Capitolo 91

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Solo dopo trent'anni mi venne rivelata la rude e sconcertata verità.
Fu mio padre a confessarmelo, senza nemmeno profilare un segno di un risentito pentimento.
Non fu nonna a decidere di andarsene, lasciandoci così in balia di quell'essere spregevole che andava ad identificarsi come sostituta di mia madre.
Ma che nient'altro non era che una malefica figura di una abietta matrigna senza scrupoli.
Nonna ne fu invece la loro vittima indiscussa.
A malincuore costretta ed obbligata ad abbandonarci precludendone ogni sua sgorgante volontà.
Agata aveva posto mio padre davanti ad un'unica scelta...
O lei, o nonna.
E naturalmente mio padre, egoista recidivo, senza nessuna esitazione, fu proprio nonna che sacrificò.
Nonna Lucia visse congiunta a questo segreto fino alla morte.
Sepolto celante nell'oblio delle menti.
Nonna non voleva alimentare in noi il disprezzo nei confronti di un padre indiscutibilmente insensibile e di una donna che, viscida, avrebbe fatto parte per sempre della nostra vita.
Consapevole di ciò, ponendo, come suo solito fare, il nostro benessere al vertice di ogni assoluto principio, nonna si rese rea di un atto che non avrebbe mai intenzionalmente voluto e compiuto.
Nonna predicava pace, amore, deferenza, generosità.
Valori basilari, fondamenta della mia crescita.
Cardini consistenti che hanno reso me la persona semplice che sono.

L'Illusione di un padreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora