L'Illusione di un padre

Capitolo 8

Dopo quattro anni, mia madre partorì un'altra bambina.
La sua nascita avvenne il 29 Maggio 1973.
In principio la notizia non fu presa da mio padre con grande entusiasmo, che da sempre desiderava un maschietto.
Ma quando la vide per la prima volta in ospedale, tra le braccia di mia mamma, i sentimenti verso quell'esserino piccolo e indifeso cambiarono immediatamente.
I suoi occhioni grandi e sfavillanti riuscirono ad incantarlo.
Purtroppo l'arrivo di una sorellina fu accettato da me con qualche difficoltà.
La sua per così dire "intrusione" avrebbe potuto diminuire l'affetto dei miei genitori e tutte quelle premure riservate fino a quel momento solo a me?
Sebbene mi avessero preparato per tempo ad accogliere quella che per me era considerata "un'estranea", ero comunque preoccupata e confusa.
I miei genitori, per evitare quella che poteva essere una possibile, ma di certo inevitabile gelosia, cercarono in tutti i modi di rendermi partecipe ad ogni circostanza, stimolandomi così, con molta naturalezza, ad amare la mia sorellina.
Anche lei come me aveva bisogno di affetto.
Ciò nonostante i buoni propositi da parte di tutti, la gelosia, purtroppo, ebbe il sopravvento.
Comportamento del tutto normale per una bambina della mia età.
Credevo, ma questo ovviamente era soltanto una mia sciocca impressione, che i miei genitori non mi volessero più bene.
"Stai ferma!"
"Non toccare!"
"Lascia stare tua sorella che puoi farle del male"
"Metti a posto tutti i giocattoli!"
A me sgridavano sempre, mentre a lei non rimproveravano mai.
Perché se cadeva o si rompeva qualcosa era colpa mia, se piangeva mia sorella era colpa mia e se la casa era sottosopra era sempre colpa mia?
E perchè, se io piangendo cercavo di dimostrare che il disordine non era stato procurato da me ma da Luciana, loro sapevano solo dire: "Non fa niente, lo sai che lei è piccolina".
Ero ormai certa e sicura che i miei genitori volevano più bene a lei che a me.