora e per sempre. Sono talmente profonde che neppure il tempo riuscirà giammai a rimarginare.
Non si vedono...
Ma ci sono.
E quando si riaprono fanno ancora più male. Se dovessi raccontare le pesanti ripercussioni aggravate in seguito ai miei gravosi trascorsi subiti, francamente avrei tanto da scrivere.
Ma per la mia e per la vostra sincera sensibilità, vi risparmio un ulteriore supplizio.
Sarebbe troppo deprimente.
Pronunzio solo che per le molteplici sofferenze sopportate, gran parte di queste le ho infine pagate, e continuo a pagarle, in incostante salute.
Oggi se vivo è grazie alle mie figlie.
Sono loro che mi entusiasmano forza e coraggio.
Due fantastiche ragazze di ventuno e quindici anni che adoro, come altrettanto loro adorano me.
Le amo alla follia.
Più della mia vita.
E cosa proferire dell'uomo che, nonostante gli alti e bassi, dopo trent'anni è ancora saldo e presente a fianco a me.
È palese che la vita di coppia non è proprio quel quadro idilliaco pitturato di fiori di rose di baci e di abbracci.
Semmai è un originale dipinto di colori marcati, variegati d'istinti del genere umano.... non c'è rosa senza spine...
ma per me, sono fin troppe le spine.Circa un anno fa hanno diagnosticato a mio marito un tumore invalidante.
Il male del secolo che attacca, dilaga, annienta.
Tuttavia la scienza ricerca e meticolosamente avanza.
Ed io ho fede in Dio e nel mio cuore tanta speranza.
Il mio vivere, sopravvivere, l'andare sempre e comunque avanti, non mollare mai, lo devo particolarmente a due anime indimenticabili e per me molto care.
Il mio Angelo Custode, ossia mia madre Marisa, che dalla sua morte non mi ha mai abbandonato.
Il suo spirito onnipresente è sempre accanto a me.
E naturalmente nonna Lucia, che mi ha insegnato a voler bene, sopportare, tollerare, aver pazienza, perdonare e soprattutto amare.
È solo grazie a lei che ignoro l'odio e non provo rancore.
Ed è per questo che ho voluto scrivere questa intensa, toccante e veritiera mia autobiografia.
Mia madre e mia nonna sono state in vita due donne semplici, modeste, meravigliose e eccezionali.
Per me infinitamente uniche e fondamentali.
Basi solide del mio essere integro.
A conclusione di ciò, chiedo a voi, carissimi lettori, di aiutarmi a ricordarle divulgandone la lettura a chi volete.
Che delle loro impronte di umanità vissuta, non restino solo orme di passaggio lasciate, sofferte, ripercorse e alla fine, nell'archivio della mente, totalmente dimenticate.Nessuna meteora nei nostri cuori vibranti. Ognuno di noi ha motivo di esistere.
Questo è il vero senso della vita, positivo o negativo esso sia.

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L'Illusione di un padre
Fiksi UmumTRATTO DA UNA STORIA VERA. I NOMI SONO CAMBIATI PER PRIVACY. La vita, alla piccola Emily, non le ha mai regalato nulla. Le ha sempre tolto e mai dato. Orfana di madre alla sola età di 7 anni, molte cattiverie, avversità e costanti soprusi ha dovuto...